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Interconnessione cosmica: Il salto quantico per espandersi e creare nuove matrici - Contatti astrali
Interconnessione cosmica: Il salto quantico per espandersi e creare nuove matrici - Contatti astrali
Interconnessione cosmica: Il salto quantico per espandersi e creare nuove matrici - Contatti astrali
E-book178 pagine2 ore

Interconnessione cosmica: Il salto quantico per espandersi e creare nuove matrici - Contatti astrali

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Info su questo ebook

Questo libro ci parla della possibilità di interconnessione cosmica tra l'anima incarnata e l'astrale, tra noi e il divino che ci permette di intravvedere oltre la soglia, tra i confini dei due mondi, un'altra realtà per spaziare alla ricerca delle facoltà extrasensoriali insite in ogni anima ma sopite. La sensitività e la medianità sono doni accessibili a tutti. Le nostre guide, i fratelli di Luce, i nostri angeli, ci accompagnano nella permanenza terrena e attraverso la ghiandola pineale comunicano con noi. La interconnessione cosmica ci apre alla possibilità di seguire un percorso di contatto con queste infinite energie.
LinguaItaliano
Data di uscita2 ago 2016
ISBN9788863653649
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    Anteprima del libro

    Interconnessione cosmica - Rosy Frojo

    pace.

    PREFAZIONE

    Cos’è un’interconnessione cosmica?

    Tutto il complesso vitale è soggetto a una legge universale di sostegno reciproco: legge d’amore.

    Nessuno vive per se stesso e ogni mondo ne alimenta un altro in una continua comunione.

    Il macrocosmo e il microcosmo sono uno degli aspetti di questa legge universale d’armonia, persino le nostre cellule non sono indipendenti da esso perché hanno la necessità di appartenere a un sistema che, una volta completato la propria missione, si espande formando organi che hanno la necessità di trasmettere il proprio lavoro e le proprie energie per far vivere un complesso più grande: il corpo.

    L’atomo esiste come principio vitale e ha una struttura che gli permette di creare energia ma se il suo scopo è quello di partecipare alla produzione di un complesso più grande, vedi un corpo o un organo, un fiore o un ortaggio, ha la necessità di espandersi e moltiplicarsi per supportare la matrice energetica di ciò che la vita richiede.

    Chi dà l’ordine all’atomo di fare un salto quantico per espandersi e creare la matrice di una metamorfosi?

    Tutta l’informazione è già presente nel seme! Il fiore sboccia ma prima ancora deve esserci uno stelo che lo sostiene e prima ancora un germoglio che trasmuta la sua forma e ancora prima di questo un seme che deve moltiplicare il proprio principio vitale germinativo per procedere nel programma che ha insito nel complesso.

    Chi o cosa ha impresso nel seme lo scopo vitale della sua esistenza?

    Il nostro corpo è formato da atomi, molecole e chimica, che a sua volta è una formula matematica perfetta e presente in ogni cosa esistente. Si moltiplica e si aggrega in componenti differenti per differenziarsi nei compiti e creare il complesso vitale che l’anima, incarnandosi non solo in un corpo ma anche su un pianeta denso, andrà ad abitare. È giocoforza pensare a questo punto che l’universo non può essersi creato da sé ma che esiste una Mente Creatrice perfetta che non solo lo ha creato, ma che continua ad alimentarlo; noi possiamo chiamare questa legge Dio o Legge di Gravitazione Universale o semplicemente Legge naturale, sta di fatto che tutto ciò che ci circonda è soggetto a questa Legge di equilibrio e armonia.

    Se guardiamo a quello che poi rappresenta il macrocosmo, quello che noi chiamiamo tale ma che continua a espandersi oltre ogni nostra immaginazione, ci accorgiamo che ci sono interazioni tra i vari complessi stellari, la Luna a esempio influenza e muove le maree e determina attraverso l’energia delle sue fasi ogni tipo di gestazione; dalla nascita di un bambino alla coltivazione di colture o semplicemente all’imbottigliamento del vino, tutto ciò che ha in sé la componente acqua è soggetto a questa influenza energetica.

    Il sole dà calore ed è il centro erogatore di energia cosmica, come potremmo vivere senza di esso? Tutti i pianeti del nostro sistema solare sono attratti dalla sua forza gravitazionale e girano attorno a esso come gli elettroni attorno al nucleo dell’atomo.

    Qual è il fattore che determina questa interazione? Sicuramente la risposta la si può trovare in un pensiero spirituale profondo che ci riporta a un concetto divino dell’esistenza: in natura non esiste uno spazio vuoto! Ogni spazio è occupato da energie, se pur differenti nella chimica e nella consistenza.

    Un corpo non rappresenta un confine, solo una densità minore o maggiore di compenetrazione se si pensa che anche l’aria è formata da componenti chimiche e atomi; dove inizia il confine energetico tra un corpo e un altro? L’atmosfera ci serve per respirare e la respirazione per portare ossigeno e particelle di prana all’interno del nostro corpo, noi inspiriamo ossigeno e particelle di energia cosmica che discende dai cieli infiniti per noi.

    Oltre la nostra fascia atmosferica cosa c’è? Ancora energia e ancora chimica, ancora amore e collaborazione tra mondo e mondo.

    Le stelle che irradiano a migliaia di anni luce da noi la loro vibrazione, di cosa sono formate? Perché sono unite in complessi? Vivono per se stesse o sono al servizio di uno scopo più grande? Quanti universi infiniti si perdono a vista d’occhio guardando un cielo stellato? La luce viaggia, secondo calcoli scientifici, a trecentomila chilometri al minuto secondo, da quanti miliardi e miliardi di anni le stelle irradiano energie? Quanti trecentomila chilometri si susseguono ininterrottamente secondo dopo secondo, da miliardi e miliardi di secoli? Una cifra che non potremmo mai calcolare poiché ci mancano i numeri stessi per indicarla; tutto questo dovrebbe darci un’idea d’infinito e di eternità. Se in materia, quindi in energia più o meno densa, non esiste uno spazio vuoto ciò significa che tutto quanto esiste è in interconnessione con tutto l’universo, quindi con la Mente Creatrice.

    Ogni cosa vivente ha in sé un programma e uno scopo che ci sfugge perché non siamo attenti a tutto ciò che ci circonda; come esseri intelligenti e pensanti usiamo quanto ci serve senza la consapevolezza che tutto quanto ci è donato e che tutta l’energia densa o no, altro non è che il dono divino che ci permette di sperimentare la vita.

    Perché abitiamo questo pianeta? Ci sentiamo solo materia oppure oltre a questa vibriamo di un’energia più sottile? Cos’è l’anima e come la percepiamo nel nostro mondo interiore? Perché proviamo emozioni e sentimenti? Se fossimo fatti di sola materia dovremmo seguire solo il progetto materiale di nascita, crescita, moltiplicazione, decadimento e morte, che morte mai non è, perché il principio che il fisico francese Lavoisier enunciò, anche se in termini di massa e non di energia «Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma» è una realtà scientifica.

    Se la parte materica di noi è energia, l’anima cos’è? Possiamo solo pensare che sia costituita da energia che evidentemente ha caratteristiche diverse dalla materia. Dopo la scoperta sulla relatività enunciata dal fisico e matematico Einstein che ha asserito che la massa non è altro che una forma di energia, attualmente, attraverso gli ultimi studi che si stanno conducendo sulla fisica quantistica, si sta evidenziando il fatto che tutto l’universo è formato da particelle energetiche interconnesse tra loro e si stanno aprendo nuovi orizzonti di conoscenza che porteranno a capire come la scienza potrà arrivare a comprendere il principio divino insito nella vita.

    Nel mio libro precedente, Memorie di Emozioni, Anima Edizioni, ho parlato di reincarnazione e ricordi di vite precedenti spiegando come l’anima incarnata in un corpo ha lo scopo di progredire per imparare ad amare fraternamente ogni suo simile e ogni cosa che lo circonda per riconnettersi a quella legge universale che si chiama: Amore.

    In questo secondo libro il mio intento è quello di far comprendere come la stessa Legge d’Amore che governa gli universi si espande in noi quando la comprensione di ciò che siamo interiormente, spiriti nati da questa Legge, diventa una consapevolezza.

    L’universo è collegato a noi attraverso la Mente Creatrice che ci alimenta e ci nutre a tutti i livelli. Se ogni energia è interconnessa e non c’è spazio vuoto, ciò significa che ogni cosa o spirito esistente è soggetto a questa legge e a essa collegata. Non possiamo allontanarci da Essa se non transitoriamente per volontà propria negativa e scappare da questa legge per soffocare il principio divino attraverso l’egoismo e la ribellione, non ci permette di attingere alle energie purificatrici del perdono e della comprensione che da sempre ci sospingono in quella direzione.

    Le energie che compongono la vita, sotto i suoi molteplici aspetti, si possono distinguere in due movimenti: energia densa o meno non pensante, la creazione, anche se in continua metamorfosi, ed energia pensante, spiriti che partecipano attivamente alla creazione dei mondi, angeli. Noi apparteniamo a quest’ultima categoria e abbiamo una sola particolarità, quella di essere angeli caduti per contrasto e ribellione alla legge d’Amore che ci disse: «Opera per amore al servizio della vita e in comunione fraterna».¹

    La legge d’Amore Universale non ha in se stessa il concetto di distruzione perché andrebbe contro il suo stesso principio, ha però in sé la giustizia che mise e mette in atto verso i ribelli per far comprendere la giusta direzione da prendere; in questo contesto la reincarnazione rappresenta la grande Misericordia divina e il perdono verso gli angeli fedifraghi.

    Lo scopo della vita, mi ripeto, è quello di imparare o meglio di rimparare, tutto quello che abbiamo dimenticato quando ci siamo allontanati dal principio d’Amore Infinito e rientrare in noi stessi. Servire la vita anziché distruggerla dovrebbe essere il nostro compito su questo pianeta; la possibilità di imparare ad amare e di sperimentare ciò che abbiamo appreso attraverso le fatiche evolutive delle varie vite, ci viene offerta per misericordia divina che invece di distruggerci, ci ha posti nella condizione di capire l’errore e rimediare allo stesso.

    Come avremmo potuto, essendo stati creati e non creatori di noi stessi, avere le energie per staccarci da tutto il complesso infinito? Certo in noi erano insite le capacità divine, le energie, per creare a nostra volta, non in fraternità ma in egoismo, potevamo solo rubarle perché non le possedevamo; un’azione così avrebbe significato per l’universo un principio di caos e di divisione ed è per questo che siamo stati allontanati rimanendo però nel contesto infinito, isolati per non creare ulteriori danni per misericordia divina, perché uscirne avrebbe significato distruzione certa: nulla vive all’infuori della vita stessa creata.¹

    Ogni essere incarnato, ogni anima che intraprende un viaggio attraverso la materia densa sul pianeta terra, meno densa in altri pianeti del nostro sistema solare, ha una propria missione da svolgere attraverso le varie vite che si susseguono. Questo processo evolutivo man mano che l’anima riconquista le proprie capacità divine porta all’assottigliamento della parte materiale, lasciando ogni tipo di egoismo per portarsi su un piano d’amore universale e nello stesso tempo lasciare libero lo spirito di riconoscersi come tale. La lotta interna spirito-materia è in atto da migliaia e migliaia di anni e in quest’ultimo millennio si sta intensificando per permetterci di accelerare il cammino evolutivo.

    Riconquistare le proprie energie porta piano piano a sentire dentro di sé la connessione con tutto ciò che ci circonda; San Francesco, il Santo riconosciuto in tutto il mondo per l’insegnamento di umiltà e amore fraterno portato all’umanità, aveva capito che l’essenza divina era in ogni cosa creata e chiamava la creazione e le creature: fratello e sorella. Il cantico delle creature è un inno alla vita e alla connessione universale, al principio divino.

    Stiamo vivendo, in quest’epoca di grandi contraddizioni e sconvolgimenti fisici, mentali, spirituali, sociali, un momento particolare di grande risveglio spirituale anche se, guardandoci attorno, facciamo fatica a crederlo. L’interesse per tutto ciò che è spirito si sta accentuando in ogni individuo, si può negare questa ricerca per preconcetto o per contraddizione ma non si può non dire che la curiosità rimane, a volte soddisfatta altre volte no.

    Nel corso delle varie conferenze che ho fatto negli ultimi tre anni ho constatato che sempre più persone sono attratte dalle conoscenze esoteriche e che molte possiedono, avendola conquistata, la capacità di legarsi al divino attraverso gli spiriti guida o di avere percezioni e premonizioni per ricevere aiuti e consigli non solo per se stessi ma soprattutto per aiutare gli altri; alcune poi potrebbero accederne ma non hanno abbastanza coscienza e conoscenza per poter pensare che le porte dell’amore possono essere aperte anche per loro.

    Il messaggio che voglio portare al lettore in questo nuovo libro è quello di far comprendere che non solo pochi addetti possono accedere all’aiuto e al soccorso divino della comunicazione coi piani spirituali. Le porte dell’infinito si aprono per tutti quando liberato lo spirito da ogni tipo di dolore interno quale odio, rancore, rabbia, gelosia, egoismo e da tutta la gamma delle emozioni negative a esso collegata, che si manifesta come mancanza d’amore, viene attutita dall’intenzione di cambiamento e dalla volontà di portarsi vicino all’invisibile per un ritorno alla spiritualità vera, il ritorno a Dio! Inteso non in senso metaforico, morte, ma in senso profondo: legame con la propria origine.

    L’interconnessione cosmica in questo contesto rappresenta la possibilità di collegarsi al mondo spirituale per un’elevata ricezione e trasmissione di quelle che si possono definire: energie sottili. Tutto l’universo ci ama perché la connessione spirituale non è altro che un interscambio d’amore dove, l’unico che non vibra a quella frequenza è l’uomo, quando è ancora in fase involutiva. Il flusso divino permea il tutto!

    Attraverso i vari capitoli impareremo a riconoscere in noi queste energie per comprendere che l’universo non aspetta altro che il nostro assenso per prendersi cura di noi e farci crescere nell’amore. Non sarò sola nel portarvi ciò che vi serve per accedere a questo mondo perché i Maestri di Luce, come io li chiamo, anche se loro si definiscono Fratelli, mi accompagneranno in questo splendido viaggio nel mondo extrasensoriale per condividere il loro sapere e donarvi le energie per compiere quel passo che vi farà accedere a un livello vibrazionale più alto. La voce nel vento è la loro vibrazione d’amore quando si accostano a noi e attraverso il nostro pensiero giungono al nostro cuore.

    1.  IL PENSIERO

    Arcobaleno. Fenomeno di derivazione astrale. Deriva dal congiungimento dell’energia astrale con energie esistenti nel moto acqueo. In determinate condizioni di ambiente,

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