’Asparago Verde di Altedo IGP non è l’unico asparago facente parte delle eccellenze gastronomiche ortofrutticole del Belpaese. Sono diversi gli asparagi decisamente peculiari coltivati esclusivamente in alcune zone d’Italia e. Tale varietà di asparago è unica nel suo genere in quanto contiene 20 cromosomi anziché 40 e questo ne impedisce l’ibridazione preservandone così la purezza. L’ coltivato esclusivamente in un’area di circa 10 mila ettari della provincia di Savona, l’area alluvionale della Piana di Albenga. Il suo sapore è delicatissimo, tanto che si consiglia di gustarlo leggermente lessato con un filo d’olio come accompagnamento a pesce o carni bianche. Dalla punta rosa e il gambo verde, l’ viene coltivato nella località in provincia di Udine e anch’esso ha un sapore molto delicato. Le sue origini si pensa derivino dall’incrocio di una varietà selvatica e una francese che è stata introdotta nel territorio della dalle truppe napoleoniche all’inizio dell’Ottocento. L’, specialità a Denominazione Comunale (De.Co) della provincia di Monza e Brianza, è facilmente riconoscibile per la punta leggermente rosa e il gambo bianchissimo. Tale peculiare colore è dovuto sia al terreno in cui viene coltivato, che è pregno di minerali ferrosi, sia alla raccolta che è prevista dopo un tempo molto limitato di esposizione al sole dell’ortaggio. Anche in questo caso siamo davanti a un asparago dal gusto molto delicato. L’ invece tipico del Trentino ed è coltivato nei terreni sabbiosi che un tempo erano il letto del fiume Adige. Come quello di Mezzago, l’Asparago di Zambana fa parte del marchio De.Co. (Denominazione Comunale), ha un sapore delicato e a differenza degli altri anche il gambo è edibile.
