Coltivare i peperoncini piccanti: Dagli innocui Bell e Poblano agli infernali Fatali, Habanero, Bhut Jolokia e Trinidad Scorpion Moruga

Di Bruno Del Medico e Elisabetta Del Medico

Dagli innocui Bell e Poblano agli infernali Fatali, Habanero, Bhut Jolokia e Trinidad Scorpion Moruga
Coltivare l’orto Editrice
72 pagine. Formato 17x24
Esistono migliaia di varietà coltivate di peperoncino. Si tratta di una spezia amata e diffusa in tutto il mondo, attorno alla quale si è sviluppata una cultura che vede impegnati migliaia di appassionati. Spesso questi si tramutano in veri e propri collezionisti di varietà , molte delle quali si contendono la palma di peperoncino più piccante al mondo. Dopo una lunga permanenza dell’Habanero ai vertici del Guinness dei Primati, ora è la volta del Bhut Jolokia. Questo libro introduce in modo semplice ma completo all’affascinante mondo dei peperoncini e alla loro coltivazione: anche un piccolo terrazzo può essere sufficiente.

• Lingua: Italiano
• Editore: Coltivare l'orto Editrice
• Data di uscita: 22 mag 2014
• ISBN: 9788898268450

Bruno Del Medico

1946. Programmatore informatico attualmente in pensione, opera come divulgatore e blogger in diversi settori tecnici. Alla nascita dell’Home computing ha pubblicato articoli e studi su diverse riviste del settore (Informatica oggi, CQ Elettronica, Fare Computer, Bit, Radio Elettronica e altre). Negli ultimi anni si è impegnato nella divulgazione delle nuove scoperte della fisica quantistica, secondo la visione orientata alla metafisica di molti notissimi scienziati del settore come David Bohm e Henry Stapp. In questo ambito ha pubblicato tre volumi: “Entanglement e sincronicità”, “Succede anche a te?” e recentemente “Tutti i colori dell’entanglement”. Gestisce il sito www.entanglement.it, ed è presente su Facebook con la pagina di successo “Cenacolo Jung-Pauli”, che conta oltre 10.000 iscritti e vuole essere luogo di dibattito dedicato all’incontro tra scienza e psiche.

Anteprima del libro

VARIETA’

Bruno Del Medico

Illustrazioni di Elisabetta Del Medico

Coltivare i peperoncini piccanti

Dagli innocui Bell e Poblano agli infernali Fatali, Habanero, Bhut Jolokia e Trinidad Scorpion Moruga

E-BOOK formato ePUB ISBN 9788898268450 Prezzo € 5,00

Copyright © 2014 Coltivare l’orto Editrice di Bruno Del Medico

Via Torino 76 – 04016 Sabaudia LT

E-BOOK versione ePUB

1° edizione

ISBN 978-88-98268-45-0

e-mail: [e-mail]

internet: www.coltivarelorto.it

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I peperoncini possono essere coltivati anche in vaso

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Prefazione

Esistono migliaia di varietà coltivate di peperoncino. Si tratta di una spezia amata e diffusa in tutto il mondo, attorno alla quale si è sviluppata una cultura che vede impegnati migliaia di appassionati. Spesso questi si tramutano in veri e propri collezionisti di varietà, molte delle quali si contendono la palma di peperoncino più piccante al mondo. Dopo una lunga permanenza dell’Habanero ai vertici del Guinness dei Primati, ora è la volta del Bhut Jolokia. Questo libro introduce in modo semplice ma completo all’affascinante mondo dei peperoncini e alla loro coltivazione: anche un piccolo terrazzo può essere sufficiente.

Bih Jolokja. una delle varietà più piccanti.

LE PROPRIETA’ DEL PEPERONCINO

I friggitelli sono peperoncini innocui dal punto di vista della piccantezza, molto coltivati in Italia.

Introduzione

Il peperoncino appartiene al genere Capsicum, che a sua volta fa parte della famiglia delle Solanacee, originaria del continente americano. Oggi il genere Capsicum viene coltivato praticamente in tutto il mondo, nelle sue principali varietà domesticate tra le quali spicca il Capsicum annuum. Queste piante prendono il nome generico di peperoni, o peperoncini quando i loro frutti si distinguono per le dimensioni più modeste e per una particolare piccantezza. Esistono, tuttavia, peperoncini del tutto dolci come, per esempio, le varietà Bell, Mirasol, Medusa.

Secondo alcune interpretazioni, il nome del genere, Capsicum, deriva dalla parola latina capsa che significa scatola, con riferimento alla forma del frutto: una bacca simile ad un contenitore che racchiude i semi.

Un po’ di storia

Nel continente americano il peperoncino piccante era conosciuto da tempi remoti: da alcuni rinvenimenti archeologici risulta che fosse usato, in Messico e in Perù, già cinque millenni a.C.

In Europa il peperoncino è arrivato nel 1493, portato da Cristoforo Colombo nel suo secondo viaggio. Si suppone che, essendo sbarcato in un’isola caraibica, Colombo trovò e portò in Europa le varietà Habanero e Scotch Bonnet. Gli spagnoli pensavano di ricavare ottimi guadagni dal traffico del peperoncino, simili a quelli derivanti da altre spezie, ma restarono delusi quando si accorsero che il genere Capsicum si adattava benissimo al clima europeo, e non solo: in breve tempo il peperoncino si diffuse anche in Africa e Asia, diventando così una spezia gratuita tra le più popolari.

Il frutto del genere Capsicum prese il nome generico di peperone, a motivo del suo gusto somigliante al pepe. In America veniva chiamato prevalentemente chili, e attualmente nei paesi di lingua spagnola si chiama ancora così. Capiterà frequentemente, consultando dei cataloghi stranieri, di trovare i peperoncini sotto la voce chili.

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