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Il Tamburo di Dio: Formazione per lo Spirito dell'Uomo
Il Tamburo di Dio: Formazione per lo Spirito dell'Uomo
Il Tamburo di Dio: Formazione per lo Spirito dell'Uomo
E-book317 pagine3 ore

Il Tamburo di Dio: Formazione per lo Spirito dell'Uomo

Di Ichu

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Info su questo ebook

Victor Hugo Paz Alvarez, conosciuto nel mondo come Hermano Ichu, è uno degli ultimi esponenti del popolo dei Curuhuambo.
Vive nel villaggio di Chaupe, situato sulle Ande, a 2500 m. d'altezza, dove ha fondato il "Centro Nativo de Exploraciones del Espiritu del Hombre" per permettere la conoscenza della filosofia nativa e promuovere la Ricerca della Spiritualità.
Ne "Il tamburo di Dio - Formazione per lo Spirito dell'Uomo", Hermano Ichu affronta i temi della spiritualità dei nativi americani, analizzandone gli strumenti e i significati simbolici più profondi: dal suono del tamburo, al cerchio di medicina, alle proprietà degli elementi terra, aria, fuoco e acqua. Attraverso queste analisi, con l'aiuto di preghiere, canti e leggende native, Ichu guida il lettore attraverso un percorso fatto di gesti, parole e immagini, atte a risvegliare il potere spirituale sopito in ognuno di noi.
LinguaItaliano
Data di uscita21 feb 2017
ISBN9788868170349
Il Tamburo di Dio: Formazione per lo Spirito dell'Uomo

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    Anteprima del libro

    Il Tamburo di Dio - Ichu

    Ichu

    Preghiera ispirata

    affinché l’uomo possa manifestare le sue potenzialità

    Che l’Uomo possa finalmente rimanere

    in costante connessione con l’UNO.

    Che possa vedere al di là del visibile

    e percepire tutto ciò che non è udibile.

    Che dalla sua bocca

    possano uscire solo parole amorevoli

    di Pace, Gioia e Compassione.

    Che il suo cuore

    possa battere con l’energia del puro Amore

    quello Vero, profondo e sincero.

    Che questo Amore si manifesti

    nel rispetto del suo corpo fisico, mentale e spirituale

    ma anche in quello di tutti gli esseri viventi

    che popolano questa Terra.

    Che il suo piacere di essere vivo,

    possa far vibrare ogni giorno

    i suoi corpi sottili

    rendendo la sua Anima così radiosa

    da illuminare

    anche il percorso più buio.

    E che l’uomo possa infine celebrare la Vita

    in ogni sua forma,

    inchinandosi con umiltà ad essa,

    sempre immensamente grato

    per avere avuto l’onore e il privilegio

    di poterla sperimentare.

    Il Tamburo

    Il tamburo non rispetta nessuno, il tamburo fa!

    Il tamburo sciamanico racchiude in sé un vero e proprio tesoro inestimabile, una sorta

    di storia antica e affascinante che, ancora ai giorni nostri, incanta e fa sognare sia

    adulti che bambini.

    La ragione è tanto semplice quanto ovvia: riporta alle origini, all’inizio della Storia

    dell’umanità, a quel lontano passato in cui l’uomo viveva ancora nelle tribù.

    Si dice che quando il Creatore stava assegnando un posto a ogni spirito intenzionato

    ad abitare su questa Madre Terra, in lontananza eruppe un forte BOOM!.

    Il suono continuò ad avvicinarsi sempre di più fino a quando raggiunse proprio lo

    stesso Creatore che gli domandò: E tu chi sei?

    Io sono lo Spirito del Tamburo fu la pronta e immediata risposta.

    "Sono venuto qua per chiederti di permettermi di prendere parte a questa cosa

    meravigliosa".

    E come pensi di prenderne parte? chiese il Creatore.

    "Vorrei accompagnare il canto del popolo.

    Quando cantano con il cuore, voglio suonare come se fossi il battito del cuore di Madre

    Terra.

    In questo modo tutta la creazione canterà in armonia.".

    Il Creatore, sorridente e soddisfatto, gli concesse la richiesta e da allora, il Tamburo ha

    sempre accompagnato il canto della gente".

    Leggenda della tribù Abenaki

    Non si cada nella trappola mentale che lo vuole archiviare semplicemente fra gli antichi strumenti musicali: il Tamburo Sciamanico è ben altro!

    La tradizione dei nativi delle Americhe lo considera ancora oggi, uno strumento Sacro che va rispettato, curato e utilizzato con lo stesso amore e la stessa dedizione che si riserva a una persona in carne ed ossa.

    Si ritiene, infatti, che il tamburo possieda una sua Anima vibrante e potente che si manifesta ogni volta che è utilizzato dall’Uomo o dalla Donna Medicina.

    Per l'uomo razionale, acculturato e ben identificato negli schemi della società moderna, tutto questo può risuonare come una favola, qualcosa di assolutamente incredibile e illogico, senza alcun fondamento attendibile: il tamburo è una cosa inanimata e proprio per questa ragione non può avere un’anima!

    Il punto chiave è proprio questo: per i nativi tutto ciò che nasce, vive e muore su Madre Terra, ha una sua anima immortale che si manifesta continuamente nel mondo.

    In realtà solo chi ne è sinceramente e profondamente convinto può vederla, sentirla e percepirne l’essenza.

    La costruzione del Tamburo sciamanico prevede l'utilizzo di due materie prime fondamentali: il legno, che oltre a partecipare alla stessa sostanza dell'Albero Cosmico é strettamente collegato all’Axis Mundi (che mette in comunicazione le diverse sfere dell'esistenza) e rappresenta la parte femminile del tamburo proveniente dal mondo vegetale; la pelle di un animale come la capra, il cervo, il cinghiale, il bisonte o altro (secondo le culture) che proviene invece dal mondo animale rappresenta la sua parte maschile.

    Partendo da un tronco cavo, rappresentazione simbolica del vuoto interiore cui lo sciamano deve arrivare per permettere agli spiriti di manifestarsi, si crea il telaio sul quale sarà tesa la pelle ancora umida mediante ganci o corde in modo che asciugandosi, raggiunga la giusta tensione.

    C’è una grande sacralità che è sempre rispettata nei minimi dettagli, partendo già dalla scelta del tronco: prima di tagliarlo viene chiesto il permesso allo spirito dell’albero, spiegando l’uso cui sarà destinato.

    Non è mai dimenticato di sottolineare che lo strumento servirà per la cura dell’animo umano e per migliorare le energie delle cerimonie tradizionali, cioè si esprimono chiaramente i nobili intenti che motivano il sacrificio dell’albero.

    L’impugnatura nel retro è fatta a croce, la divisione in quattro rievoca le Sacre direzioni e i quattro Elementi. 

    Il legno e la pelle utilizzati, trasferiscono sul tamburo il loro potere originario e il loro spirito, affinché possano continuare a manifestarsi attraverso l'utilizzo di quel sacro strumento.

    Sembra tutto molto semplice.

    In realtà si tratta di una procedura artigianale molto particolare che richiede una grande attenzione e una minuziosa cura per i dettagli.

    L'amore, l'intento e la precisione con cui si costruisce il tamburo gli conferiscono una sacralità davvero importante: è qualcosa di unico e irripetibile perché non esisteranno mai due tamburi uguali!

    Ognuno ha la sua voce, il suo timbro, la sua dimensione, il suo volume e il suo colore.

    Alla produzione concreta del Tamburo seguono i rituali di ringraziamento per il sacrificio dell'animale e della pianta necessari alla realizzazione dello strumento e già con questa prima forma di sacralizzazione viene alimentata una grande e potente energia.

    Il momento in cui il tamburo diventa concretamente uno strumento sacro non è quello in cui viene costruito fisicamente bensì quello in cui è animato: solo allora gli viene davvero conferita la vita.

    Non è il caso di soffermarci troppo nello specifico dei rituali di preparazione del tamburo, piuttosto è interessante analizzarne i più importanti utilizzi.

    Il tamburo accompagna i rituali e stimola il rilassamento

    Il ritmo ripetitivo del battito crea una particolare atmosfera che stimola lo stato di trance leggera liberando la mente e consentendo il rilassamento profondo.

    Lo stato di coscienza alterato realizzato in questo modo, permette il libero fluire delle energie e agisce sull'apertura del cuore, creando il giusto contesto in cui operare, con rituali di gruppo o sedute individuali di guarigione.

    Inoltre permette di entrare in sintonia con Madre Terra, aiuta a ritrovare il senso della vita, il ritmo naturale che ne regola il fluire e l'interconnessione che lega ogni essere vivente sul pianeta.

    Non va mai dimenticato che il primo suono percepito dal bambino nel grembo materno è proprio quello del battito cardiaco della madre.

    Il feto si muove nel suo piccolo spazio, per diversi mesi, con quel sottofondo ritmico e rassicurante che, a livello inconscio, è associato a una sensazione molto confortante e piacevole e lo accompagna senza sosta, nella sua prima tappa evolutiva.

    Per questa ragione anche l’adulto associa il battito del tamburo a qualcosa di molto gradevole, che stimola il rilassamento profondo.

    I nativi delle Americhe hanno l’usanza di rendere partecipi persino i più piccoli alle Sacre cerimonie con il tamburo: essi, infatti, riconoscono subito il suono familiare di quell’oggetto sacro e lo accompagnano con grande entusiasmo, danzando e cantando insieme alla loro tribù.

    Il tamburo aiuta a viaggiare nei mondi

    Per lo sciamano, l’uso di questo strumento permette la connessione ad altri mondi perché stimola la pulizia dei canali d'accesso.

    Egli diventa così la voce di spiriti superiori, degli antenati o dei maestri perché riesce a canalizzare le informazioni cui ha attinto (grazie alle sue competenze e alle sue doti innate) per portarle poi sul piano della realtà concreta manifesta.

    La comunicazione però, avviene anche nell’altro senso.

    Infatti, le preghiere dell’uomo/donna medicina sono accompagnate verso il cielo dalle vibrazioni emesse dal tamburo e si ritiene che le intenzioni formulate in totale apertura di cuore, con fiducia e gratitudine, vengano sempre ascoltate e accolte.

    Il tamburo: un potente strumento di guarigione

    La vibrazione emessa governa l'energia circostante che in assonanza con l'intento dell’uomo/donna medicina, agisce direttamente sul pensiero, sull'emozione e sul corpo fisico della persona bisognosa di aiuto, generando un visibile e misurabile cambiamento.

    Il battito del tamburo, utilizzato per la pulizia dei corpi sottili e dei centri energetici dell'uomo, è uno strumento potentissimo! 

    Secondo il numero di battiti, della forza impiegata, del punto esatto in cui si colpisce il piatto, del ritmo e della frequenza emessa dal suono, si agisce su un particolare blocco energetico sciogliendolo e liberando la persona dal disagio o dal malessere.

    È chiaro che non tutti sono in grado di operare in questo modo con il tamburo.

    Mentre per accompagnare canti o rituali non è richiesta una competenza specifica, per tutto ciò che riguarda la gestione di energie a fini terapeutici (anche se esclusivamente a livello di corpi sottili) è necessaria una preparazione spirituale adeguata.

    L'uomo/donna medicina sono riusciti, nel loro importante e lungo percorso evolutivo interiore, ad acquisire una buona centratura e un buon distacco, requisiti fondamentali per operare a un livello energetico così elevato.

    Trattandosi di guarigione, è importante riuscire a entrare nello spazio sacro della persona da curare con la giusta e necessaria cautela, tenendo sempre ben presente che ci sono regole precise da rispettare e delicati equilibri da mantenere.

    Per questa ragione è assolutamente consigliabile astenersi da un approccio superficiale e sommario tenendo sempre a mente che non ci si può improvvisare guaritori senza avere i necessari requisiti e la giusta esperienza.

    Il Tamburo

    Il mio tamburo ha molte voci

    Il mio tamburo racconta molte storie

    Questo tamburo è pieno di mistero

    Questo tamburo è pieno di sogni.

    Ascolta il suo battito

    Ascolta il suo battito

    Ora tu senti il battito degli zoccoli

    Ora tu senti il battito delle ali

    Tutto è Uno.

    Canto Cherokee

    L'albero

    Ama incondizionatamente

    come insegna l’Albero: 

    rimanendo costantemente radicato a Madre Terra.

    Amandola, rispettandola e ringraziandola 

    per i suoi doni e per i suoi meravigliosi insegnamenti!

    Fratello Ichu

    Nella cultura nativa l'albero riveste un ruolo importantissimo: è simbolo della vita e dell’Amore incondizionato.

    È considerato sacro perché nasce dal ventre di Pachamama e come tutte le sue creature, nasconde tesori d’inestimabile valore.

    Innanzi tutto rappresenta il collegamento concreto fra terra e cielo: esso, infatti, affonda le sue radici nella terra per ricavarne nutrimento e stabilità ma cresce e si sviluppa in senso verticale cioè dirigendosi verso il cielo, verso l'alto, verso la Luce.

    Nella sua infinta saggezza, l'albero ben sa (senza che nessuno glielo abbia suggerito) che non potranno mai esserci crescita e sviluppo completo se non si attinge umilmente alle energie del Grande Spirito.

    Questo è il primo grande insegnamento che ci dona l'albero: l'uomo deve riuscire a rimanere ben radicato nella materia e godere del senso di stabilità che essa offre senza mai dimenticare però che anche lo Spirito necessita di un adeguato e costante nutrimento.

    La consapevolezza delle diverse necessità umane, unita a una giusta attenzione e al desiderio d’intraprendere il Sacro cammino dell’evoluzione della coscienza, portano alla realizzazione di veri e propri miracoli.

    L'albero assorbe, attraverso le radici, i sali minerali e tutte le sostanze che gli permettono una buona e vigorosa crescita.

    Le stesse radici inoltre, fissandosi fortemente al terreno, rendono l’albero saldo e forte, ben collegato a Madre Terra con la quale rimane sempre in perfetta e costante connessione.

    Attingendo poi alla Luce e alle energie invisibili dello Spirito riesce, grazie al processo della fotosintesi clorofilliana, a produrre una sostanza vitale per la sopravvivenza di tutti gli esseri viventi: l’ossigeno.

    L’albero dispensa questa sostanza gratuitamente, senza pretendere nulla in cambio, con un’azione che diventa manifesto concreto dell’Amore incondizionato: trasmuta l'anidride carbonica, cioè lo scarto prodotto durante la respirazione, in sostanza vitale, pulita ed energizzata.

    L’albero non ha ricevuto alcuna istruzione precisa, eppure lasciandosi fluire nell'energia dello Spirito e attingendo regolarmente a essa, riesce a essere il protagonista assoluto della magia della vita.

    Si è reso semplicemente strumento nelle mani di Dio e lascia che i suoi canali siano utilizzati, senza opporre alcuna resistenza, per il bene massimo e supremo di ogni essere vivente, affidandosi completamente all’Energia Divina.

    Tutto ciò che in natura si attiva in assenza d'interventi mentali da parte dell’uomo, spontaneamente, senza costrizione o limitazione alcuna, diventa canale pulito per la manifestazione di un’Energia superiore.

    La semplice connessione allo Spirito, eseguita in totale fiducia e abbandono, permette alla magnificenza e al potere di Dio di rendersi concreto perfettamente sul piano materiale.

    Se l’essere umano riuscisse, anche solo per pochi minuti al giorno, a emulare l’albero, liberandosi dagli schemi mentali imposti che lo portano a razionalizzare tutto, potrebbe finalmente accedere alla visione superiore della perfezione del creato, della vita e dell’Amore incondizionato che si manifestano meravigliosamente in tutto ciò che vive e si sviluppa sulla Pachamama.

    Invece, nella corsa frenetica in cui l’uomo moderno si cimenta giornalmente, non è possibile rendere concreto nulla di vero e d’importante per l’evoluzione animica.

    Egli trascorrere il proprio preziosissimo tempo organizzando le ventiquattro ore nei minimi dettagli tra lavoro, famiglia, sport e attività di qualsiasi genere, accumulando esclusivamente ansia e stress che gli impediscono di portare l'attenzione dove invece è necessario: all’interno, nel profondo, nel proprio cuore.

    Solo lì potrà trovare le risposte e le soluzioni a tutte le preoccupazioni e alle paure che lo affliggono.

    Nonostante l’evidenza dei fatti che rileva una crescita esponenziale delle malattie, dei suicidi e delle patologie psicologiche di ogni genere, sembra proprio che l'uomo moderno non voglia comprendere quale sia realmente il giusto cammino da intraprendere per poter finalmente migliorare la condizione di vita del singolo individuo e dell’intero pianeta.

    Egli continua imperterrito a utilizzare unicamente il piano mentale, di cui è diventato schiavo, rinunciando tacitamente al suo immenso e meraviglioso potere.

    Eppure per noi Nativi è tutto così semplice e chiaro: fino a quando l'umanità non deciderà di fare un passo indietro nel tentativo di comprendere quale sia stato effettivamente l’errore in cui è caduta e che l’ha portata al punto in cui ora si trova, non c'è speranza alcuna che possa concretamente avvenire quel necessario, profondo e radicale cambiamento.

    Proviamo a fare un piccolo sforzo spostando l'attenzione su quell’infinita serie di segnali che Dio ci manda ogni giorno: ogni piccolo particolare della natura racchiude in sé il segreto della Vita.

    L’albero, per esempio, è una rappresentazione simbolica dell'uomo.

    Esistono indiscutibilmente interessanti correlazioni fra l'essere umano e l'albero che la cultura nativa da sempre conosce, rispetta e protegge.

    Com’è possibile che l'uomo acculturato e saccente della società moderna non riesca a riconoscerne la sacralità e gli insegnamenti?

    Eppure sono chiarissimi, alla portata di tutti: non è necessario avere una particolare competenza scientifica per comprenderli.

    L’albero può essere diviso in tre parti: radici, tronco e rami;

    Esattamente come l'uomo, che nel corso della sua esistenza, si manifesta sul piano fisico, mentale/emotivo e su quello spirituale.

    Le radici dell'albero sono strettamente connesse al piano fisico umano: riportano al bisogno di sentirsi stabile, ben ancorato a Madre Terra e in grado di provvedere al proprio sostentamento materiale riuscendo a soddisfare i bisogni di prima necessità legati alla pura e semplice sopravvivenza.

    È innegabile che la vita dell'uomo dipenda da una buona condizione della sua fisicità: egli deve potersi nutrire, sentirsi parte integrante di un contesto sociale, soddisfare l'esigenza di coprirsi, di avere una casa dove vivere e sentirsi protetto; deve poi avere la possibilità di potersi curare nel caso in cui si presentassero malattie o disturbi di qualsiasi genere.

    Sostanzialmente deve sentirsi stabile e sicuro nel mondo in cui vive.

    Il tronco rappresenta invece la parte centrale dell’uomo, dove ha sede il cuore con le sue emozioni e la mente con i suoi pensieri.

    L’essere umano non può dirsi completamente vivo se oltre a soddisfare i suoi bisogni primari, non dispone pure di un pensiero lineare e coerente così come di un bagaglio emozionale adeguato che permetta di percepire sentimenti e vibrazioni.

    È superfluo sottolineare l'importanza di questi aspetti che comprendono tutte quelle sfaccettature legate all’educazione, al rispetto, alla conoscenza, allo studio, all'amore, alla compassione e così via.

    I rami infine, simboleggiano l'estensione verso il cielo, l'etere ovvero lo Spirito che è strettamente collegato al piano più elevato dell’uomo cioè quello animico.

    Anche l’uomo meno sensibile ai piani spirituali dell'esistenza si è posto almeno una volta nel corso della propria vita la fondamentale domanda: Dio esiste?

    Ciò che è davvero incredibile è che questo genere di quesito affligge esclusivamente l'uomo moderno, quello più evoluto, che utilizza soprattutto la mente per integrarsi in maniera ottimale, in una società economicamente e culturalmente avanzata.

    Chi invece vive in contesti non industrializzati, a stretto contatto con la natura e senza disporre di tutti quei beni di distrazione che sono riservati esclusivamente ai più ricchi, non si pone mai quell’interrogativo.

    Perché?

    La risposta è semplice e quanto mai ovvia!

    Egli vive a stretto contatto con le meraviglie del creato, le rispetta, dedica parte del suo tempo a comprendere i legami che lo uniscono al Tutto, nutre con interesse e amore i rapporti indissolubili che lo legano al territorio che lo ospita e a tutte le altre forme di vita con le quali condivide il cammino dell' esistenza terrena.

    In questo modo egli riesce ad alimentare la profonda e intima certezza dell’esistenza di Dio con il quale può stabilire un rapporto sacro ed inviolabile, costantemente nutrito e alimentato con gioia e passione.

    Le vibrazioni della sua anima si elevano a tal punto da permettere l’accesso a quella più ampia visione della Perfezione del Tutto che riconosce Dio in qualsiasi manifestazione terrena e che nutre copiosamente la sua Fede.

    L’amerindios ha un grande rispetto per la natura e per l'albero in particolare, perché lo ritiene da sempre un grande dispensatore di preziosi doni e impagabili insegnamenti.

    L'albero non solo fornisce l'ossigeno; esso nutre con i suoi frutti, ripara dai cocenti raggi del sole nelle afose giornate d'estate e dona la legna necessaria per creare utensili, strumenti e altri oggetti di grande utilità.

    Inoltre è dispensatore del Sacro fuoco, suprema forza naturale, che scalda, illumina e protegge.

    Spesso il nativo delle Americhe trascorre molte ore in meditazione ai piedi di un albero, per attingere alle sue infinite conoscenze, alla sua grande saggezza e per confidare tutte le pene e i timori che minacciano la sua serenità.

    L'albero, infatti, rappresenta l'unità cosmica ininterrotta: le radici sono collegate all’universo sotterraneo, il tronco alla superficie terrestre e i rami al cielo.

    Inoltre, a livello simbolico, si può ricollegare ai quattro sacri elementi.

    Le radici simboleggiano l'elemento terra.

    Il tronco, strettamente connesso alla parte mediana del corpo umano dove ha sede il cuore con le sue emozioni, simboleggia l’elemento acqua.

    La chioma, che il vento muove proiettandola verso il cielo, è collegata all’elemento aria.

    Infine l’albero, in ogni sua parte, quando diventa legna da ardere è dispensatore del maestoso fuoco.

    Ed è proprio in quel momento che può manifestare completamente la sua sacralità perché diventa lo strumento principe che facilita e stimola la connessione con il Padre Sole e il Grande Spirito.

    Davanti al Fuoco Sacro il nativo medita, si mette in contatto con la propria Anima e prega con grande fervore e sincerità di cuore perché sa di poter comunicare direttamente con i piani superiori in modo molto efficace e diretto.

    Il fuoco collega il microcosmo e il macrocosmo; è un elemento dinamico e produce

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