Ascoltandoli viene naturale pensare al caso. La zia che si fa dare le battute dalla nipote, il consiglio di calmare l’iperattività con la teatro-terapia o la mamma che iscrive il figlio a un corso di recitazione, invece che al solito campetto sportivo. È (solo) l’inizio delle storie di Greta Esposito, Haroun Fall e Francesco Cavallo. Ma per i tre nuovi volti della tv e del cinema italiano dopo viene lo studio, la volontà e il lavoro. Insieme al divertimento e alla consapevolezza di poter essere se stessi - sempre -, e allo stesso tempo, diventare qualcun altro. Allontanarsi, interpretando personaggi lontani dal proprio mondo e, in questi, ritrovare parti del proprio carattere. Fino a constatare come tutte le esperienze confluiscano, ognuna a suo modo, alimentando il proprio bagaglio. Tanto da pensare, forse in futuro, che il caso non esiste.
GRETA ESPOSITO
DAVIDE IODICE DICEVA SEMPRE: “sii QUELLO CHE sei, SENZA TIMORE DI DOVERLO educare, STORPIARE”. E QUESTO C’È IN OGNI personaggio CHE INTERPRETO: CI SONO IO.
«Ho iniziato per gioco, mia zia faceva teatro dilettantistico, mi portava con sé, le “davo le battute” quando studiava le parti», inizia a raccontare Greta Esposito, ventenne. «Poi ho continuato a scuola e ho fatto parte nel coro