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Semi d’autunno da gustare in primavera

imbolo, principalmente nel centro Italia, delle scampagnate di inizio primavera (soprattutto se accompagnata da Pecorino Romano DOP), la fava () è una specie di pianta leguminosa a ciclo annuale le cui cinque varietà si differenziano tra loro a seconda della grandezza del frutto stesso. Tra queste, l’unica con i semi edibili è la che ha un baccello lungo dai 15 ai 25 centimetri contenente dai 5 ai 10 semi. Secondo credenze dove le sono più volte citate. Come ogni legume, anche le fave sono ricche di fibre e proteine e a queste si aggiungono diversi sali minerali – quali ferro, potassio, magnesio, rame e selenio – e vitamine, tra cui la Vitamina C, Vitamina A (potenti antiossidanti) e vitamine del gruppo B ideali per aiutare il metabolismo. Proprio per gustarle in primavera, periodo di raccolta, i semi della fava vanno messi in dimora in autunno, tra il mese di ottobre e novembre, in buche che ne contengano anche tre-quattro a una profondità di circa cinque centimetri. Il terreno per la semina delle deve essere poco acido e avere una posizione soleggiata. Va ricordato che questa pianta, pur essendo molto vigorosa, mal sopporta le gelate: per questo nelle regioni più fredde si consiglia di seminarle nel mese di marzo. Il terreno in cui deporre i semi di fava va preparato con concime organico e lavorato in profondità. Qualora si desideri piantare più piante, il consiglio è di distanziare le buche per la semina almeno 30 centimetri e le file di almeno 50. Per crescere bene le fave vanno irrigate con continuità evitando però gli eccessi di umidità. Inoltre, le sono particolarmente sensibili alle erbe infestanti che andrebbero prontamente tolte dal loro terreno che deve essere anche rincalzato nel momento in cui la pianta raggiunge i 10 centimetri di altezza. Infine, quando nascono i primi baccelli, la pianta va potata dall’apice del fusto di circa 10 centimetri: tale accortezza bloccherà lo sviluppo in verticale e aiuterà la vostra fava a creare nuovi fiori e baccelli. Questi ultimi saranno pronti per la raccolta (a partire da quelli più bassi) quando i semi interni si inizieranno a indurire.

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