“Volete investire in Canada, o preferite collaborare con la Cina?”. Sembra che la domanda della ministra degli Esteri canadese Mélanie Joly, rivolta ai partner europei del comitato ministeriale misto Ue-Canada, riunitosi a Bruxelles, non sia caduta nel vuoto. L’argomento che l’ha suscitata è stato quello, vitale per il nostro futuro, della sicurezza energetica e degli approvvigionamenti di minerali e materiali critici, punti caldi all’ordine del giorno del comitato presieduto da Joly e da Josep Borrell, l’Alto rappresentante Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza, che ha visto anche, fra gli altri, la partecipazione del nostro ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Istituito sei anni fa, nell’ambito dell’accordo di partenariato strategico bilaterale (Aps), il comitato ministeriale misto è lo strumento che ha recentemente permesso di sviluppare importanti sinergie nonché una cooperazione sempre più intensa e proficua tra Ottawa e Bruxelles. Le due – è bene ricordarlo – sono anche legate istituzionalmente, dal 2017, dall’accordo economico di libero scambio (Ceta), un trattato