Melaverde

L’antica Masseria Scagnito: sapori e tradizioni del Salento

  che realizza e porta avanti il sogno di un uomo di nome Vincenzo. Vincenzo Costantini nasce a Corigliano d’Otranto ed è profondamente innamorato della terra e dell’agricoltura. Suo padre Donato faceva il contadino e la cosa che desiderava di più al mondo era vedere suo figlio appagato con un lavoro meno faticoso. I tempi erano diversi, c’era la guerra e badare ai campi era impegnativo. Vincenzo riesce a esaudire il desiderio di suo padre, ma appena poteva, scappava di origine – dialetto di origine greco e latino ancora parlato in zona, visto che questa porzione di territorio fa parte della Grecia Salentina – che vuol dire , sgabello dove ci si riposa, è immersa nel cuore della campagna salentina, nel piccolo comune di Corigliano d’Otranto. La cittadina tutt’oggi risente dell’influenza greca, patrimonio storico e delle sue tradizioni che, attraverso manifestazioni, coinvolgono e affascinano molti turisti tutto l’anno. Oggetto di attrazione sono la vicinanza ai due Mari Ionio e Adriatico a soli 20 chilometri e la buona gastronomia che la Masseria propone ai suoi ospiti, anche attraverso interessanti rivisitazioni. Per quanto riguarda la sua storia è difficile rintracciare testimonianze. Sicuramente, da alcuni elementi costruttivi, emerge che la struttura venne eretta a scopo difensivo. Persa la peculiarità di impianto fortificato, la costruzione in seguito si trasformò in Masseria: una piacevole dimora, come recita la frase in latino rinvenuta sull’arco d’ingresso, risalente al 1770: « – . Oltre alla ristorazione, gli ospiti possono alloggiare in stanze dotate di tutti i , un tempo adibite a stalle e ricoveri. L’ala riservata alla ristorazione è costituita da stanze antiche con soffitti a volta, a stella o a botte, ciascuna dotata di grandi e antichi caminetti. Gli alloggi e le sale adibite alla ristorazione si affacciano su un’ampia corte, che d’estate prende vita grazie a degustazioni ed eventi musicali. Inoltre, la masseria è dotata di un ampio forno a legna, riportato in attività e impiegato per la preparazione di pane, friselle e di altri prodotti caserecci, utilizzando farine come Senatore Cappelli e di farro, coltivate biologicamente. I prodotti della terra vengono coltivati in campo aperto, senza serra e seguendo le stagioni. In totale la struttura misura 10 ettari. Inoltre viene coltivata anche la preziosa Popponeddha di Corigliano, una varietà di meloncello del Salento usata da tempi immemorabili. In Masseria troviamo il compagno di Chiara, Simone, nelle vesti di chef coadiuvato dal fratello Manuel, mentre la madre di questi ultimi, Marilina, si occupa dell’ospitalità e delle camere per un totale di 16 posti letto. I loro piatti affondano le radici nelle antiche ricette contadine ma, allo stesso tempo, vengono concepiti in chiave moderna, con l’intento di appagare tutti i sensi. Piatto forte sono i medaglioni di Scottona con infusione di “sponzali”, briciole di cipolla croccante e spirale di patate fumé, oltre ai tentacoli di polpo con fonduta di stracciatella, di tarallo al pepe, basilico e pomodoro . Come primo regnano le “piramidi” di Senatore Cappelli al cacao, cinghiale, fonduta di caciocavallo affumicato e di topinambur, oltre ai fusilloni alla seppia. Per quanto riguarda i vini, si prediligono i rossi delle cantine locali, come la Cantina Terribile di Giusy Terribile che offre un Primitivo in purezza e un Primitivo Negroamaro, la cantina storica Duca Guarini con la sua Malvasia rosata di nome Malia e i produttori di Manduria: il Lirico e il Memoria, oltre al rosato Aka. Tutto l’amore per la terra e per i prodotti del territorio vengono portati avanti dall’incessante impegno che Vincenzo riuscì a trasmettere ai propri figli, mantenendo così vivo quel sogno che coltivava da sempre. Una famiglia unita dal legame col proprio territorio, dove i profumi del Salento si propagano in cucina mentre Chiara e i suoi fratelli si stringono attorno a Donata sorridendole, felici di trovarsi in questo autentico Paradiso che regala i suoi doni, la pace, i suoi frutti.

Stai leggendo un'anteprima, iscriviti per leggere tutto.

Altro da Melaverde

Melaverde6 min letti
Territorio FAVA
Volgarmente chiamata anche Sanpaolese, una delle fave italiane più apprezzate del nostro paese, la Melonia, viene coltivata nella Provincia di Foggia, in quel della regione storico-geografica della Daunia e precisamente nella fascia dell’Alto Tavolie
Melaverde6 min letti
Da Cassano A Lecco Su Due Ruote
È una pedalata lunga ben 50 chilometri quella attraversa la ciclabile del fiume Adda nel tratto che da Cassano d’Adda arriva fino a Lecco. Una passeggiata su due ruote abbastanza lineare (il dislivello massimo è di 150 metri), di media difficoltà e p
Melaverde2 min letti
Nota Dell’editore
Melaverde Magazine riceve regolarmente tante ispirazioni dai Lettori. Cogliamo l’occasione di questo spunto da parte del signor Andrea per disquisire a proposito di un argomento particolarmente antico e affascinante: la realizzazione della sfoglia, i

Correlati