Elena Mukhina Campionessa Olimpica
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“Formalmente Elena non è una campionessa olimpica. Però non abbattersi e continuare a vivere nonostante tutto, comprendendo tutta la tragedia del proprio stato, solo i veri campioni olimpici possono farlo”. Nelly Kim.
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Anteprima del libro
Elena Mukhina Campionessa Olimpica - Alberto Capra
1
Verso Praga 1977
CAPRA ALBERTO
Elena Mukhina nasce il 1 giugno del 1960 a Mosca. Il padre abbandona la famiglia quando era piccola e la madre muore poco tempo dopo. Viene cresciuta dalla nonna. Elena non sorride quasi mai ed è timida, vuole fare la ginnasta. Nelle interviste raccontava: Un giorno a scuola è venuta una donna sconosciuta. Si è presentata: Olezhko Antoninia Pavlovna, maestra di sport. E ha detto: chi vuole partecipare al circolo di ginnastica – alzi la mano. Stavo quasi per urlare di gioia
.
Grazie alla sua capacità di lavorare, al talento e alla tenacia, presto Mukhina viene accolta dall’allenatore Alexandr Eglit nel club sportivo Dinamo
, il più vicino alla scuola dove studia. Più tardi Eglit verrà trasferito nella CSKA e porterà con se anche le proprie allieve. Nel 1974 Eglit proporrà al collega Mikhail Klimenko di aggregare la sua allieva Mukhina al suo gruppo, e Klimenko che fino a quel momento allenava solo uomini, accetta. : Ho una ragazza timida e simpatica che si allena nel mio gruppo – Lena Mukhina. Ha 14 anni. Penso che tu riesca a crescerne un’ottima ginnasta
.
Ed ecco il 28 dicembre del 1974 si sono incontrati – Mikhail Klimenko e Lena Mukhina. Era mattina, fuori c’era ancora il buio invernale, nevicava. Mikhail ha chiesto a Lena di eseguire qualche elemento per vedere con i propri occhi la tecnica della ragazza. Il suo livello di complessità e di preparazione a differenza delle ginnaste coetanee leader era considerevolmente più basso. Klimenko ha preso la decisione di lavorare con Elena, tanto più che suo fratello Viktor dopo il campionato mondiale del 74 ha lasciato lo sport.
12141498_10205228785706017_7187738639907522567_nA questo allenatore si connetterà tutta la successiva carriera di Elena Mukhina. Del maestro di sport, specializzato in ginnastica, il giornalista Vladimir Golubev raccontò: «Ho conosciuto nel 1967 i fratelli Mikhail e Victor Klimenko. Andavo spesso in palestra della CSKA. Misha allenava all’epoca Victor ed era massimalista sfegatato. Qualche anno dopo Mikhail mi ha fatto vedere Lena Mukhina, molto timida, molto dolce. Disse: Sarà campionessa del mondo
. Io non ci credevo dentro di me – le ragazze timide come lei non sanno arrabbiarsi, e senza la rabbia non si può diventare campioni. Non avevo ragione. Klimenko da subito aveva deciso fermamente che la particolarità di Mukhina dovesse consistere in una complessità straordinaria. Preparò per Lena un programma fantastico. Mukhina era l’eccezione alla regola. Addirittura solo a 14 anni ha cominciato a studiare un elemento di base
come il doppio salto, — a quest’età lo sanno fare tutte ginnaste. Quando guardavo Lena la paragonavo a Liudmila Tursiceva. Lo stesso fisico, lo stesso stile morbido dentro, però naturale, la stessa prontezza e serietà». La chiamavano quietona
. Dicevano che non le bastasse la rabbia sportiva, però l’allenatore negava tutto ciò, insistendo sulla sua capacità magnifica di acquisire gli elementi di massima complessità.
La carriera sportiva della Mukhina sarà caratterizzata da traumi. Nel 1975 durante le Spartachiadi dei popoli dell’URSS, dopo un atterraggio mal riuscito, subisce la rottura dei processi ossei delle vertebre cervicali. È impossibile