Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Tre in Uno: Piccola Enciclopedia della Matematica “Intrigante”
Tre in Uno: Piccola Enciclopedia della Matematica “Intrigante”
Tre in Uno: Piccola Enciclopedia della Matematica “Intrigante”
E-book473 pagine5 ore

Tre in Uno: Piccola Enciclopedia della Matematica “Intrigante”

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

La matematica, questa sconosciuta o, peggio, misconosciuta!
La incontriamo tutti fin dalla più tenera età, quando cominciamo a balbettare “uno, due, ...”, e ci è compagna sui banchi di scuola fin dalla prima elementare, eppure per molti rimane una cosa misteriosa, fredda e distante al punto da averne paura!
Per fortuna, dalla notte dei tempi, non per tutti è stato così e l’homo mathematicus ha forgiato idee e metodi che sono andati a beneficio di tutti. Molti non se ne rendono conto, eppure la matematica è in noi e attorno a noi: è nella Natura e nell’Universo; è nella tecnologia che sempre più pervade la nostra vita quotidiana; è un fattore determinante nella rinascita, prosperità e sicurezza di individui, comunità, imprese, stati, nazioni.
In effetti, la matematica che, come la filosofia e l’arte, si evolve e si sviluppa in continua interazione con l’uomo e la società spesso anticipando tempi o esplicitando tendenze, pericoli, opportunità… oltre a costituire una pietra angolare nella formazione umana e professionale delle nuove generazioni fa da ponte tra la cultura umanistica e quella scientifica.
Questo e tante altre cose questo libro vuole raccontare agli intelletti più curiosi che desiderano avere una panoramica su passato, presente e… futuro della matematica ma anche a coloro che, come tanti insegnanti di “lungo corso” o ancora in formazione, desiderano avere a portata di mano un rapido strumento di consultazione ed una rassegna di spunti e di letture per approfondimenti personali o da consigliare per destare negli altri l’interesse per la matematica, magari con la riposta speranza di farla amare un po’ di più (chissà?!).
LinguaItaliano
Data di uscita7 mar 2013
ISBN9788897982487
Tre in Uno: Piccola Enciclopedia della Matematica “Intrigante”

Correlato a Tre in Uno

Ebook correlati

Insegnamento della matematica per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Tre in Uno

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Tre in Uno - Pellegrino

    Collana Matematica Intrigante

    Principale obiettivo della collana è la divulgazione e cura dell'immagine della matematica, mediante la diffusione e la valorizzazione di opere che ne mostrino gli interscambi con le altre discipline, le influenze sulla vita sociale e culturale, nonché le ricadute sulla vita quotidiana, senza trascurarne gli aspetti più leggeri e sorprendenti. La collana si rivolge a chi – giovane o persona matura - vuole sapere qualcosa di più sulla matematica; a chi ne è appassionato, ma anche a chi la teme; a chi ne sente il fascino, ma anche a chi non le riconosce il suo valore di cultura. La collana proporrà opere in formato digitale di alta qualità iconografica e con funzionalità interattive, a un prezzo inferiore di quelle economiche a stampa. Faranno parte della collana sia opere già pubblicate in versione cartacea, sia prime edizioni, comprese quelle di esordienti, nell’intento di fare da trampolino di lancio a nuovi autori.

    Consolato PELLEGRINO - Luciana ZUCCHERI

    TRE in UNO

    Piccola Enciclopedia della Matematica Intrigante

    Collana Matematica Intrigante

    DIGITAL INDEX

    A chi desidera vedere meglio;

    intorno, dentro e… sopra di sé

    Presentazione di Bruno D’Amore

    Riuscireste voi, con tutta la fantasia del mondo, a mettere insieme in un unico ragionamento buoi e infinità del continuo, tangram e palloni da calcio?

    Occorre una bella faccia tosta anche solo a proporlo, non trovate?

    Certo, se siete abituati a mangiare le favolose torte di nonna Sofia e vi chiamate Andrea, tutto diventa più facile; i buoi fanno parte di leggendarie storie matematiche dell’antica Trinacria, chiamando in causa addirittura Diofanto; il confronto uno-a-uno fra insiemi continui viene, più che concepito, idealizzato da un tedesco di nome Georg; il tangram, al di là della sua apparenza leggera e giocosa, in realtà nasconde misteri matematici tuttora aperti.

    E il pallone da calcio? Ma dai, questo lo sa anche nonna Sofia, non ha mica bisogno di un Andrea che glielo spieghi … Tutti sanno che il pallone da calcio è un icosaedro convesso troncato che ha come facce 20 esagoni e 12 pentagoni regolari; è per questo che Maradona faceva quei goal geniali, per via delle sue indiscusse competenze matematiche: colpiva sempre l’angolo interno di un pentagono; mentre per fare il cucchiaio alla Totti bisogna colpire il centro di un esagono. Lo sanno anche i bambini.

    Ma se nonna Sofia ha bisogno di essere sorpresa e sedotta dal nipotino Andrea, allora si possono chiamare in causa le coniche, i paradossi, la trisezione dell’angolo generico (con riga e compasso?) e le passeggiate sui ponti di certe famose K-città adagiate su P-fiumi. In questo modo c’è materiale succulento da offrire ai fanatici delle letture dei dialoghi: le posizioni non sono più stereotipate e Tito e Luciana, oh pardon, Andrea e Sofia, possono essere tra loro scambiati.

    Come, come, lettore, non ci stai capendo niente? Oh, bella, dillo a me, che li conosco di persona e che so che sono in tre anche quando dicono d’essere in due; perché non c’è storia, frase, animazione, disegno, aneddoto, citazione, frase, data, formula, teorema, congettura, che Tito non abbia discusso dettagliatissimissimamente con Anna. Quando si sveglia la mattina, lui mica beve il caffè leggendo il quotidiano, come tutti i pensionati del mondo; no, lui racconta ad Anna tutte le elucubrazioni notturne su meccano, gioco, filatelia e gli altri ambiti nei quali ha deciso di inserire le sue storie, che spesso sono storie di storie. [Lei dorme, lui sogna.] Solo passato quel vaglio, giunge alla proposta, ne parla anche con Luciana e parte con accuratissima bibliografia e insidiose note micidiali.

    Ah, le note; si sarebbe potuto fare due volumi, testo e note, sì 457 note a fondo libro, ho detto quattrocentocinquantasette, ciascuna più gustosa e ricca delle altre; ma qualcuno l’ha mai fatto un libro di sole note? Io una volta scrissi un racconto (pubblicato nel mio superpremiato libro Icosaedro), che era formato di 2 righe di testo e di infinite note a pie’ di pagina. Ma io l’ho fatto apposta, Tito no, per lui la nota è nota, serve per entrare in dettaglio, per dire fuori testo quel che il testo non può dire, la chiosa ghiotta, l’appiglio colto, la finezza succulenta, che invoglia il lettore a impegnarsi nell’andare a cercare, cercare... per sapere, sapere... Sono note sfiziose, tutte, ciascuna potrebbe essere un oggetto per un nuovo dialogo fra Sofia ed Andrea. Già lo immagino, un labirinto-dialogo.

    Dal punto di vista storico c’è di tutto, dagli arpenodapti piramidali agli sferici creatori di giochi matematici, fra i quali spicca il suo beniamino Martin Gardner (che è poi beniamino di tutti noi … giocherelloni) [Questo avrei potuto metterlo in nota.] [Anche questo.] […], da Galileo a Lakatos, da chi si interessa agli aspetti affettivi, a chi vuol dimostrare o contraddire congetture, c’è spazio per tutti.

    E così, mentre Andrea sorprende questa splendida e cusaniana nonna Sofia (dottamente ignorante) in un dialogo che ha il sapore di un testo socratico-galileiano-lakatosiano a forma di (altro) labirinto, mentre convince noi stessi all’interno di un effetto Droste senza fine, la matematica ti avvince, ti lascia come attonito, intrigante, appunto.

    Se sai le cose, sei ammaliato dal modo in cui esse sono raccontate e Simplicio ci fa la figura del dilettante; se non le sai, cavolo!, ti prende la frenesia di saperle, perché non è possibile arrivare in fondo ad un periodo ignorando gli infiniti riferimenti e le mille note che illustrano e illuminano gli argomenti trattati, uno per uno.

    Certo, tutto ciò, scritto in un testo di carta, con copertina, pagine, inchiostro ha il suo fascino, ma anche le sue limitazioni; in un testo di carta, come avrebbe fatto Tito a farci stare le sue animazioni, il pop up, i colori? Lui con le animazioni mica scherza, le costruisce con una pazienza certosina e le usa per spiegare, non per illustrare. Prendete quella del teorema di Pitagora e lasciatevi sorprendere.

    In un libro di carta, sarebbe stato impossibile, in uno elettronico tutto è possibile.

    Nonna Sofia si lascia avvincere dal tangram, ma mai smette di produrre torte e simili leccornie; Andrea non molla mai, te lo immagini a mangiare per punizione tutte le torte preparate da Sofia con immagini ottenute con i sette pezzi tan, parlando e masticando? E che cosa gli diamo da bere e a questo giovane filomatematico mangiatorte? Mistero! E Tito? E Luciana? E Anna? A chi toccano le torte? Le fa forse Tito e Luciana le mangia? Stento a crederlo, credo invece ad una collaborazione su diversi piani. Alla prorompente immaginazione creativa di Tito, che contrasta con la sua pignoleria allucinante e severa ma garbata, si contrappongono le sensate e lungimiranti vedute di Luciana ed Anna. Non c’è immagine, formula, testo, figura, ipotesi, …che non venga vagliata in modalità multiforme, discussa nei dettagli, anche le singole note, i singoli riferimenti, come solo gli ipercritici creativi sanno fare.

    Andrea: Nonna, e allora, ti piace la matematica?

    Sofia: Sì, adesso devo proprio dire di sì. Ma non è la matematica che pensavo io, questa è una matematica davvero intrigante, non noiosa e piena di stereotipi.

    Andrea: Certo nonna, è sempre così quando ci mette lo zampino zio Tito.

    Sofia: Imparare questa matematica mi piace, mi dà soddisfazione, risponde a tante curiosità. Ma adesso è così la matematica che si fa a scuola?

    Andrea: Non lo so quel che avviene nelle altre scuole, nella mia classe no.

    Sofia: Ma è proprio vero che c’è un legame fra matematica e arte, letteratura e poesia?

    Andrea: Ma certo, nonna, come fai a dubitarne, dopo tutti gli esempi che ti ho dato?

    Diamo questo dialogo in mano a tutta quella gente che… io la matematica non, e stiamo a vedere quante Sofie emergono.

    Premessa alla presente edizione

    Nel 2007 e 2008 sono state pubblicate, su carta, la prima e la seconda edizione, ormai esaurite, di questa opera. Da allora l’editoria espressamente dedicata alla divulgazione della matematica e, più in generale, delle scienze, malgrado la crisi economica mondiale (o grazie ad essa?), continua a dare chiari segnali di crescita. Accanto ai più stimati autori a livello nazionale e internazionale e alle collane ormai affermate, sono apparsi nuovi autori e nuove collane (economiche e, perfino, di particolare pregio). Inoltre, accanto ai libri in formato cartaceo si stanno diffondendo nuovi supporti (audiolibri, DVD, eBook). Nello stesso tempo la divulgazione scientifica si è aperta a nuovi canali di distribuzione (internet, edicole). Ciò, in alcuni, suscita perplessità e allarmi, per timore che l’ampliamento dell’offerta dia spazio a opere di basso livello.

    Noi pensiamo, invece, che il purismo esasperato sia inopportuno e controproducente: oggi, più di ieri, lo splendido isolamento finirebbe con il ghettizzare la cultura scientifica in generale e quella matematica in particolare. Riteniamo infatti che, mortificando gli sforzi dell’editoria e delle biblioteche pubbliche, che pur tra tante difficoltà continuano a mantenere aggiornati i loro cataloghi, si frenerebbe la crescita, in quantità e qualità, sia degli estimatori della matematica, sia di tutti coloro che operano nel settore.

    Per questo abbiamo aderito di buon grado all’invito della Digital Index di pubblicare Tre in uno in formato eBook. È quindi con piacere che presentiamo questa edizione riveduta e ampliata, nella quale abbiamo sfruttato in vario modo le nuove possibilità offerte dal formato digitale. Più precisamente abbiamo:

    - sostituito, ove possibile, le immagini in bianco e nero con quelle a colori;

    - sostituito con animazioni sette immagini;

    - aggiunto collegamenti ipertestuali interni tra le varie parti del testo, le note e le figure;

    - aggiunto collegamenti esterni, diretti ai siti internet citati.

    Per quanto riguarda il contenuto, mentre il testo dei primi 13 capitoli, se pur rivisto, rimane sostanzialmente quello dell 2008, la nuova edizione in formato digitale comprende un consistente ampliamento dei riferimenti bibliografici. Infatti, al capitolo 14, ad essi dedicato, è stata aggiunta un’appendice con un’ampia rassegna ragionata delle novità pubblicate tra il 2008 e il 2012 (comprendente, oltre a nuovi titoli, nuove edizioni e ristampe di opere prima esaurite). La sua suddivisione in una cinquantina di sezioni e i commenti aggiunti ai titoli in essa riportati, agevolano i collegamenti tra questi ultimi e le prime due parti del libro. Inoltre essa evidenzia che, a differenza di quanto avveniva in passato, attualmente vi è una certa sintonia tra la matematica e la sua divulgazione. Infatti, all’inizio del secolo scorso, quest’ultima si basava sostanzialmente su qualche opera di matematica dilettevole e curiosa e su qualche opera molto generale di storia della matematica. Oggi invece, come emerge dalle numerose sezioni dell’appendice bibliografica, la situazione è totalmente diversa: il settore della divulgazione, a partire dalla spinta impressa nel secondo dopoguerra da Martin Gardner con i suoi Giochi matematici, dà ragione della forza e della vitalità della matematica (e delle sue applicazioni) in tutti campi della scienza, della società e della cultura anche attuali.

    C.P. & L.Z.

    Marzo 2013

    Strutturazione dell'eBook

    Il libro è composto da tre parti autonome e distinte, ma in risonanza tra loro mediante rimandi puntuali ad altre pagine o altre sezioni.

    Nella prima parte, facilmente abbordabile anche dai lettori più giovani o con conoscenze matematiche non molto ampie, abbiamo usato:

    – la forma dialogica, per rendere più snella e incisiva la nostra esposizione (¹);

    – il gioco del tangram come metafora, non per spiegare cosa fanno oggi i matematici (questo più che difficile è impossibile), ma per cercare almeno di far capire cosa fanno da sempre i matematici (ossia, abbiamo cercato di dare un’idea sia del tipo di problemi, sia delle idee e dei metodi che hanno ispirato, e continuano ad ispirare, il loro lavoro).

    Nella seconda parte, costituita da cinque itinerari, ci siamo proposti di aiutarti a compiere una sorta di visita guidata nella matematica e nella sua storia, collegando tra loro gli avvenimenti, i personaggi, le idee, il loro sviluppo e, più in generale, la matematica e le altre discipline, le applicazioni, la società, la cultura, la quotidianità. Oltre a ciò, abbiamo inserito molte indicazioni dettagliate che ti saranno utili per trovare le letture adatte ad approfondire gli argomenti trattati.

    Nella terza parte, infine, abbiamo riportato i riferimenti bibliografici, molto ampi (oltre ai libri comprendono anche articoli pubblicati su prestigiose riviste di divulgazione) e i link ai soli siti web citati nel testo. Per aiutarti a scoprire i collegamenti (nel tempo e nello spazio) che hanno accompagnato lo sviluppo della matematica, le prime due parti del libro sono corredate di un ampio apparato di note immediatamente consultabili tramite link ipertestuali che però, in prima lettura potrai tranquillamente saltare. Nelle note sono anche concentrati tutti i rimandi bibliografici, i profili biografici dei personaggi citati nonché molti dei link alle pagine web citate.

    Nota sull’utilizzo dei riferimenti bibliografici e ai siti web. Per aiutarti a scegliere tra le tante opere citate (per lo più pubblicate in italiano ed ancora in catalogo) abbiamo usato varie accortezze.

    Nei Riferimenti bibliografici, (cfr. cap. 14) di seguito a ciascun titolo, riportiamo gli eventuali sottotitoli (che chiariscono il contenuto delle opere e consentono di valutarne taglio e motivi ispiratori). Inoltre, per mettere in evidenza il valore delle tante opere citate (²) (o almeno il loro indice di gradimento da parte del pubblico), abbiamo utilizzato il sistema autore-data e, accanto all’anno di pubblicazione dell’edizione originale, abbiamo sempre indicato l’anno di stampa della più recente edizione a noi nota, contrassegnato da + in caso di anno diverso da quello della prima edizione o traduzione italiana. Ad esempio i riferimenti "Berzolari et Alii (1929-1962, ed. 1990) e Courant e Robbins (1941, ed.it. 2000+)" rimandano a due opere, ormai divenute classiche, che sono tuttora in catalogo. Il primo riferimento rimanda alla ristampa, del 1990, di un’opera italiana (collettiva e in più parti), originariamente pubblicata tra il 1929 ed il 1962. Il secondo, invece, rimanda all’edizione italiana del 2000, di una edizione aggiornata ed ampliata nel 1996, di un’opera originariamente pubblicata in lingua inglese nel 1941 e già pubblicata altre volte in italiano.

    Nei riferimenti agli articoli abbiamo incluso i rimandi alle loro ristampe presenti in opere chiaramente specificate nei riferimenti bibliografici. Il numero delle ristampe figura come esponente dell’anno di pubblicazione dell’articolo stesso. Così, ad esempio, il riferimento Edwards (1978²) rimanda ad un articolo, pubblicato nel 1978, che ha avuto due ristampe.

    Per quanto riguarda i Riferimenti ai siti web (cfr. cap. 15), suddivisi in sezioni, ci siamo limitati a riportare gli indirizzi web più strettamente collegati ai personaggi incontrati, alle istituzioni citate, agli argomenti da noi trattati o che, grazie ai link " ci si collega al sito olimpiadi.dm.unibo.it.

    Invece i rimandi a più siti contemporaneamente sono indicati mediante espressioni in corsivo seguite dal rimando al cap. 15. Ad esempio l’espressione Competizioni di matematica (cfr. cap. 15) rimanda alla corrispondente sezione dei Riferimenti ai siti web.

    Per quanto riguarda i riferimenti ai siti web, suddivisi in sezioni, ci siamo limitati a riportare gli indirizzi web più strettamente collegati ai personaggi incontrati, alle istituzioni citate, agli argomenti da noi trattati o che, grazie ai link offerti, possono essere una buona base di partenza per ricerche mirate.

    Nel testo, note incluse, i rimandi a un singolo sito web sono indicati mediante sottolineatura dei termini ed un apposito simbolo.

    Invece i rimandi a più siti contemporaneamente sono indicati mediante espressioni in corsivo seguite dal rimando al cap. 15. Ad esempio l’espressione Competizioni di matematica (cfr. cap. 15) rimanda alla corrispondente sezione dei Riferimenti ai siti web.

    Ringraziamenti per la edizione 2008

    Sono tanti i colleghi e gli amici della matematica che, in vario modo (anche inconsapevolmente), ci hanno aiutato nella stesura di questo studio. Per tutti, con vivo piacere, ringraziamo Raffaele Aragona, Igino Aschieri, Rossellina Archinto, Giorgio T. Bagni†, Francesco Barbieri, Mario Barra, Maria Batini, Gian-Italo Bischi, Paolo Bonavoglia, Arrigo Bonisoli, Paolo Bussotti, Ercole Castagnola, Franco Conti†, Alfonso Cornia, Bruno D’Amore, Bruno De Biasi, Lucia Doretti, Martha Fandiño Pinilla, Mario Ferrari, Raffaella Franci, Teodoro Fischetti, Livia Giacardi, Adriana Giannini, Giorgio Goldoni, Sandro Graffi, Mario Gregori, Paolo Gronchi, Rosa Iaderosa, Andrea Listberger, Gabriele Lucchini, Silvio Maracchia, Carlo Marchini, Marta Menghini, Emilia Mezzetti, Edoardo Montella, Piergiorgio Odifreddi, Franco Palladino†, Federico Peiretti, Ennio Peres, Angela Pesci, Maria Piccione, Enrico Pontorno, Patricia Radelet, Annalisa Ronuncoli e Franco Rossi (Libreria Muratori – Modena), Raffaele Scapellato, Laura Toti Rigatelli, Pompea Talamo (Biblioteca Provinciale Foggia), Giuliano Testa, Paolo Toni, Dario Uri, Paola Vighi, Roberto Vidotti, Clemente Zanco e ultimi, ma non ultimi, i nostri cari che, con amore e pazienza, ci hanno sostenuto in questa impresa; un grazie particolare va ad Anna, che ha anche curato la progettazione grafica del libro e la revisione del testo.

    Ringraziamenti per la presente edizione

    Tra coloro che in vari modi ci hanno aiutati ringraziamo: Giovanni Artico, Cinzia Chelo, Livia Giacardi, Giorgio Goldoni, Valerio Mezzogori, Marta Menghini, Elisa Quartieri, Letizia Vacondio, Carla Zanoli.

    Tra i tanti che ci hanno segnalato errori, ringraziamo in particolare Mario Ferrari e Silvio Maracchia. È chiaro che la presenza di altri errori non va addebitata a loro ma a noi.

    Un particolare ringraziamento va a Luigi Tomasi per i suggerimenti e il materiale iconografico gentilmente offerto.

    PARTE PRIMA - Dialogo, a due voci, intorno ad una Antica Scienza, la sua collocazione nel contesto della conoscenza, i suoi rapporti con la cultura umanistica e quella tecnologica, il suo progredire e i pregiudizi che la circondano

    La forma dialogica [del saggio Dimostrazioni e confutazioni, ndr] …vuole essere una specie di storia razionalmente ricostruita o distillata.

    Imre LAKATOS (1976†, ed.it. 1979, prefazione, p. 43)

    La formazione di figure per mezzo di questi sette pezzetti di legno … è uno dei più antichi passatempi orientali. È possibile ottenere con essi centinaia di immagini di uomini, donne, bestie, pesci, case, barche, oggetti di uso domestico, figure geometriche, eccetera, tuttavia il tipo di divertimento offerto non è di natura matematica e quindi mi limito semplicemente a farne menzione.

    Walter William ROUSE BALL (1892, cit. in Gardner 1974, p. 96)

    Personaggi

    • ANDREA: giovane amante del gioco e… della matematica.

    • SOFIA: nonna di Andrea, colta, brava a far le torte, ma, come tanti, affetta da pregiudizi nei confronti della matematica.

    1. QUADRO PRIMO Del tangram e delle sue origini; della prima impressione, dei dubbi e dei timori che genera in nonna Sofia.

    – Cosa fa mio nipote?

    – Studio il tangram.

    – Il tangram?! Che cos’è?

    – È un antico gioco, forse di origine cinese, ottenuto scomponendo un quadrato in sette parti dette tan (³) (fig. 1).

    – E come si usa?

    – Le regole tradizionali del gioco sono semplici. Si tratta di disporre sul piano, evitando sovrapposizioni, i sette tan, nessuno escluso, in modo da formare figure che riproducono, rispettando le proporzioni, quelle riportate in formato ridotto sui libretti che accompagnano il gioco (⁴).

    – Ma allora, invece di pensare alle cose serie, sprechi il tuo tempo. È roba da ragazzini (⁵)!

    – Eh, no, nonna! Giocare con il tangram può sembrare facile, ma, se solo provi a ricomporre il quadrato, ti renderai conto che non è così.

    – Ma sì, ho capito: è un rompicapo!

    – È molto più di un rompicapo: in genere con gli altri rompicapo basati sulla dissezione, oltre a realizzare la figura di partenza, puoi fare ben poco di significativo.

    – E già, quando si è completato un puzzle, più che incorniciarlo ed appenderlo al muro non si può fare altro.

    – Con il tangram, invece, è possibile realizzare una grande varietà di figure e, se ci giochi un po’, finirai con l’apprezzare la sottile eleganza con cui è stato diviso il quadrato (fig. 2).

    Eleganza! Varietà! Ma cosa dici?

    – Dico che giocare con il tangram affascina e che la base del suo fascino, come per l’origami (⁶) (fig. 4), sta nella semplicità del materiale e nell’apparente impossibilità, ad una prima occhiata, di un suo sfruttamento a fini artistici.

    – Ma che fini artistici! Con dei pezzi così c’è poco da fare: ben che vada, puoi realizzare una casetta con il tetto a punta, una barchetta, ed è già tanto se riesci a metterci una vela!

    – No, nonna, scusa se insisto, non è così. Puoi ottenere casette e barchette: tante casette e tante barchette (fig. 5)! In effetti, con un po’ di creatività e di pazienza si può ottenere di tutto.

    – Sarà!

    – Scusa nonna: è, non sarà. Tieni presente che è possibile ottenere un tangram da un quadrato di carta mediante quattro piegature ed una dozzina di tagli (fig. 6) e ciò comporta che tra le forme, i lati e gli angoli dei tan vi siano molti legami (⁷) (fig. 7).

    – I legami saranno molti, ma sempre con un quadrato diviso in sette pezzi ci ritroviamo.

    – Sì, ma, se sfruttiamo i legami che intercorrono tra i sette pezzi, possiamo realizzare figure geometriche (fig. 8), come il quadrato, in cui si annullano le caratteristiche dei vari tan e, se invece sfruttiamo e combiniamo opportunamente tra loro le peculiarità di ciascun tan, possiamo realizzare figure vive ed articolate.

    – Che, per la loro spigolosità, fanno concorrenza a quelle del periodo cubista di Picasso.

    – Di’ pure quello che vuoi. Ciò non esclude che si possa utilizzare il tangram per rappresentare,

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1