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Spiritual Quantum Regression: Conoscere e praticare l'ipnosi spirituale per trasformare la propria vita in risonanza con la missione dell'anima
Spiritual Quantum Regression: Conoscere e praticare l'ipnosi spirituale per trasformare la propria vita in risonanza con la missione dell'anima
Spiritual Quantum Regression: Conoscere e praticare l'ipnosi spirituale per trasformare la propria vita in risonanza con la missione dell'anima
E-book249 pagine7 ore

Spiritual Quantum Regression: Conoscere e praticare l'ipnosi spirituale per trasformare la propria vita in risonanza con la missione dell'anima

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Info su questo ebook

È in atto il passaggio alla quinta dimensione spirituale… E sono già qui presenti la terza e la quarta:
si tratta di livelli di frequenze diverse che corrispondono a stati del cervello diversi.


Con lo Spiritual Quantum Regression (SQR) diamo piena attuazione pratica ai nostri poteri spirituali più alti, permettendoci di esplorare e trasformare dinamiche complesse quali: vite passate, vite parallele, regressioni in utero, regressioni infantili, e di risolvere e sciogliere qualunque conflitto possiamo avere con chiunque e in qualunque epoca riportando amore in noi e negli altri grazie alla innovativa e inedita tecnica “Conflict Resolution”.
 
Con questo libro imparerai:
  • L’arte dell’ipnosi e le regressioni spirituali
  • A risolvere i conflitti del passato
  • A riprogrammare il subconscio
... e molto altro ancora.
LinguaItaliano
EditoreOne Books
Data di uscita16 nov 2022
ISBN9791255280996
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    Anteprima del libro

    Spiritual Quantum Regression - Giovanni Vota

    1

    SQR

    Spiritual Quantum Regression

    Quinta dimensione spirituale

    È in atto il passaggio alla quinta dimensione spirituale. A questo va aggiunto un particolare importante: ci sono la terza, la quarta e la quinta dimensione che sono adesso già qui presenti e si tratta di livelli di frequenze diverse che corrispondono anche a stati del cervello diversi.

    Quello che occorre fare per riuscire ad agganciarsi alle frequenze della quarta e quinta dimensione è un lavoro su di sé, personale, e per fare questo occorre sganciarsi, cambiare gli ancoraggi che abbiamo con le frequenze della terza dimensione, che corrispondono alla mente razionale, le onde beta del cervello, e che soprattutto fanno riferimento a tutte le paure, sensi di colpa, credenze e le dinamiche che ci sono nel subconscio.

    Bisogna fare il lavoro su di sé per sganciare questi ancoraggi e, dall’altra parte, agganciarsi alle nuove frequenze e insegnare al cervello a vivere in stato theta e delta.

    E questo è esattamente quello che noi insegniamo a fare con i corsi Spiritual Quantum Coaching, tecniche per rilasciare tutti gli ancoraggi che ci legano alla terza dimensione e creare invece le nuove frequenze del cervello che permettono di agganciarsi e vivere sulle frequenze della quarta e quinta dimensione.

    E c’è anche uno stile di vita che ci permette di vivere così: lo stile di vita rigoglioso della Jasmuheen.

    Ciò detto, quando noi parliamo di ipnosi parliamo ovviamente di ipnosi spirituale, ed è a questo che faremo sempre riferimento parlando di ipnosi.

    Le tre grandi Leggi spirituali

    La tecnica SQR, Spiritual Quantum Regression, deriva direttamente dall’SQC, Spiritual Quantum Coaching, e si basa sulle tre grandi Leggi spirituali come spieghiamo nel corso "Stile di Vita Rigoglioso" della Jasmuheen:

    1a Legge – LA LEGGE DELL’UNO: Tutto è interconnesso

    2a Legge – LA LEGGE DELLA RISONANZA: Gli uguali si attraggono

    3a Legge – LA LEGGE DELL’AMORE: Ciò che l’Amore tocca ritorna alla sua natura di Amore.

    Tutto SQC e SQR sono un’applicazione diretta di queste TRE GRANDI LEGGI!

    1. LA LEGGE DELL’UNO:

    Tutto è interconnesso

    Noi siamo in un’unica bolla di energia in un mare cosmico.

    Le energie che noi mandiamo fuori influenzano il tutto.

    Quindi dobbiamo diventare totalmente responsabili delle nostre energie che influenzano il tutto.

    Come vogliamo influenzare il tutto? Magari con la frequenza che nutre tutto, il PURO AMORE.

    2. LA LEGGE DELLA RISONANZA:

    Gli uguali si attraggono

    Se vi focalizzate sulla paura, essa cresce.

    Se vi focalizzate sulla dualità, cresce.

    Se vi focalizzate sulla coscienza di unità, cresce.

    Se vi focalizzate sul fatto che tutto è Uno, cresce.

    Nel dualismo abbiamo due frequenze opposte:

    1.Amore incondizionato e Gratitudine;

    2.Paura e Senso di colpa.

    AMORE INCONDIZIONATO e GRATITUDINE…

    •attirano nella nostra vita ciò che è positivo;

    •impediscono nella nostra vita ciò che è negativo.

    PAURA e SENSO DI COLPA…

    •attirano nella nostra vita ciò che è negativo;

    •impediscono nella nostra vita ciò che è positivo;

    •paura riguarda il futuro;

    •senso di colpa il passato;

    •nel QUI-E-ORA non ci sono né paure né sensi di colpa.

    3. LA LEGGE DELL’AMORE:

    Ciò che l’Amore tocca ritorna alla sua natura di Amore

    L’Amore ha il potere di trasformare tutto ciò che tocca e a riportarlo nel suo stato originale che è ancora Amore.

    È magnifica questa Legge perché ci dice: c’è un potere che portò la creazione a essere, e quando fluisce attraverso di noi ha il potere di trasformare tutto ciò che tocca e a riportare tutto nello stato originale di Amore.

    Quindi non più il fare, ma l’ESSERE.

    ESSERE L’ESSENZA.

    Allinearsi e permettere.

    Quando ci allineiamo a quel puro Amore interiore, e lo lasciamo sorgere, nutre noi e poi si riversa nel mondo e nutre tutto ciò che è aperto a essere nutrito.

    Quindi lo Spirito, o la Madre Divina, dice: Riuscite ad amare l’umanità, riuscite veramente ad amare tutti i fratelli e le sorelle di questo mondo, senza giudizio di buono-cattivo-positivo-negativo? E dare a tutta la vita il nutrimento a cui risponde meglio, che è la stessa forza che ha portato a essere quella vita?.

    Il Gioco

    Il Gioco è UNO solo:

    Essere connessi al Campo Quantico di INFINITO AMORE INTELLIGENZA.

    Essere connessi alla nostra ESSENZA, alla DIVINA MADRE.

    Vivere nell’AMORE e nella GRATITUDINE.

    Vivere fuori dalle Paure e dai Sensi di colpa.

    Modi diversi per dire la stessa cosa!

    Occorre ragionare per ENERGIE

    e NON per MATERIA!

    2

    Induzione

    Come fare? Come si fa?

    Per fare quello che abbiamo appena descritto nel capitolo 1, voglio ora descrivere le tecniche di ipnosi spirituale che utilizzeremo.

    Ciò che descriverò è comprensibile solo se si ricorda che (come insegnano sia la fisica quantistica, sia la Unified Physics, sia l’antica spiritualità):

    MATERIA = ENERGIA = INFORMAZIONE

    Se si usano i paradigmi della scienza materialistica (che ritiene che tutto è solamente materia) questo è invece totalmente incomprensibile. Nei miei due libri Spiritual Quantum Coaching (Edizioni l’Età dell’Acquario) e L’Azienda Quantica (L’Arte di Essere) spiego e approfondisco questi discorsi.

    Inoltre si parla di:

    coach, ovvero chi sta operando,

    coachee, ovvero chi sta ricevendo il servizio.

    Il primo passo è quello di indurre in ipnosi spirituale noi stessi.

    La chiave di tutto il processo è il coach, ovvero in che stato energetico è, in che livelli di frequenza e di energia è. Nel senso che sarà l’energia del coach e il suo livello, le frequenze di questa, la sua consapevolezza e la sua presenza che fanno sì che il coachee possa svolgere in serenità e sicurezza la sua parte.

    Il coach prima di tutto deve connettersi e andare lui in stato theta-delta, connettendosi al Campo Quantico di Infinito Amore Intelligenza, dando il preciso intento di essere e muoversi solamente in quello spazio.

    L’aggancio a questo livello di energia avviene attraverso il processo di induzione e con l’intento di essere sempre connesso al Campo Quantico di Infinito Amore Intelligenza.

    Quando il coach va in stato theta-delta, dà questo intento e va nel Campo quantico, crea intorno a sé un campo di energia, estensione, potenza, efficacia, e molto dipende da quanto il coach stesso resta connesso a questo campo. Vale sempre la legge di risonanza per cui, comunque, qualunque coachee venga da voi è perché voi siete in risonanza e siete in grado di aiutarlo.

    L’unico modo, l’unica cosa che il coach deve fare è lavorare costantemente, sempre, su di sé, per sganciare tutti gli ancoraggi dalla terza dimensione, dal subconscio, e rafforzare sempre di più il suo ancoraggio alla quarta e quinta dimensione, al quarto e quinto livello, alle onde theta-delta, stando sempre in frequenze di Amore e Gratitudine.

    Più lei o lui è in questo stato, più diventa forte il suo campo e non c’è ovviamente limite alla potenza, all’intensità e all’efficacia di questo campo. Il coach fa da canale, però ovviamente al suo livello di consapevolezza, di energia e di frequenza: è quello che determina il campo attorno a lui o a lei. Quindi vale la regola aurea per il coach di un continuo è costante lavoro su di sé. E questo aumento, ovviamente, cambia la vita sua personale e cambia la sua efficacia e l’efficienza del suo lavoro con i coachee. Tutto questo diventa un lavoro quotidiano, continuo, costante, come si vede chiaramente nei corsi di SQC.

    Il coach, prima di iniziare qualunque sessione, si prende del tempo per entrare in meditazione, connettersi e dare chiaro l’intento che il suo lavoro sia per il massimo bene suo e, ovviamente, delle persone con cui lavora. Sapendo che siamo tutti Uno e viviamo in un campo di unità, non c’è separazione, distinzione, tra coach e coachee; il fatto che siamo tutti Uno lo si vede e lo vedremo molto bene nella parte dedicata alla Unified Physics, la fisica unificata, che dimostra matematicamente e geometricamente come, in effetti, è tutto connesso e collegato, al punto che ogni protone che sta dentro ogni nostro atomo è connesso a tutti i protoni di tutto l’universo. Quindi il primo passo fondamentale è questa CONNESSIONE che il coach crea con il Campo Quantico di Infinito Amore Intelligenza.

    Ci sono alcune tecniche, che si chiamano anche ipnosi non verbale, sviluppate da Gustav Birth, per cui è sufficiente questa connessione energetica per far sì che avvengano cambiamenti nel coachee: non c’è bisogno di fare altro, basta questa presenza del coach con questo campo e questo intento.

    Quando il coach entra in questo stato, entra in contatto con un coachee, e occorre notare che la cosa è indipendente dalla distanza, quindi può essere a qualunque distanza, sia se fatto con un coachee fisicamente vicino a noi oppure anche via cellulare o via Skype. Il campo di energia creato dal coach è necessario e sufficiente per portare il coachee in stato di ipnosi spirituale, ovviamente se il coachee lo permette, nel senso che occorre che il coachee dia il consenso, quantomeno energetico, ma è opportuno un consenso verbale perché questo accada. Se il coachee non vuole, e oppone un muro, nulla accade.

    Qui va fatta una considerazione molto importante, che è quella di Milton Erickson. Milton Erickson, il grande padre dell’ipnosi moderna, aveva detto che l’ipnosi, quella fatta, pensata e volta al bene della persona, è l’ipnosi più semplice. Perché? Perché la parte profonda del coachee sente, riconosce che si sta lavorando per il suo bene. Diverso quando noi parliamo di ipnosi mentale, o di ipnosi da spettacolo o da palcoscenico, dove queste non sono finalizzate a trasformare in meglio la vita e il bene della persona, ma – diciamo nel peggiore dei casi – sono finalizzate a fare spettacolo, facendole spesso fare anche figure non molto simpatiche. Lì ci vuole una tecnica di ipnosi molto sofisticata, bisogna essere veramente molto bravi, perché occorre bypassare, superare, tutti i meccanismi di difesa profondi che la persona ha.

    Quando invece noi operiamo e lavoriamo a partire dal Campo Quantico di Infinito Amore Intelligenza con l’intento chiaro, netto e definito di lavorare per il massimo bene, questa energia viene riconosciuta dalla parte profonda della persona e quindi vengono aperte le porte, e la persona va naturalmente in uno stato di trance superconscia.

    Non dimentichiamo che noi lavoriamo esclusivamente solamente dal superconscio, quindi dal Campo Quantico di Infinito Amore Intelligenza, e non lavoriamo assolutamente da un punto di vista né mentale né subconscio.

    Quindi il coach entra in questo stato e questo già è sufficiente e necessario per far sì che anche il coachee ci vada; è a partire da questo presupposto, allora, che si può fare e operare. Tuttavia se vogliamo portare la persona, il coachee, più profondamente in uno stato superconscio, allora useremo un semplice processo di induzione, anche quello più semplice, di base, che è sufficiente per gran parte dei lavori.

    Processo di connessione e induzione

    Vediamo ora il processo di connessione e di induzione da fare al coachee. Ripeto: non è indispensabile lo stato di grazia del coachee, quello che è indispensabile è che il coach sia in questo stato di Infinito Amore Intelligenza.

    Quando il coach è in questo stato è inevitabile che ci porti in automatico anche il coachee (se ovviamente lo consente). Tuttavia serve, è utile fare il processo di induzione al coachee: lo aiuta ulteriormente a entrare in certe frequenze. Uno script molto semplice è quello che si trova nel corso di SQC, e lo analizziamo ora.

    Uno script nel gergo degli ipnotisti è un testo che, letto in modo opportuno a una persona, dà dei precisi comandi a cui il cervello risponde ponendosi in determinate situazioni, frequenze o facendo anche compiere atti fisici. Per esempio posso dare comandi di ipnosi per cui la persona non senta più il dolore fisico, oppure che possono manipolare la mente: tecniche molto utilizzate nella comunicazione per esempio dalla pubblicità, nei film, dalla politica, ecc. In questo senso si può usare per il cervello la metafora informatica: il cervello è come un computer a cui possiamo dare dei precisi comandi ed è interessante notare che anche nel gergo informatico si parla di script per indicare file di comandi che in genere vengono dati al sistema operativo di un computer. Nel sistema operativo DOS erano i *.bat ; in UNIX sono i comandi dati alle shell.

    «Chiudi gli occhi e fai un profondo respiro…».

    Chiudi gli occhi permette alla persona di staccarsi dal mondo esterno. Notate che ci sono persone che non riescono a stare con gli occhi chiusi, quindi vi diranno che loro hanno bisogno di tenere gli occhi aperti. In genere sono persone che hanno bisogno di controllare molto, però non ha importanza, se vi trovate un coachee che ha bisogno di tenere gli occhi aperti, voi glieli lasciate tenere aperti e comunque si può fare ugualmente il processo di induzione.

    «Fai un secondo, profondo respiro…».

    Ne potete far fare un paio. Di nuovo, a cosa serve? Sappiamo dalle tecniche meditative che, quando noi ci concentriamo sul respiro, fermiamo la nostra mente razionale (la monkey minds, la mente scimmia come la chiamano in Oriente). Noi non possiamo contemporaneamente prestare attenzione al nostro respiro e pensare.

    Sperimentatelo, chiudete gli occhi e concentratevi sul vostro respiro e vi accorgerete che la vostra mente razionale, i vostri pensieri, si fermano immediatamente.

    «E senti il relax che parte dalla tua testa,

    e scende giù sulla fronte, giù sulle tue palpebre,

    il relax scende giù lungo le tue guance, il tuo collo…».

    Nota:

    questo è un classico processo di induzione in trance di una persona, quando noi usiamo il giù, induce, aiuta molto di più la persona ad andare in profondità. Ovvio che non è un salire o scendere, ma questo linguaggio aiuta, aiuta molto a portare in maggiore profondità la persona.

    «Scende giù, lungo il tuo collo, le tue spalle; le tue spalle sono morbide rilassate,

    il tuo relax scende giù lungo le tue braccia, lungo i tuoi gomiti,

    giù fino alla punta delle dita delle tue mani…».

    Nota:

    il tono di voce va modulato in modo opportuno, induce verso la profondità, verso il relax, ed è meglio usare toni di voce bassi, lenti, calmi, caldi.

    «Il relax scende giù lungo la tua schiena, giù lungo le tue anche, le tue gambe, giù fino alle punte delle dita dei tuoi piedi…».

    Nota:

    questa è un’induzione abbastanza veloce, breve, ma sufficiente nella gran parte delle situazioni. Vedremo script di induzione più lunghi, quando invece abbiamo proprio bisogno di portare la persona in stato di trance ancora più profondo.

    Sempre sapendo che comunque, se volete che la persona vada a livello diciamo di trance 8, voi dovete essere a livello di trance 12. Se volete che la persona vada a livello di trance 20, voi dovete andare a livello di trance 30. Come si misura il livello di trance? Sono ovviamente scale qualitative arbitrarie, e spesso si usano segnali ideomotori o il test muscolare.

    Quindi è il vostro livello che regola la trance della persona. Questo è molto importante durante il lavoro, perché, modulando il vostro livello di trance, potete modulare il livello di trance del coachee, portandolo più su o più giù a seconda delle necessità durante il lavoro.

    «E, mentre sei così rilassato, vorrei che tu portassi la tua attenzione nel sole che c’è nel tuo cuore…».

    Nota:

    usiamo il cuore come porta per stati di consapevolezza superiori. Noi adesso abbiamo fatto l’induzione in trance, ma vogliamo agganciarci a frequenze del superconscio, quindi a frequenze di Amore e Gratitudine, ovvero accedere al superconscio. Noi ci siamo già, quindi già il nostro coachee può essere in quello stato, ma lo vogliamo ulteriormente rafforzare con questo script e tutto questo stato è il cuore, l’anima, sono i nostri punti di accesso al superconscio.

    «Porta l’attenzione al tuo cuore, dove c’è un sole dai mille raggi

    che raggiungono ogni organo e ogni cellula del tuo corpo

    e tu sei uno una con la tua essenza divina in te…».

    Nota:

    a questo punto noi abbiamo portato il coachee nel superconscio, in frequenza di Amore e Gratitudine. Per la scienza è il Campo Quantico da cui tutto deriva e da cui noi ci muoveremo e opereremo.

    «E mentre sei Uno/Una con la presenza divina in te,

    vorrei che tu immaginassi di attraversare il portale delle infinite

    possibilità e sei nell’Eterno presente che è il Regno dello spirito,

    che è un posto che tu conosci ed è il posto dove si incontrano le anime…».

    Nota:

    questi, che sono dei veri e propri comandi che noi diamo al superconscio della persona, fanno sì che lei si sposti in una frequenza fuori dallo spazio-tempo, che però comunque indichiamo come luogo, per dare modo di essere immaginato, visualizzato. In realtà è una frequenza, uno stato da cui è possibile fare tutti i lavori

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