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Salto Quantico: In sintonia con la Filosofia Maya - Scopri la tua ferita originaria e innesca il cambiamento
Salto Quantico: In sintonia con la Filosofia Maya - Scopri la tua ferita originaria e innesca il cambiamento
Salto Quantico: In sintonia con la Filosofia Maya - Scopri la tua ferita originaria e innesca il cambiamento
E-book491 pagine9 ore

Salto Quantico: In sintonia con la Filosofia Maya - Scopri la tua ferita originaria e innesca il cambiamento

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Info su questo ebook

L’eccessiva concentrazione sui motivi per cui civiltà molto evolute, tra cui quella dei Maya, sono sparite dal pianeta elude la domanda sul perché sono comparse. Fino a quando l’uomo ignorerà la coincidenza della loro presenza sulla Terra con lo straordinario cambio di direzione della coscienza dell’umanità, reso attivo dal 2012 attraverso ciò che è chiamato Salto Vibrazionale Quantico, le sue proiezioni continueranno a produrre solo sterili ipotesi. Le loro previsioni sull’allineamento dei pianeti con il centro della Galassia (l’Hunab Ku) ci hanno concesso la grande opportunità di innalzare la nostra vibrazione energetica: ora spetta a noi saperla cogliere. Per agganciare la nuova onda armonica, però, è indispensabile riconoscere e sanare gran parte della nostra specifica Ferita Originaria, che fino ad ora ci ha confuso e reso impotenti. Solo così potremo accendere ed emanare più intensamente che mai la luce amorevole per illuminare la via del ritorno a “casa”.
LinguaItaliano
Data di uscita23 ott 2018
ISBN9788863654783
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    Anteprima del libro

    Salto Quantico - Patrizio Cortesi

    Terra.

    INTRODUZIONE

    La scrittura di questo libro mi è apparsa all’inizio un’opera straordinariamente complessa e al tempo stesso altrettanto stimolante, che ha potuto realizzarsi solo attraverso l’insostituibile sostegno della mia famiglia d’Anima e la forte ambizione che abita stabilmente in me. L’idea era quella di mettere in ordine alcuni dei passaggi più significativi del mio viaggio di vita, vissuto da sempre con uno spirito osservativo sensibile e attento a ogni particolare incontrato nello scenario terreno, allegando le mie impressioni, emozioni e percezioni per far sì che potessero essere utilizzate da chi fosse in cerca di indizi e spunti esperienziali per attraversare tratti del proprio cammino simili ai miei.

    Fin dall’adolescenza ho cercato risposte al perché; pur comparendo nell’ampio campionario degli strumenti a nostra disposizione nella vita, non utilizziamo, o utilizziamo troppo poco, quello più adeguato a incontrare tutto ciò che interpretiamo come ostilità o avversità contro di noi: l’amore. Trovandomi invischiato nell’impropria tendenza al suo rifiuto, ho combattuto lotte estenuanti per ristabilire l’ordine interiore necessario per tornare a prenderlo maggiormente in considerazione e a impiegarlo quotidianamente; ma nonostante il mio sempre crescente desiderio di raggiungerlo, mi ritrovavo esattamente nello stesso punto di difficoltà che avevo ravvisato negli altri. Cominciai così un viaggio nel viaggio, nella speranza di incontrare qualcuno maggiormente illuminato a cui poter chiedere dove stessi sbagliando, ma quando lo trovavo mi sentivo rispondere sempre nello stesso deludente modo, con l’enigmatica formula Devi amarti. Ma come si fa ad amarsi? Ci doveva pur essere da qualche parte qualcuno che mi desse un indizio, un consiglio, un punto da cui partire per trovare anche un fragile senso a questa mancanza, per me inconcepibile.

    Ciò che ho voluto che fosse ben trasmesso attraverso questo libro è la certezza che ogni cosa, piccola o grande, che compare autenticamente nel nostro scenario esistenziale, per il solo fatto che si è manifestata porta con sé indizi utili per ampliare e innalzare il grado della nostra coscienza. Trattandosi in primo luogo della ricerca dell’amore, le indicazioni non si incontrano già preconfezionate e a disposizione di tutti, ma si colgono attraverso l’identificazione, ossia coinvolgendo anche il cuore, oltre alla sola mente, a giocare una parte attiva in quello che si sta vivendo. Per facilitare questa identificazione e per legare la trattazione vera e propria alla mia personale esperienza, ogni paragrafo è anticipato da una breve descrizione, aneddotica e leggera, di come il tema in esso affrontato sia stato da me incontrato e vissuto profondamente nel corso della mia vita.

    Man mano che scrivevo ho permesso lo scorrere in me della luce che guidava le mie mani sulla tastiera del computer, al fine di rendere possibile e reale ciò che rappresenta la mia enorme volontà di essere utile al Grande Progetto Divino. Il mio obiettivo principale è quello di permettere a un numero più ampio possibile di persone di poter cogliere in queste pagine almeno un po’ di quel senso che ho tanto cercato. L’aver ritrovato la Fede Spirituale ha per me rappresentato l’incontro con una torcia amica dopo tanto girovagare nel buio più profondo della notte senza sapere minimamente dove mi trovavo. Per questo ritengo che la rappresentazione scritta del cammino per giungere all’amore di se stessi sia il vero contributo che si possa donare in occasione dell’affermazione del nuovo essere legittimato.

    Nei tre capitoli di cui il libro è composto sono descritte le tre fasi dell’avanzamento del risveglio. Innanzitutto quella del progressivo riconoscimento di chi siamo veramente attraverso ciò che ci succede, dal risveglio in Terra fino alla presa di responsabilità del nostro ruolo nel Grande Progetto Divino, dopo il nostro iniziale shock dovuto all’incarnazione. La fase successiva, sulla quale è incentrato il secondo capitolo, riguarda lo sforzo di ritrovare il nostro vero potere, che abbiamo smarrito a causa della frustrante credenza collettiva di non poterlo esprimere, una credenza così forte da legittimare il nostro ego a guidarci per la strada dell’impotenza fino alla rassegnazione di poter solo subire ciò che ci succede. Infine l’ultimo capitolo, quello che definisco dell’arte del vibrare per l’incontro con l’amore vero che tutti conteniamo e che ci rappresenta nel diritto, nel valore e nel merito di esprimere l’essere autentico di noi stessi, ovvero la parte di noi che utilizza tutti gli strumenti presenti sulla Terra con il fine di farci riuscire ad amare.

    Nel corso di questi tre capitoli cercherò inoltre di chiarire cosa si intende dal punto di vista spirituale per Salto Quantico, rifacendomi con costanza alla filosofia dei Maya, uno dei popoli da questo punto di vista più evoluti che sia apparso sul nostro pianeta, capace di prevedere con precisione il grande cambiamento che oggi sta interessando l’intera umanità.

    Dunque, attraverso questa scrittura, che spero sia alla portata di chiunque, ho trovato il coraggio di mettere a disposizione di tutti una parte importante della mia esperienza, ricoprendo il ruolo che mi è stato indicato dalla mia interiorità. Pagina dopo pagina si è fatta sempre più concreta la possibilità di raggiungere le sorelle e i fratelli d’Anima appartenenti alla mia Famiglia Spirituale, dichiarandomi così di nuovo pronto a partire per questo viaggio nella vita terrena e spirituale. Un viaggio che ci vede di nuovo insieme, come ogni volta che svanisce l’illusione di esserci separati.

    CAPITOLO PRIMO

    CHI SIAMO VERAMENTE

    Era il 2010 quando, dal niente, intuii che era arrivata l’ora di andare nel mondo a sperimentare ciò che il mio percorso aveva risvegliato nel profondo di me stesso e che avevo prontamente trasmesso a tutti coloro che mi avevano seguito nei corsi che tenevo: così comunicai ai miei collaboratori questa mia nuova intenzione. Ricordo, era un martedì. Pochi giorni dopo ricevetti una chiamata da uno dei partecipanti al seminario che avrei tenuto il sabato successivo; mi chiese se avrebbe potuto portare anche un suo amico, e io dissi di sì. A fine seminario, comunicai l’intenzione di voler organizzare dei Viaggi Esperienziali che ci potessero mettere nella condizione ideale per conoscere e conoscerci al di là della zona protetta di noi. Si alzò subito proprio il nuovo arrivato, dicendo che lavorava in un’agenzia turistica in Messico e che si sarebbe messo volentieri a disposizione qualora lo avessimo richiesto. Ciò che al momento ignoravo era che la mia coscienza mi stava chiamando a prendere contatto con una realtà di cui molto si parlava, ma in cui ancora non sapevo di avere un ruolo: il Salto Quantico annunciato dai Maya. Iniziai così un’esplorazione continua sempre più nel cuore dell’essenza di questo popolo e presto comparve in me la netta sensazione di avere tanti nuovi fratelli, che aumentavano a ogni viaggio. Ovunque andassi c’era qualcuno che mi dava il benvenuto e mi accoglieva come se mi stesse aspettando. Ricordo di un pomeriggio in cui mi ritrovai solo a riposare dentro una delle loro caratteristiche case di legno, sdraiato su una delle amache e con un vivace passaggio di animali al di sotto di me. Cercavo di ricordare da dove venivo e, soprattutto, qualcosa della mia infanzia, ma tutto si faceva sbiadito al punto che sembrava non avessi avuto un passato altrove. Visitando siti, incontrando sacerdoti Maya e tante nuove persone mi accorgevo sempre più di quanto la mia visione spirituale collimasse con la loro, seppur a circa 13 000 chilometri di distanza. A ogni decollo per il ritorno dovevo vedermela con le lacrime. Così, per sentirmi tornato a casa, decisi di piantare la mia bandiera sul territorio yucateco, in piena terra Maya, fondando un’associazione che avrebbe permesso alle persone da tutto il mondo che lo avessero desiderato di incontrare la mia stessa pace attraverso la creazione di un modo nuovo di viaggiare: i Viaggi Esperienziali a Tema. Ho così finalmente ritrovato l’altra parte di me che dà il senso al perché sono nato così lontano da chi ero veramente.

    1.1. DALL’ILLUSIONE ALLA GRANDE REALTÀ

    La mente mente quando è poco elevata

    Il 2012 è passato, la fine del mondo non c’è stata e i Maya ci hanno inutilmente spaventato, dato che non è successo nulla: quindi avanti esattamente come prima, anzi più forte!. È questo il ragionamento che si crede possa archiviare la pratica del cambio di passo a cui l’umanità è chiamata in questi straordinari anni. Ha dell’incredibile quanto la sola mente, ancora priva dell’elevazione del proprio pensiero, sia disposta ad accettare come vera ogni spiegazione pur di spegnere frettolosamente le ansie che si aggrovigliano attorno ad argomenti che destano preoccupazione e instabilità. Quello che colpisce più di ogni altra cosa è la volontà di affrontare questi ultimi con l’unico scopo di rimettere frettolosamente a posto il momentaneo disordine che hanno creato. L’idea illusoria che generalmente vive nell’uomo è che se tutto, dentro e fuori di sé, si mantiene come crede sia giusto debba essere, non incontrerà rischi destabilizzanti nel corso della propria esistenza. Questo lo obbliga a sperare e spesso a pretendere che anche gli altri si muovano sempre in funzione di questo suo desiderio, per il quale vuole riuscire a dare un senso logico a tutto e si propone l’esaltante sfida interiore di riuscirci sempre più velocemente e con meno fatica. Eppure, nonostante il monopolio conquistato dalla mente e l’affermata rigidità nel mantenere tutto sotto controllo, qualcosa di imponente in questi anni ci sta invitando a cambiare l’interpretazione del nostro essere e della nostra esistenza.

    Fortemente abituato a credere che tutto sia spiegabile e rimediabile attraverso un ragionamento e un’azione conseguente, l’umano è portato a delegare alla propria logica analitica anche la grandiosità del momento che sta vivendo. Così, il passaggio vibrazionale che sta incontrando in questo periodo rischia di diventare qualcosa contro cui crede di dover impattare, aspettandosi inequivocabili eventi che lo segnalino per poterlo affrontare con i consueti mezzi. Ma questa volta è diverso, molto diverso, perché il Salto Vibrazionale è già in atto, ed è molto oltre ciò che possiamo solo vedere e soprattutto controllare. Gran parte dell’umanità al momento è ignara del proprio bisogno evolutivo di vivere la vita, da adesso in poi, oltre il solo scopo della sopravvivenza, per cui risulta facile immaginare come venga interpretato il cambio di passo riguardo alla consapevolezza proposto dal Cosmo. La sua comprensione implica la volontà per ognuno di noi di aprirsi a una nuova coscienza di chi siamo veramente, oggi finalmente alla portata di tutti, fino al punto di riuscire ad associare un senso spirituale alla propria esistenza fisico-materiale, all’interno di un percorso evolutivo.

    Ormai è di molti la convinzione che in questi anni sulla Terra tutto sia diventato più veloce, frenetico e sempre più inafferrabile. L’individuo spiritualmente inconsapevole, abituato a vedere tutto solo superficialmente, attribuisce ciò soltanto ai progressi della scienza, della tecnologia e a un’improvvisa accelerazione da parte dell’uomo nel fare ogni cosa. Tutto vero e innegabile, ma questo è solo l’effetto di una causa che spinge l’intero pianeta a un aumento dell’intensità della propria abituale energia complessiva, la cui spiegazione si rende comprensibile solo attraverso una coraggiosa ricerca in un luogo in cui solitamente non siamo portati a cercare: dentro noi stessi. Questa invisibile nuova sollecitazione, che coinvolge sempre più l’uomo e tutto ciò che lo circonda, è la conseguenza di un cambio di qualità vibrazionale in atto chiamato Salto Quantico.

    È importante innanzitutto chiarire che il Salto Vibrazionale Quantico non è sincronizzato in un attimo specifico fissato nel tempo, bensì attraverso un graduale passaggio di cui l’umanità è chiamata a far parte per far evolvere la propria coscienza. Come vedremo nel corso di questo libro, ciò che rende nobile e unica la manifestazione di questo magico passaggio è il suo essere portatore di una nuova specifica indicazione che permette a ciascuno la visione elevata di ciò che esiste, quindi anche di noi stessi: l’informazione dell’amore.

    Tutto ciò che è stato appartiene ormai a una fase evolutiva depressa del passato, in cui era normale per l’uomo confondere e sostituire il vero amore con il semplice sentimento umano. Il Salto Quantico è il passaggio che rende l’uomo consapevole di aver compiuto lo sforzo necessario per superare la propria abitudine di considerarsi prigioniero del suo credo limitante riguardo all’amore che può provare e manifestare. La risorsa capace di far accrescere la possibilità di cogliere questa opportunità inviata dal Cosmo, alla portata di tutti, è la volontà di essere finalmente liberi di legittimare il risveglio della propria dormiente coscienza; risveglio mai così tanto favorito come ora dalla circolazione delle informazioni di come sia possibile amarsi e amare. La normale conseguenza di questo coraggioso agire da parte dell’individuo produce un’inevitabile sperimentazione della vibrazione dell’amore per se stesso, per gli altri e per la Terra, solitamente raggiunto attraverso un graduale cammino iniziale in cui si accetta la verità che tutto ciò che esiste è giusto, Divino e perfetto così com’è. I passaggi fondamentali verso la nuova direzione avvengono grazie alla graduale frammentazione e sostituzione delle sue credenze limitanti cristallizzate nel tempo, createsi nel proprio regresso di vita in vita, che lo hanno allontanato, per motivi esperienziali, dalla propria certezza interiore di appartenere al Mondo Superiore Divino. Tra le maggiori convinzioni limitanti che l’individuo manifesta troviamo: l’illusione della solitudine, della lontananza, della linearità della vita, del limite del tempo, dell’età biologica, e soprattutto quelle riferite alle barriere che impediscono la possibilità di una comunicazione con la parte Spirituale più elevata di sé.

    Il recupero della connessione alla propria interiorità da parte dell’uomo è fondamentale in questa fase di cambiamento, e per questo incontra ora tutti i favori cosmici perché possa tornare attiva. Uno di questi è la coincidenza della possibilità del Salto Quantico con il cambio di Era: da quella dei Pesci a quella dell’Acquario. Le varie fasi del cammino evolutivo sono sempre influenzate dalla combinazione astrale che caratterizza l’intero ciclo di ogni singola Era, della durata di circa 2150 anni. Il tema portato dall’Era dell’Acquario è quello della libertà al livello più alto, ovvero la libertà dalle catene della schiavitù poste dall’inconsapevolezza del proprio vero essere.

    Anche se astronomicamente non è ancora iniziata, a livello energetico i primi influssi in Terra si sono cominciati a vedere da circa 50 anni. Molti confondono il Salto Quantico Vibrazionale con il cambio di Era, ma le cose sono molto diverse, seppur funzionali l’una all’altra. L’Era che ha preceduto quella dei Pesci è stata quella dell’Ariete: molto chiusa, egoica, violenta e aggressiva, favorente il potere e la dominazione con la forza, perfettamente in linea al tema del potere egoico aggressivo di cui era portatrice. Sotto il suo influsso è avvenuta l’espansione del potere della Roma Imperiale, con tutti i risvolti dolorosi che ha creato in virtù dell’affermazione del dominio. La fine dell’Era dell’Ariete fu di fatto decretata dalla venuta in Terra del Cristo in coincidenza perfetta con la nuova fase evolutiva aperta dall’Era dei Pesci, che ha segnato l’inizio della preparazione al Salto Quantico, il vero cambio di passo per l’umanità. La comparsa del messaggero Divino per eccellenza suscitò meraviglia e stupore per ciò che portava con sé. Erano i semi dell’informazione del vero amore spirituale Cosmico Divino, incondizionato e fraterno, della solidarietà al di fuori di ogni egoismo e ingiustizia: la pace di cui l’umanità si era dimenticata. I temi che ha portato con sé l’Era dei Pesci e che ancora sta mostrando riguardano la possibilità del ritorno alla vera Fede, della dedizione e del sacrificio per i giusti valori, quindi esperienze volte al recupero della capacità di saper riconoscere a cosa e a chi credere per la scelta della direzione da prendere individualmente e collettivamente. La semina dell’amore vero nella Terra dell’informazione aveva bisogno di tempo, esattamente di un’intera Era, prima di offrire all’uomo la possibilità di nutrirsi dei frutti maturati dalle piante dell’amore, e così è stato. Ora, come detto, stiamo vivendo i primi vagiti dell’Era dell’Acquario, che si appresta a entrare nel suo pieno regime nei prossimi anni, offrendo sempre maggiori opportunità per rendere l’uomo libero di comunicare con la propria interiorità, con gli altri e con il Cosmo che lo contiene.

    In questi ultimi anni abbiamo assistito da parte dell’uomo a un’accelerazione del desiderio di voler esplorare, ricercare e soprattutto conoscere ciò che ora ritiene possibile incontrare oltre i normali confini del pianeta nell’Universo. Il suo interesse sta crescendo costantemente e ciò che sempre più si percepisce dai vari annunci di nuove scoperte astronomiche è che la ricerca si sta orientando verso la prova dell’esistenza di altre forme di vita con cui venire in contatto e poter comunicare. Sono sicuro che questo avverrà appena saremo meno spaventati da quest’idea, e quindi pronti ad accettare che non siamo soli. Rimanendo ora sulla Terra, per meglio comprendere come nella vita di tutti i giorni il nuovo si stia già manifestando, mi focalizzo sul rapido progresso che ha avuto la comunicazione nel nostro quotidiano, diventando in brevissimo tempo uno stile di vita. Mi sto riferendo al computer e al telefono cellulare. L’immediatezza dello scambio di informazioni attraverso internet e la telefonia mobile sono oggi la dimostrazione esteriore di ciò che manifestiamo per effetto di una nuova predisposizione interiore a comunicare ispirata dall’avvicinarsi dell’Era Acquariana. È da poco che usufruiamo di questo nuovo sistema di scambio di informazioni, ma sembra che sia nostro da sempre e che sia già diventato assolutamente indispensabile, tanto che pochissimi sarebbero in grado di rinunciarci. La curiosità verso i nuovi mezzi e le possibilità di riuscire a interagire con gli altri così facilmente affascina e al tempo stesso distrae l’uomo dalla domanda profonda del perché tutto questo stia accadendo. Davvero si può pensare che una così straordinaria possibilità comunicativa ispirata dalla potente volontà Divina sia limitata alla sola copertura della rete telefonica alla quale ci siamo contrattualmente legati? Certo che no!

    Ecco un punto in cui nuova e vecchia Era si incontrano nel loro comune spirito in favore della crescita interiore dell’individuo e della comunità: la prima veicolando un nuovo, immediato e diretto modo di comunicare; la seconda mettendoci alla prova nel riconoscimento della modalità per farlo. L’Era dell’Acquario permette la diffusione della conoscenza di cos’è e di come funziona la rete dell’etere comunicativo, dandoci prova che può avvenire in molteplici modalità, mentre quella dei Pesci porta con sé il tema dell’autenticità dell’ascolto interiore ed esteriore, e quindi la possibilità di riconoscere prima, e discernere poi, quale dei due sia meglio seguire. Ciò che appare spiritualmente chiaro è che quello che stiamo vivendo in questi anni attraverso la comparsa degli strumenti di scambio comunicativo è molto di più che un semplice miracolo dell’ingegneria elettronica. Il rischio che tutti corriamo ora, però, è quello di rimanere intrappolati in un’idea limitata che ci faccia accontentare di comunicare maggiormente solo con gli altri, senza accorgerci che stiamo dando continuità, e forse anche nuovo vigore, a una convinzione antica: quella di poter comunicare solo all’interno dei confini esteriori, ora espansi solo al campo di rete in cui i nostri mezzi tecnologici possono operare. Il continuo rinforzo di questa convinzione e la facile reperibilità degli altri, spesso ora troppo presenti dentro gli stessi confini, distoglie la nostra attenzione dal bisogno profondo di ricercare e far espandere il contatto con la propria interiorità, passaggio indispensabile per raggiungere la vera apertura, oltre ogni limite. Quindi, l’arrivo di ciò che stiamo frettolosamente considerando come una semplice espansione della comunicazione esteriore con il mondo esterno contiene di fatto un messaggio, che è anche una prova, ben più profondo per tutti: riuscire a far espandere la comunicazione interiore, libera e sconfinata, con la nostra coscienza, indipendentemente dai disturbi esterni, non a caso al massimo dell’intensità proprio in questo specifico momento di cambio di Era.

    Ciò che appare straordinario dal punto di vista spirituale nasconde a livello materiale e terreno una grande insidia, che pone l’individuo nella nuova e difficile condizione di dare attenzione e ascolto a se stesso prima di tutto il resto. Non ci vuole molto, ovunque ci troviamo, per constatare la sempre maggiore difficoltà delle persone nel mettere in pratica delle modalità di silenzio esteriore a favore di quello interiore. L’attenzione, anche quando abbiamo la possibilità di rapportarci con gli altri, è sempre maggiormente rivolta al mondo, comunque limitato, messoci a disposizione dal nostro telefono o da dispositivi affini. La comunicazione in tempo reale nel quotidiano ci fa abituare alla possibilità di avere una risposta immediata a fronte di una domanda: noi chiamiamo e qualcuno ci risponde, per cui anche davanti a quesiti a cui solo a noi spetta l’onere di rispondere, siamo tentati di mettere in campo la stessa, collaudata modalità esteriore a scapito dell’esercizio e del rafforzamento di quella interiore. La ricerca di una nostra maggiore capacità creativa nella comunicazione spesso si esaurisce nella semplice scoperta di come usare tutte le potenzialità offerte del nostro insostituibile telefono cellulare.

    L’umanità è chiamata al superamento di prove difficili per l’ottenimento del vero beneficio portato dai cambi della sua direzione in linea a quelli delle Ere. Per trovare la forza di superarle, potrebbe trovarsi messa con le spalle al muro, in particolare in alcuni campi, come accade per esempio nel caso dell’inquinamento globale. Ogni volta che l’uomo privo di una vera Fede vede concretizzarsi una sua invenzione, per l’entusiasmo si dimentica di essere connesso al Cosmo, illudendosi così che ciò che ha tra le mani sia frutto esclusivamente della propria creatività. Ne difende e ne rivendica la paternità al punto da ignorare il significato spirituale e il messaggio che essa gli porta attraverso la sua comparsa così, ora. L’uomo è orgoglioso di ciò che crea, ma spesso non riesce ad andare oltre il solo godimento superficiale della sua scoperta. Il motore a scoppio, per esempio, è stata una grande invenzione e ci ha evitato molta fatica, ma ora rischiamo di soffocare e di mettere a rischio l’intera sopravvivenza a causa delle sue conseguenze non sufficientemente considerate per l’accecamento collettivo avvenuto al momento della scoperta. Anche l’inquinamento elettromagnetico è un pericolo enorme, e gli animali per primi, essendo più sensibili dell’uomo, ce lo mostrano attraverso le loro difficoltà nell’orientarsi. Solo perché non conosciamo ancora gli effetti di un esasperato quanto dipendente uso dei mezzi comunicativi non significa che questi non possano esserci.

    Riuscendo a considerare tutto a livello della causa piuttosto che del solo effetto, ci accorgiamo che il tema della comunicazione libera, suggerito dalla nuova Era Acquariana, ci pone di fronte, come umanità, a una ennesima scelta di direzione, per il proseguimento dell’evoluzione collettiva: un vero nuovo orientamento planetario che velocemente si sta espandendo interessandoci uno a uno, interiormente ed esteriormente, ognuno a suo modo, per stimolare specificamente il proprio, individuale risveglio della potenzialità comunicativa. Ecco un primo effetto dell’arrivo della nuova Era, che silenziosamente fa sì che l’uomo sia ora ispirato, oltre che a sviluppare tecnologie e mezzi con cui comunicare esteriormente con gli altri, anche alla ricerca di ciò che gli favorisca il recupero della capacità comunicativa interiore di cui ha dimenticato le vere potenzialità.

    Indipendentemente da come appaiono al di fuori gli individui, le loro Anime hanno scelto questo specifico momento per la comparsa sul pianeta, segno questo dell’aver sposato profondamente la causa dell’inizio del cambio di Vibrazione in corso. Ognuna è presente qui, ora, per cui è portatrice nell’uomo del compito o della missione che si è data perfettamente funzionale al passaggio in atto. Più il progetto evolutivo avanza e maggiore è la possibilità che attiri Anime che lo possano veicolare nei passi successivi, indipendentemente dalla difficoltà delle prove da superare. Se fossimo maggiormente consapevoli dell’esigenza di questo periodo, non ci sorprenderemmo così tanto guardando di cosa sono già capaci i nostri figli o i nostri nipoti riguardo all’uso istintivo dei mezzi comunicativi. Sono loro che si sono assunti il compito di traghettare l’umanità lontana dalle acque conosciute della vecchia e limitata comunicazione per navigare verso i nuovi confini che il Salto Vibrazionale Quantico, in combinazione con la nuova Era, permetterà di incontrare. Li vediamo stupiti quando gli raccontiamo che i nostri nonni, per comunicare con gli altri, attendevano per settimane una sola lettera, e che per vedere un’immagine sviluppata, fino a qualche anno fa, bisognava aspettare dei giorni. Mi piace scherzare definendo i giovani e gli adolescenti la generazione momentaneamente dormiente della consolle della realtà, in quanto molto di ciò che vivono come realtà virtuale è già possibile a tutti. Quando saranno interiormente più maturi e le loro Anime si risveglieranno ricordandosi del compito che si sono date, molto cambierà nelle nostre coscienze per effetto di ciò che immetteranno nel totale inconscio collettivo. L’impegno di tutti, oggi, è assumere il ruolo di scopritori e pionieri di un nuovo tipo di ascolto, orientato sulla direzione da prendere, essendo così iniziatori della cordata a cui spetta l’onere di mostrare il funzionamento degli strumenti per orientarsi in virtù di un cammino comune.

    Oltre alla venuta del Cristo, riconosciuto dalla maggioranza delle religioni come la presenza più importante, la semina dell’informazione dell’amore in Terra è avvenuta attraverso un lavoro sottile portato avanti da altre figure evolute congiuntamente alla presenza prolungata di intere civiltà, comparse in Terra non a caso a cavallo del cambio dell’Era ancora precedente. Per citarne alcune, gli Incas, gli indiani Hopi d’America, il popolo di Teotihuacan, gli aborigeni australiani, i Dogon nell’Africa nera, ma anche i Celti e naturalmente i Maya, che si sono differenziati per aver meglio illustrato la tempistica in cui sarebbe stata possibile la raccolta dei frutti della semina. Queste civiltà, soprattutto per le opere di ingegneria che hanno prodotto e lasciato, sono oggetto di un costante studio da parte della comunità scientifica che vuole capire come siano riuscite nella loro opera e soprattutto perché siano scomparse quasi nel nulla man mano che l’Era avanzava. Mi rendo conto della difficoltà dell’uomo lineare nel dover trovare una risposta che accontenti la sua logica senza considerare l’aspetto spirituale evolutivo, che lo posiziona al di fuori dell’apparente normalità. Le domande che si pone sono destinate a rimbalzare tra le varie proiezioni senza riuscire a considerare la natura spirituale profonda delle componenti di queste culture così evolute e il periodo della loro comparsa coincidente con il bisogno di preparare il risveglio dell’umanità. Ciò che l’uomo si ostina a credere è che sia realizzabile solo ciò che rendono possibile i mezzi che ha già a disposizione. Ciò che ancora non è in grado di fare è semplicemente ciò che la propria memoria non ricorda, come per esempio creare e concretizzare. Questa componente spirituale era molto presente nei maestri e nei capi spirituali delle civiltà evolute che, non a caso, la attivavano quando serviva costruire qualcosa ad alta ispirazione e intensità di credo o culto popolare collettivo, riuscendo così a mettere in campo la massima concentrazione di Fede. Per la fase dell’umanità di allora in Terra, che favoriva l’arrivo della conoscenza dell’amore e della sua inimmaginabile forza, serviva la presenza di grandi maestri, gruppi o comunità di coscienze che manifestassero per primi sul pianeta l’informazione che si era persa, lasciando segni evidenti della sua potenzialità. E questo è ciò che tutti indistintamente hanno favorito e permesso che succedesse.

    La combinazione tra le conoscenze nel campo astronomico e le coscienze spiritualmente molto sagge è ciò che ha permesso alle civiltà composte da Anime evolute di costruire strumenti che fungessero da ricevitori, come le piramidi o altre strutture denominate dall’uomo moderno osservatori astronomici fissi per scrutare la volta celeste. Posizionati verso punti specifici del cielo in cui era possibile ricevere la massima influenza energetica emanata dai pianeti e dalle stelle, questi strumenti, attivati attraverso la pratica energetica della venerazione, diventavano mezzi per la canalizzazione dell’informazione specifica ritenuta mancante o incompleta, al fine dell’appuntamento del Salto Quantico della Terra. Sono certo che ogni civiltà aveva caratteristiche e predisposizioni specifiche, ma tutte utili ai compiti collettivi nel pianeta e funzionali al risveglio del totale ricordo della nostra appartenenza al Cosmo, incluse le modalità per mettersi in sintonia con la connessione a esso. Questi popoli avevano la profondità e il ricordo vivo dell’amore necessari per attrarre e indirizzare informazioni potenti dal Cielo, capaci di impregnare positivamente la Terra tenendo fede al loro scopo primario di prestarsi ad aiutare l’umanità e la Terra stessa. Loro e i grandi maestri sono stati annunciatori dell’altro mondo a coloro che ancora credevano, e in parte ancora credono, di essere nel mondo vero tramite l’illusione, dimostrata in primis da quella che individua nella morte la fine di tutto. I Maya, in particolare, sono spesso descritti come un popolo crudele, che disprezzava la vita, in quanto si affidavano alla pratica dei sacrifici; ma ciò che essi vivevano era in realtà il ricordo vivo dell’essere eterni. Donare la vita significava riconoscerla come il dono più ricco ricevuto: un gesto di massima gratitudine.

    Senza un ragionamento più profondo che abbia la forza di dare un senso spirituale al passaggio di questa civiltà, in favore del cambio di direzione dell’umanità, è impossibile arrivare a comprendere le ragioni del suo manifestarsi proprio in quel periodo. I Maya sono stati uno dei popoli comparsi sulla Terra per aiutare l’uomo e il pianeta alla preparazione di questo delicato transito, e nel farlo si sono distinti dalle altre lasciando evidenti e precisi segni, come il calendario e tanti altri simboli per avvisare della data dell’inizio del Salto Vibrazionale Quantico, considerato per l’umanità l’evento più straordinario in assoluto. Ciò che ha creato confusione e tanta preoccupazione è la data indicata dell’inizio del cambiamento, che corrispondeva alla fine del loro mondo e, con esso, alla fine del senso della loro presenza. Per molti osservatori questo avrebbe potuto significare la fine della nostra esistenza terrena. Di fatto nel 2012, data indicata dai loro calcoli, ha avuto fine la passata fase evolutiva ed è iniziata quella successiva. Ovviamente il mondo non si è distrutto come l’informazione, che tende spesso ad attivare paure eccessive, aveva tentato di farci credere, anche perché non è questo che quell’antica civiltà ha voluto indicare.

    I Maya riconoscevano il centro della Galassia come la residenza della Sorgente più alta da cui si irradia l’informazione pura Divina. L’inizio del vero cambiamento, da loro previsto per il 21 dicembre 2012, si sarebbe innescato il giorno del perfetto allineamento astronomico tra la Terra, il Sole e il punto da loro indicato. Questo momento corrisponde a una rara sincronizzazione dei tre mondi: quello della Terra e del sistema Solare con quello del regno del Dio Supremo, chiamato Hunab Ku. Il loro posizionamento non significava la fine di tutto, bensì l’inizio di un nuovo percorso dell’umanità grazie alla ricezione dell’informazione diretta dell’amore Divino, che avrebbe anche posto fine alla funzione e al compito preparatorio degli stessi Maya, così come a quello di altre civiltà. Nei miei viaggi ho incontrato molte personalità religiose Maya che svolgono la funzione di custodi garanti dell’informazione portata attraverso le loro profezie, che sono delle vere e proprie guide per comprendere e vivere questo particolare momento evolutivo.

    L’allineamento di queste realtà, Terra, Sole e il portale collocato al centro della Galassia, assume un significato spirituale importante soprattutto quando le si raffigura ognuna circondata da una toroide energetica, che anche l’uomo è in grado di creare attorno al proprio corpo fisico, specie quando prova sentimenti amorevoli. La straordinarietà del particolare momento indicato dai Maya, il famoso 21 dicembre 2012, è consistito in sostanza nella possibilità della toroide dell’essere umano attivato positivamente dal cuore, organo maggiormente predisposto alla vibrazione dell’amore, di congiungersi alla toroide amorevole della Terra, che a sua volta si è congiunta con quella del Sole e a quella dell’Hunab Ku, punto centrale della galassia da cui parte l’informazione della luce purissima, e che per mezzo di questa combinazione ha modo di manifestarsi e irradiare con la sua infinita potenza ogni cosa. Nel 2012, per l’effetto dell’apertura di questo portale che ha permesso di ricevere l’informazione diretta dell’amore, tutto si è perfezionato dando il via a un graduale aumento della vibrazione della Terra e al cambiamento molecolare della sua materia.

    L’Era dei Pesci era caratterizzata da un misticismo che giudicava negativa la materia terrena, addirittura invitando alla sua negazione. Il popolo Maya, o ciò che ancora ne restava, che i colonizzatori hanno incontrato al loro arrivo, ha pagato un prezzo umano molto alto per questo, in quanto si ostinava ad affermare la sacralità della Terra in tempi in cui per la maggior parte degli abitanti del pianeta aveva un’immagine demoniaca e tentatrice per i piaceri che gli offriva, capaci di destabilizzare il loro controllo. La loro cultura parla del 2012 come del matrimonio di vero amore per eccellenza tra il Sole (elemento maschile) e la Terra (elemento femminile), l’unione alchemica mistica di ciò che appariva impossibile unire grazie all’influenza della massima energia amorevole che avrebbero ricevuto. I Maya hanno portato un’informazione che stravolgeva la visione spirituale terrena umana, in quanto sostenevano che anche la materia (di genere femminile) poteva salire di vibrazione attraverso la sua spiritualizzazione attivata dalle tante figure divinizzate che si manifestavano nei loro rituali religiosi. Uno degli esempi di spiritualizzazione della materia in Terra ancora visibile ai nostri giorni si può incontrare nel sito archeologico di Chichén Itzá, in occasione di un raro evento che si verifica solo due volte all’anno. In corrispondenza dell’equinozio di primavera e di autunno, il Sole si pone in una particolare posizione che rende possibile sulla piramide stessa la proiezione dell’ombra del Serpente Piumato del Dio Kukulkán, rappresentante lo Spirito protettore del culto e della sopravvivenza, il cui capo, stabilmente appoggiato in terra tramite una scultura alla base della piramide, si congiunge alla parte più alta rappresentante il contatto con il cielo (elemento maschile) attraverso l’ombra del suo corpo formata dal Sole quando illumina un suo dorso. Secondo i Maya la sua apparizione porta amore e prosperità rendendo sacra la Terra (elemento femminile) per i sei mesi successivi. Questa piramide nasconde anche un’altra particolarità, ovvero la possibilità di poter interagire con lo spirito stesso. Battendo le mani, dopo avergli formulato una domanda in un punto specifico alla sua base, attraverso un gioco di eco è possibile sentire in ritorno il cinguettio dell’uccello sacro per i Maya, chiamato Quetzal, che corrisponderebbe alla risposta affermativa alla domanda posta allo Spirito (maschile) in Terra (femminile).

    Se per Salto Vibrazionale intendiamo soltanto la crescita spirituale individuale così come l’abbiamo intesa fino a oggi con l’esaltazione della sola parte maschile, rischiamo di non incontrarlo, in quanto l’amore vero è unione Integrata di entrambe le parti, per cui nessuna rimane esclusa. I filosofi, gli asceti e i mistici del passato si sono sforzati di far salire la vibrazione dell’idea maschile del Cielo adattando le ragioni dell’esistenza, ma hanno permesso che quella della materia femminile Terra rimanesse bassa. Prima la mente era chiusa e non recepiva l’amore come forza quantica, ma nel momento in cui l’ampliamento della coscienza dell’essere umano gli permette di entrare in un flusso energetico più alto e vibrante, la nuova informazione paritaria femminile e maschile apre ai suoi più profondi ricordi di chi è veramente, accendendo gradualmente anche la volontà di rendersi sempre più simile all’immagine perfetta Divina. Come vedremo in seguito, l’ampliamento della coscienza è lo strumento attraverso il quale l’essere umano riattiva il proprio vero potere, perché è solo così che riappare la memoria del suo vero essere.

    Gli operatori di luce che operano a favore di questo straordinario cambiamento vibrazionale dell’umanità vedono crescere quotidianamente le richieste di guida da chi sente di voler entrare attivamente nella nuova frequenza energetica. Ciò che però deve succedere per essere veri esempi rappresentativi di questo passaggio è che essi stessi la incontrino per primi nella visione richiesta, rompendo gli schemi che sono abituati ritualmente a seguire per essere veramente liberi di percepire e trasmettere il loro nuovo essere. Il mantenimento di regole, concetti dogmatici e rituali che prima rappresentavano un ancoraggio al sostegno che proponevano, ora devono lasciare il posto alla creazione di propri, liberi e spesso improvvisati modi guidati dalla propria ispirazione profonda. Oggi non basta parlare di Salto Quantico, occorre essere Quantici, ossia avere il coraggio di aprire in noi una finestra tanto ampia da permetterci di vivere il passaggio sapendo che tutto questo rompe con la rigida linearità del passato.

    La nostra struttura psicofisica energetica è per tutti completamente compatibile con il Salto Vibrazionale in atto: ciò che necessita è solo un adeguamento nei vari settori della nostra interiorità in cui si mostrano evidenti le carenze di amore che ci rendono poco predisposti a vibrare energeticamente più in alto, per effetto delle nostre più nascoste paure. È per questo che serve innanzitutto creare in noi le condizioni per rifondare un nuovo pensiero filosofico rispetto a chi siamo veramente, per dare un nuovo significato al passaggio in corso nella nostra vita.

    Nonostante la soddisfazione di chi mi ha aiutato a nascere, ciò che ha prevalso in quel momento in coloro che ho scelto come gruppo di appartenenza familiare terreno è stata la delusione per il fatto che ero maschio, e per giunta il secondo (fatto decisamente in controtendenza, almeno a quel tempo, con il resto del mondo). La mia prima domanda riguardo al perché mi ritrovassi isolato da chi mi aspettavo mi avrebbe invece accolto con il massimo del fervore si è mostrata essere sin da subito la molla che si sarebbe caricata fino al punto di dare la spinta iniziale alla ricerca della piena legittimazione di poter ritrovare e mostrare la mia vera identità, ovvero chi ero veramente. Quindi tutto procede in modo perfetto: il viaggio è andato bene e sono già nel primo hotel della vita, dove ho prenotato per 23 anni, con il check-in fatto e i riti di benvenuto esplicati, compresa l’obbligatoria momentanea accettazione del regolamento terreno. Sì, sono proprio arrivato, Bravo Pat, ce l’hai fatta!

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