CHISSÀ SE I RAGAZZI che lavorano nella cucina del ristorante Korzo a Bitola l’hanno mai assaggiata - o almeno vista - una vera pizza. Perché non serve essere campani per rimanere senza parole quando il cameriere poggia sul tavolo il piatto: una quantità indefinita di formaggio gommoso, nessun bordo e della salsa di pomodoro neanche l’ombra. L’interrogativo, ovviamente, è retorico e mangiare italiano fuori dall’Italia, starete pensando scuotendo la testa, è un errore da principianti. Vi assicuro però che dopo giorni di kebapi, la versione locale dei famosi ćevapćići balcanici, carne in tutte le salse e insalata shopska con pomodori, cetrioli e montagne di formaggio grattugiato - che, non me ne vogliano gli amici nord macedoni, è decisamente sopravvalutata - avevo bisogno di qualcosa di diverso. Me ne sono tuttavia subito pentita. Così, per superare la delusione e tirarmi su il morale, ho chiesto al cameriere un bicchiere di rosé della Cantina Stobi, uno dei fiori all’occhiello della produzione vinicola nord macedone e, in generale, balcanica. Ottimo è dire poco: un vino fresco, gradevole e vivace. E dal costo, per noi italiani, decisamente contenuto.
D’altronde, se il territorio a nord di Bitola fino alla capitale Skopje è stato soprannominato la “Napa Valley dei Balcani” un motivo dovrà