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Impara l'Arte e Mettila da Parte: Dizionario dei proverbi popolari italiani
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Impara l'Arte e Mettila da Parte: Dizionario dei proverbi popolari italiani
E-book160 pagine1 ora

Impara l'Arte e Mettila da Parte: Dizionario dei proverbi popolari italiani

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Info su questo ebook

La riscoperta della lingua italiana, attraverso una raccolta di più di 3500 proverbi popolari elencati in ordine alfabetico.
LinguaItaliano
EditoreKitabu
Data di uscita6 feb 2013
ISBN9788867441549
Impara l'Arte e Mettila da Parte: Dizionario dei proverbi popolari italiani

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    Anteprima del libro

    Impara l'Arte e Mettila da Parte - Juri Signorini

    italiani)

    A

    A ben condire l'insalata ci vuole: un avaro per l'aceto, un giusto per il sale e uno strambo per l'olio.

    A bocce ferme si sapra' chi ha vinto.

    A buon cavalier non manca lancia.

    A buon cavallo non manca sella.

    A buon cavallo non occorre dir trotta.

    A buon cavallo si da' buon cavaliere.

    A buon consiglio non si trova prezzo.

    A buon intenditor, poche parole.

    A buona volonta' non manca facolta'.

    A carnevale ogni scherzo vale.

    A casa dei poltroni e' sempre festa.

    A casa dei suonatori non andar per serenate.

    A casa di giocatore non manca mai dolore.

    A casa sua ognuno e' re.

    A cattivo cane, corto legame.

    A caval che corre, non abbisognano speroni.

    A caval donato non si guarda in bocca.

    A cavalier novizio, cavallo senza vizio.

    A cavallo d'altri non si dice zoppo.

    A cavallo giovane, cavaliere vecchio.

    A chi compra non bastano cento occhi; a chi vende ne basta uno solo.

    A chi dai il dito si prende anche il braccio.

    A chi Dio vuol bene, la casa gli piace.

    A chi fu molto donato sara' molto domandato.

    A chi ha paura non basta l'armatura.

    A chi non teme il sermone giova poco il bastone.

    A chi prende moglie ci voglion due cervelli.

    A chi s'ama si crede.

    A ciascun giorno basta la sua pena.

    A confessore, medico e avvocato non tener il ver celato.

    A donna di gran bellezza dalle poca larghezza.

    A donna imbellettata voltagli le spalle.

    A far la barba si sta bene un giorno, a prender moglie si sta bene un mese, ad ammazzare il maiale si sta bene un anno.

    A fare i fatti suoi uno non s'imbratta le mani.

    A fare i poveri non si spende nulla.

    A goccia a goccia si fa il mare.

    A gusto guasto non e' buono alcun pasto.

    A lavar la testa all'asino ci rimetti il ranno e il sapone.

    A mal fatto si rimedia, a mal detto no.

    A mali estremi estremi rimedi.

    A Natale con i tuoi, a Pasqua con chi vuoi.

    A Natale sul balcone, a Pasqua col tizzone.

    A nemico che fugge ponti d'oro.

    A ogni santo la sua festa.

    A pagare e a morire c'e' sempre tempo.

    A pensar troppo non si fa nulla.

    A popolo pazzo, prete spiritato.

    A Roma ci vogliono tre cose: pane, panni e pazienza.

    A rubar poco si va in galera a rubar tanto si fa carriera.

    A San Benedetto la rondine sotto il tetto.

    A San Martino ogni mosto si fa vino.

    A san Valentino la primavera e' vicino.

    A sangue caldo nessun giudizio e' saldo.

    A sant'Anna corre l'acqua per la piana.

    A se' l'Aluto nega chi ad altri lo nega.

    A tavola non s'invecchia.

    A tutto c'e' rimedio fuorche' alla morte

    A usanza nuova non correre.

    A Venezia chi vi nasce mal si pasce, chi ci viene ci sta bene.

    A versare l'olio o il sale, porta male.

    Abbi donna di te minore, se vuoi essere signore.

    Accasa il figlio quando vuoi e la figlia quando puoi.

    Acqua che corre non porta veleno.

    Acqua cheta rompe i ponti.

    Acqua d'aprile ogni goccia un barile.

    Acqua di giugno rovina il mugnaio.

    Acqua di san Giovanni, acqua da tiranni.

    Acqua passata non macina piu'.

    Acqua, fumo e mala femmina cacciano la gente di casa.

    Ad asino duro, bastone piu' duro.

    Ad ogni santo la sua candela.

    Ad ogni uccello il suo nido e' bello.

    Addolcisce l'amabil cortesia, quel po' d'amaro che ha l'aristocrazia.

    Adempio al dover mio quand'ho promesso, ma non rispondo fuor che di me stesso.

    Adulatori e parassiti son come i pidocchi.

    Affaticati per sapere e lavora per avere.

    Affezione accieca ragione.

    Agli amanti e Al cacciatori per un piacer mille dolori.

    Agosto, amore mio non ti conosco.

    Al buio tutte le gatte sono bigie.

    Al gatto che lecca Io spiedo, non affidare l'arrosto.

    Al gioco non si deve far torto.

    Al gioco si conosce il gentiluomo.

    Al levar delle nasse si conosce la pesca.

    Ai macelli van piu' bovi che vitelli.

    Ai mercanti il campar insegna il vendere e insegna a tutti il guadagnar e lo spendere.

    Ai peggio porci toccano le meglio pere.

    Aiuta i tuoi, e poi gli altri se puoi.

    Aiutati che il ciel t'aiuta.

    Al bisogno si conosce l'amico.

    Al cavallo, biada e strada.

    Al cieco non giova pittura, color, specchio o figura.

    Al cieco non si mostra la strada.

    Al contadino non far sapere quanto e' buono il formaggio con le pere

    Al cuor non si comanda.

    Al fratello piace piu' veder la sorella ricca che farla tale.

    Al gentiluomo la spada, al contadino l'aratro.

    Al litigante ci voglion tre cose: aver ragione, saperla dire e trovar chi la faccia.

    Al male fatto prego e perdono.

    Al molino e alla sposa manca sempre qualche cosa.

    Al paese di Corneto chi si adatta campa lieto.

    Al paragone si conosce l'oro.

    Al primo colpo non cade la quercia.

    Albero spesso trapiantato mai di frutti e' caricato.

    Alla Candelora, anche se piove o nevica, dall'inverno siamo fora.

    Alla fanciulla che va all'altare con la sua innocenza, persino gli alberi fanno la riverenza.

    Alla fortuna bisogna lasciar sempre una finestra aperta.

    Alla gente oziosa non mancano mai scuse.

    Alla gloria non si va per via fiorita.

    Alla guerra si va pieno di denari, e si torna pieno di pidocchi.

    Alla luna di febbraio, potar si deve.

    Alla prima non s'indovina.

    Alla vista si conosce il cuore.

    Alle lacrime di un erede e' ben matto chi ci crede.

    Alleva i figli poveretti, se li vuoi ricchi e benedetti.

    All'umilta' felicita', all'orgoglio calamita'.

    All'uomo che e' grato, tutto va creduto.

    All'uomo elemosiniero Iddio e' tesoriero.

    All'uomo moglie, al putto verga.

    Altri tempi, altri costumi.

    Altro e' dire, altro e' fare.

    Ama chi t'ama e rispondi a chi ti chiama.

    Ama Dio e non fallire, fai del bene e lascia dire.

    Ama i genitori se sono buoni; soffri e taci se sono cattivi.

    Ama l'amico tuo col vezzo e col vizio suo.

    Amami poco, ma continua.

    Amante non sia chi coraggio non ha.

    Amare e non essere amato e' tempo perso.

    Amato non sarai se a te solo penserai.

    Ambasciator non porta pena (chi ti porta cattive notizie non ne ha colpa).

    Amici da starnuti, il piu' che tu ne cavi e' un Dio t'aiuti

    Amici di buon giorno, son da mettere in forno.

    Amici di profferta assai si trova.

    Amici, oro e vino son buoni quando son vecchi.

    Amici, oro, e vin vecchio son buoni per tutto.

    Amicizia da bagno, dura pochi di'.

    Amicizia di genero, sole d'inverno.

    Amicizia di grand'uomo e vin di fiasco, la mattina e' buono e la sera e' guasto.

    Amicizia riconciliata e' una piaga mal saldata.

    Amicizia stretta dal vino non dura da sera a mattino.

    Amico beneficato, nemico dichiarato.

    Amico certo, si conosce nell'incerto.

    Amico di buon tempo cambia col vento.

    Amico di montagna chi lo perde vi guadagna.

    Amico di tutti e di nessuno, e' tutt'uno.

    Amico di ventura niente vale e poco dura.

    Amico di ventura, molto briga e poco dura.

    Amico e vino vogliono esser vecchi.

    Amico vecchio e casa nuova.

    Amor che nasce in malattia, quando si guarisce se ne passa via.

    Amor con amor si paga.

    Amor da' per mercede, gelosia e rotta fede.

    Amor di cavaliere acqua in paniere.

    Amor di ganza, fuoco di paglia.

    Amor fa molto, il denaro fa tutto.

    Amor male impiegato vien mal rimunerato.

    Amor non si compra, ne' si vende, ma in premio d'amor, amor si rende.

    Amor nuovo va e viene, amor vecchio si mantiene.

    Amor senza baruffa fa la muffa.

    Amor vuol dire fede, fede vuol dir fermezza.

    Amor, dispetto, rabbia e gelosia, sul cuor della donna han signoria.

    Amore di noi stessi e' naturale, l'amor proprio ci acceca e induce al male.

    Amore e' cieco, e vede da lontano.

    Amore e gelosia nacquero insieme.

    Amore e' orbo, ma vede anche troppo.

    Amore e signoria non voglion compagnia.

    Amore e tigna non guarda dove si mette.

    Amore e tosse non si nascondono.

    Amore e' una pillola inzuccherata.

    Amore fa amore, e crudelta' fa tirannia.

    Amore fa portar le calze vuote (l'amore fa dimagrire o fa correre qua e la')

    Amore non conosce misura.

    Amore non e' senza amaro.

    Amore non mira lignaggio ne' fede ne' vassallaggio.

    Amore non si trova al mercato.

    Amore onorato ne' vergogna ne' peccato.

    Amore perduto, eterno saluto.

    Amore vecchio non fa ruggine.

    Amore vuol fede, e fede vuol fermezza.

    Amore, sonno e rogna non si nascondono.

    Amori di monaca e fiori di mandorlo, presto vengono e presto vanno.

    Amori, dolori e danari non posson star celati.

    Anche fra le spine nascono le rose.

    Anche i fanciulli ben nati vogliono essere educati.

    Anche i migliori hanno bisogno di perdono.

    Anche il bue dell'imperatore ha solo due corna.

    Anche il diritto ha bisogno d'aiuto.

    Anche il leone ha bisogno del topo.

    Anche il piu' bel ballo se dura a lungo annoia.

    Anche il sole ha le sue macchie.

    Anche il verme ha la sua collera.

    Anche il vino c'ha la muffa, s'impara a bere.

    Anche la gente accorta erra, ma

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