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Asterischi Carismatici
Asterischi Carismatici
Asterischi Carismatici
E-book118 pagine1 ora

Asterischi Carismatici

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Info su questo ebook

Il testo raccoglie concisi e preziosissimi studi sul significato dei doni dello Spirito Santo nella vita della Chiesa. L’autore presenta ogni argomento come una piccola perla, illuminata dalla triplice luce del Magistero della Chiesa, della Sacra Scrittura e dei commenti dei Padri della Chiesa.
LinguaItaliano
Data di uscita25 mag 2020
ISBN9788878782907
Asterischi Carismatici

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    Anteprima del libro

    Asterischi Carismatici - Giuseppe Bentivegna S.J.

    Con approvazione ecclesiastica

    IMPRIMATUR

    Francesco Beneduce S.J.

    Viceprovinciale

    della Compagnia di Gesù per l’Italia Meridionale.

    Napoli, 11 aprile 2004, Pasqua di Risurrezione.

    Giuseppe Bentivegna S.J.

    Asterischi

    carismatici

    Edizioni Rinnovamento nello Spirito Santo

    Titolo

    Asterischi carismatici

    © Copyright 2004

    Odos Servizi S.c.p.l.

    Progetto Grafico:

    Gaetano Fontanazza

    Ogni richiesta va indirizzata a:

    Odos Servizi S.c.p.l.

    Via del Campo, 46f - 00172 Roma.

    Tel. 062310577 - E-mail: segreteria@edizionirns.it

    L’uso del marchio

    Edizioni Rinnovamento nello Spirito Santo è concesso da

    Associazione Rinnovamento nello Spirito Santo

    Introduzione

    In questo libro viene raccolta e ampliata una serie di saggi pubblicati con uno stile molto conciso sulla Rivista Rinnovamento nello Spirito sotto la rubrica: Asterischi carismatici. Questi piccoli studi hanno lo scopo di favorire una migliore comprensione del significato dei doni dello Spirito nella vita della Chiesa e nella esperienza dei tanti aggregati che accolgono il rinnovamento suscitato dallo Spirito Santo ai nostri giorni.

    L’attributo carismatici è giustificato dal fatto che ogni verità bene approfondita serve sempre, direttamente o indirettamente, a illuminare la via che ci porta al godimento delle molteplici grazie speciali (chiamate carismi), con le quali (lo Spirito Santo) rende i fedeli «adatti e pronti ad assumersi varie opere o uffici, utili al rinnovamento della Chiesa e allo sviluppo della sua costruzione» (CCC n. 798).

    I diversi temi vengono trattati dando, volta per volta, la preferenza a un soggetto dottrinale che tocca aspetti interessanti per coloro che vogliono pensare e agire sotto la guida della Chiesa; destinati ad arricchire la formazione spirituale sia degli individui sia delle assemblee che li vogliano fare oggetto di particolare riflessione.

    I contenuti dei vari termini vengono chiariti facendo sempre riferimento agli insegnamenti del Magistero della Chiesa, ai dati della Sacra Scrittura e ai commenti dei Padri della Chiesa.

    La brevità dell’esposizione è stata una scelta suggerita dal desiderio di rendere agevole ai lettori il contatto con i concetti indispensabili per trovare una risposta alle domande che ogni argomento o voce può evocare nella mente di noi credenti. Lasciando che coloro che lo ritengano facciano anche ulteriori approfondimenti nella ricerca e nella preghiera.

    Parte I

    La preghiera

    e alcune sue espressioni

    I

    Il mistero della lode

    negli incontri di preghiera comunitaria

    Il termine lode e il verbo lodare, sotto l’aspetto religioso, indicano una modalità del dono della preghiera, mediante il quale i credenti vengono invitati a entrare in comunione con Dio. Si tratta di una manifestazione suprema di pietà che, nella lingua ebraica, viene designata con la parola todah. Nella lingua greca si trovano usati sia il verbo ainèo sia i sostantivi ainos e ainesis (cf Mt 21, 16; Lc 2, 13.20; 18, 43; 19, 37; 24, 53; At 2, 47; 3, 8.9; Rm 15, 11; Eb 13, 15; Ap 19, 5): termini che in latino corrispondono alle voci laus e laudare.

    La lode nella Sacra Scrittura

    Nell’Antico Testamento la lode è un termine usato prevalentemente per mettere in evidenza i tanti aspetti che acquistano i sentimenti dei credenti che celebrano i benefici del Signore che li salva.

    1. È lode la glorificazione che gli angeli nei cieli rivolgono a Dio per lo splendore che riempie di bellezza il creato: lodate il Signore dai cieli (aineite ton kyrion ek ton ouranon) tutti i suoi angeli, tutte le sue schiere che si illuminano di fulgore dinanzi alle meraviglie del creato (cf Sal 148, 1-4, LXX).

    2. È lode l’omaggio che deve animare tutta la vita di chi teme il Signore e che, anche con la sua bocca, vuole rendere testimonianza dinanzi a tutto il creato: Come il tuo nome, o Dio, così la tua lode [ainesis] si estende sino ai confini della terra (Sal 48/47, 11; cf Sal 22/21, 24); Loda [ainei] il Signore, anima mia: loderò [aineso] il Signore per tutta la mia vita (Sal 145/146, 1); Sulla mia bocca sempre la sua lode [ainesis] (Sal 34/33, 2b).

    3. È lode la proclamazione della vittoria di Dio sul maligno, le cui insidie e avversità si levano contro di noi dall’abisso e ci assalgono come mostri marini (cf Sal 148, 7).

    4. È lode l’esperienza consolante della misericordia di Dio, che ci libera in situazioni nelle quali correvamo il rischio della disperazione: La mia supplica fu esaudita; tu mi salvasti infatti dalla rovina e mi strappasti da una cattiva situazione. Per questo ti ringrazierò e ti loderò [kai aineso se] (Sir 51, 11-12a).

    5. È lode l’acclamazione festosa che sale dal nostro cuore, quando si osanna al Signore che viene con la bocca dei bimbi e dei lattanti, alla quale si uniscono anche i giovani e i vecchi che insieme acclamano al Signore: i fanciulli acclamavano nel tempio: «Osanna al Figlio di Davide», si sdegnarono [i farisei] e gli dissero: «Non senti quello che dicono?». Gesù rispose loro: «Sì, non avete mai letto: Dalla bocca dei bambini e dei lattanti ti sei procurata una lode [katertiso ainon]?» (cf Sal 8, 3, LXX) (Mt 21, 15b-16); i giovani e le fanciulle, i vecchi insieme ai bambini lodino [ainesatosan] il nome del Signore (Sal 148, 12-13a).

    6. È lode l’esaltazione che si eleva al cielo quando in una grande assemblea, che si riunisce nel nome del Signore, si magnificano i suoi gesti di bontà e le sue misericordie: Alta risuoni sulle mie labbra la lode del Signore, lo esalterò [aineso] in una grande assemblea (Sal 109, 30); Gloriatevi [aineite] sul suo santo nome (1 Cr 16, 10a); Sei tu la mia lode [o epainòs] nella grande assemblea (Sal 22/21, 26a; cf Sal 149, 1; 147.112).

    7. È lode il ringraziamento che si rivolge al Dio della nostra salvezza perché la presenza della sua gloria ci fa liberi, ci riempie di coraggio e di forze sovrumane; per superare tutte le disunioni che ci impediscono di gridare con tutto il cuore il nostro evviva! al Signore che sta in mezzo a noi: Dite: «Salvaci, Dio della nostra salvezza; …sì che possiamo …gloriarci della tua lode [tou ainein to onoma ton aghion sou] (1 Cr 16, 35).

    8. È lode la benedizione che l’anima, pervasa dall’amore del Signore, continuamente gli invia: Loda [ainei] il Signore, anima mia: loderò [ainéso] il Signore per tutta la mia vita (Sal 146/145, 1-2a); Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode [e ainesis autoù] (Sal 34/33, 2).

    9. È lode il mistero del canto nuovo con il quale ogni credente, nell’assemblea dei fedeli, non si stanca mai di glorificare il Signore perché è buono, perché è amabile (cf Sal 147, 1); Sei tu la mia lode [o epainòs] nella grande assemblea (Sal 22/21, 26a; cf Sal 149, 1-2; 150, 1-6).

    10. È lode il riconoscimento della misteriosa bellezza e dolcezza che si avverte soprattutto quando insieme con altri si rende onore al Signore come a lui conviene: Lodate [aineite] il Signore: è bello cantare al nostro Dio, dolce è lodarlo [edyntheie e ainesis] come a lui conviene (Sal 146/147, 1).

    11. Lo stolto non può lodare Dio, se prima non si converte e si umilia davanti al Signore. In tutto l’Antico Testamento si danno forti richiami alla necessità di purificarsi perché la lode dell’uomo sia accetta al Signore. La lode di Dio è il conforto dei retti di cuore; è un dono che Dio non concede a coloro che si trovano in uno stato di peccato: ai retti si addice la lode (Sal 33/32, 1b); La sua lode non s’addice alla bocca del peccatore, perché non gli è stata concessa dal Signore (Sir 15, 9).

    Nel Nuovo Testamento il

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