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Firenze città santa dei Templari
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E-book109 pagine59 minuti

Firenze città santa dei Templari

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Essere un cavaliere post-templare non significa solo indossare il mantello bianco con la croce rossa, cosa che può essere anche un mero atto folcloristico, se chi porta tale livrea (nel senso nobile del termine) non è supportato dalla consapevolezza che sotto il mantello e dietro ogni forma rituale tradizionale vi è una dimensione spirituale che affonda le proprie radici in tempi remotissimi, precedenti di millenni la costituzione dello stesso Antico Ordine.

Ecco perché nella collana “I Quaderni del Tempio” cercheremo di parlare della Militia Christi (nome ufficiale dei Templari) in chiave esoterica più che storica, essendo infatti ormai stato sviscerato nei minimi dettagli l’aspetto storico dell’epopea templare. Credo e spero, quindi, che questa collana editoriale che ho l’onore e l’onere di curare, e che inizia proprio con questo mio scritto “Firenze città santa dei Templari”, possa finalmente far conoscere ad un pubblico più ampio, rispetto a quello dei salotti culturali tradizionali, quelli che erano i valori fondanti del mondo medievale nel quale operavano i Cavalieri dell’Antico Ordine, quegli stessi valori che poi sono alla base di un mondo sano, indipendentemente dall’epoca storica perché sempre attuali, ovvero la Fede (non in un Dio in particolare, ma in un principio trascendente che va oltre ogni religione), la Forza (intesa come Vis, cioè scintilla di vita, spirito), la Libertà (parola oggi abusata e distorta) e la Rettitudine (da non confondere con lo stolto moralismo, che purtroppo oggi predomina).

Luca Monti
LinguaItaliano
Data di uscita17 nov 2016
ISBN9788898635030
Firenze città santa dei Templari

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    Firenze città santa dei Templari - Luca Monti

    Firenze città santa dei Templari

    © Tutti i diritti riservati

    Autore: Luca Monti

    Editing e illustrazioni a cura di: Nicola Bizzi

    © Graphic Designer e-book: Sara Barbagli

    Edizioni Aurora Boreale

    © 2013 Edizioni Aurora Boreale

    Via del Fiordaliso 14 - 59100 Prato

    edizioniauroraboreale@gmail.com

    Questa pubblicazione è soggetta a copyright. Tutti i diritti sono riservati, essendo estesi a tutto e a parte del materiale, riguardando specificatamente i diritti di ristampa, riutilizzo delle illustrazioni, citazione, diffusione radiotelevisiva, riproduzione su microfilm o su altro supporto, memorizzazione su banche dati. La duplicazione di questa pubblicazione, intera o di una sua parte, è pertanto permessa solo in conformità alla legge italiana sui diritti d’autore nella sua attuale versione, ed il permesso per il suo utilizzo deve essere sempre ottenuto dall’Editore. Qualsiasi violazione del copyright è soggetta a persecuzione giudiziaria in base alla vigente normativa italiana sui diritti d’autore.

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    LUCA MONTI

    Firenze città santa dei Templari

    Edizioni Aurora Boreale

    INTRODUZIONE

    Quando l’amico editore Nicola Bizzi mi ha proposto di curare, per la sua casa editrice Aurora Boreale, una collana di testi a sfondo templare, ho accettato con entusiasmo, perché ritengo che il punto di vista di un cavaliere post-templare come me (sono infatti il Gran Precettore d’Italia della Militia Christi, Templi Salomonici et Sancti Martinii de Tours) possa contribuire a fare chiarezza su un argomento certamente di moda negli ultimi anni, ma altrettanto certamente trattato quanto meno con superficialità dalla maggior parte di coloro che ne hanno scritto.

    Non fiumi, ma oceani di inchiostro, infatti, sono stati versati per cercare di spiegare i Templari ed il loro pensiero o di tracciarne la storia. Pochi autori però, a mio avviso, hanno messo a fuoco in modo coerente e corretto l’aspetto sapienziale delle dottrine templari, liquidate spesso, a seconda dei punti di vista, come eresie o leggende, preferendo parlare di presunti tesori nascosti, derivanti dalla, pur innegabile, ricchezza dell’Antico Ordine.

    Credo e spero, quindi, che la collana editoriale che ho l’onore e l’onere di curare, ovvero I Quaderni del Tempio, che inizia proprio con questo mio scritto Firenze città santa dei Templari, possa finalmente far conoscere ad un pubblico più ampio, rispetto a quello dei salotti culturali tradizionali, quelli che erano i valori fondanti del mondo medievale nel quale operavano i Cavalieri dell’Antico Ordine, quegli stessi valori che poi sono alla base di un mondo sano, indipendentemente dall’epoca storica perché sempre attuali, ovvero la Fede (non in un Dio in particolare, ma in un principio trascendente che va oltre ogni religione), la Forza (intesa come Vis, cioè scintilla di vita, spirito), la Libertà (parola oggi abusata e distorta) e la Rettitudine (da non confondere con lo stolto moralismo, che purtroppo oggi predomina). Quegli stessi valori, ancora, che noi cavalieri post-templari (il prefisso post è obbligatorio, poiché nessuno tra i membri degli attuali ordini che si ispirano agli ideali della Militia Christi può, in coscienza, ritenersi legittimato storicamente a chiamarsi templare, essendo sconosciute, da Dante Alighieri in poi, la sorte dell’Antico Ordine del Tempio e la successione dei suoi Grandi Maestri) cerchiamo di tenere in vita in un mondo sempre più senza altri valori che non siano quelli economici e finanziari.

    Essere un cavaliere post-templare, infatti, non significa solo indossare il Mantello bianco con la Croce Rossa, cosa che può essere anche un mero atto folcloristico, se chi porta tale livrea (nel senso nobile del termine) non è supportato dalla consapevolezza che sotto il Mantello, e dietro ogni forma rituale tradizionale, vi è una dimensione spirituale che affonda le proprie radici in tempi remotissimi, precedenti di millenni la costituzione dello stesso Antico Ordine.

    Ecco perché nella collana I Quaderni del Tempio cercheremo di parlare della Militia Christi (nome ufficiale dei Templari) in chiave esoterica più che storica, essendo infatti ormai stato sviscerato nei minimi dettagli l’aspetto storico dell’epopea templare.

    Per chiudere questa breve introduzione a I Quaderni del Tempio editi dalla casa editrice Aurora Boreale, mi piace registrare il fatto che, proprio mentre questo primo testo della collana stava per vedere la luce, il Comune di Firenze celebrava il 748° Annuale della nascita di Dante, inserendo nell’invito ufficiale dell’evento quello stesso brano del canto XVI del Paradiso della Divina Commedia che parla del Giglio di Firenze, col quale inizia la mia trattazione del tema Firenze città santa dei Templari. Si tratta certamente di una casualità, ma mi piace immaginare che tale coincidenza sia, o possa essere, foriera di

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