i sono due prodotti della tradizione maniaghese e friulana che si possono trovare in zona e che vale la pena di del Friuli-Venezia Giulia e anche prodotto a Indicazione Geografica Protetta. Si tratta di un salume antichissimo a base di carne di capra, pecora, e anche con selvaggina ungulata, a cui viene aggiunto oggi un po’ di grasso di maiale. Viene formata una sorta di polpetta che viene poi passata nella farina di mais e successivamente affumicata con fumo prodotto da legno di faggio. Una volta questa operazione veniva fatta nei camini di casa. Oggi naturalmente in forni di affumicatura a norma, dove la Pitina rimane per 3 o 4 giorni. Si mangia cruda a fettine, dopo almeno 30 giorni di stagionatura, ma è ottima anche cotta. Poi c’è la Cipolla Rossa di Cavasso Nuovo, chiamata anche dei Maraldi, dal nome della località dove era un tempo maggiormente coltivata. Questo è stato un prodotto importantissimo per le famiglie contadine locali. Le donne preparavano delle trecce e poi le vendevano nelle piazze dei paesi limitrofi. Ed erano sempre le donne a tramandarsi di madre in figlia le sementi di questa cipolla, dolce e delicata.
Un prodotto per ogni coltello
Dec 28, 2023
1 minuto
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