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La bestia che sale dal mare - gli Apostoli della Nuova Era: Un avvincente thriller soprannaturale che ti coinvolgerà
La bestia che sale dal mare - gli Apostoli della Nuova Era: Un avvincente thriller soprannaturale che ti coinvolgerà
La bestia che sale dal mare - gli Apostoli della Nuova Era: Un avvincente thriller soprannaturale che ti coinvolgerà
E-book313 pagine4 ore

La bestia che sale dal mare - gli Apostoli della Nuova Era: Un avvincente thriller soprannaturale che ti coinvolgerà

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Info su questo ebook

Nuovo, attesissimo romanzo dello scrittore ferrarese Beppe Amico ambientato nei meravigliosi e inquietanti scenari della Quinta Dimensione, in spazi al di fuori del tempo.
Che cosa accadrebbe se un giorno avessimo la facoltà di spostarci nel tempo e di viaggiare in altre dimensioni? – si domanda l’autore di questa epica storia che terrà certamente i lettori con il fiato sospeso.
Siamo proprio sicuri che utilizzeremmo questa straordinaria possibilità per costruire un mondo migliore?
O piuttosto sfrutteremmo questo dono per prevaricare sui più deboli ed asservirli ad un potere crudele e dispotico?

La storia è ambientata in altre dimensioni temporali e affronta l’argomento dei viaggi nel tempo in modo nuovo ed originale, una vera chicca per i patiti del genere. I fortunati lettori che hanno potuto leggere in anteprima questo nuovo romanzo di Beppe Amico sono davvero entusiasti.

Beppe Amico fornisce qualche traccia sulla trama del suo nuovo romanzo:
Un terribile pericolo incombe sull'umanità. Numerose legioni di creature infernali provenienti dai mondi inferiori al di là del tempo sono pronte a scendere in battaglia contro i Figli della Luce.
Un'anima dall'aldilà, un ragazzo goffo e impacciato, una donna misteriosa e due preti carismatici, combattono a spada tratta i subdoli progetti del Presidente Bild e dell’affascinante Julia, due losche figure venute dal passato.
Il racconto – precisa l’autore - è scritto con una tecnica aperta per vivere in modo dinamico gli eventi. È stata adottata una precisa regola di scrittura che permette al lettore di interagire con la storia ed entrare nel vivo del racconto quasi da protagonista.
“La bestia che sale dal mare – gli Apostoli della nuova Era” è un romanzo che svela pagina dopo pagina i fitti misteri di cui la narrazione è intrisa e si conclude con un finale inaspettato che lascia aperta la porta a possibili Sequel.
È il secondo romanzo di Beppe Amico.

INCIPIT – L’INIZIO
Anno Domini 2015 del tempo presente
Era una sera come tante a Ferrara. Forse un po’ più fredda del solito. Il giovane Marco di dodici anni era alla finestra del soggiorno e osservava cosa stesse avvenendo fuori. Mentre era intento a guardare una puntata della sua serie preferita, aveva notato degli strani fenomeni luminosi sulla strada.
Si avvicinò quindi curioso di capire che cosa stesse succedendo e vide due ragazzi intenti a fare footing. Tutto ok – disse a sé stesso – se non fosse che pochi istanti dopo vennero risucchiati in un vortice e sparirono completamente alla sua vista.
Marco trasalì non sapendo come giustificare l’accaduto. Non si mosse e rimase pensieroso davanti alla finestra. Poco dopo il telegiornale locale annunciò la sparizione di due giovani nelle cui rispettive residenze erano state rinvenute delle inquietanti scritte rosse sulle pareti: “LASCIATE OGNI SPERANZA VOI CHE ENTRATE”. 

L'autore precisa "NON E' UN ROMANZO HORROR, SEMMAI UN FANTASY DISTOPICO, UN THRILLER SOPRANNATURALE.
La versione in carta stampata è disponibile anche a questo link: https://store.streetlib.com/it/amico-beppe/la-bestia-che-sale-dal-mare-gli-apostoli-della-nuova-era
LinguaItaliano
Data di uscita6 set 2021
ISBN9791220843157
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    Anteprima del libro

    La bestia che sale dal mare - gli Apostoli della Nuova Era - Beppe Amico

    TITOLO

    Beppe Amico

    LA BESTIA

    CHE SALE DAL MARE

    Gli apostoli della Nuova Era

    Un thriller soprannaturale

    (Romanzo)

    immagine 1

    DEDICA

    Dedico questo libro a mia madre Giuseppina grande amante dei libri e della lettura e dalla quale ho ereditato la passione per la scrittura.

    RINGRAZIAMENTI

    Un particolare ringraziamento va alla redazione della piattaforma Professione Scrittore che ne ha curato l’editing, l’impaginazione, la creazione della cover, del book-trailer e di tutto il materiale grafico per il marketing editoriale.

    I loro consigli mi sono stati utilissimi, così come l’assistenza prestata si è rivelata davvero preziosa, soprattutto riguardo alle numerose tematiche editoriali e alle strategie che sono state messe a punto con grande competenza e preparazione.

    Alcune idee tecnologicamente innovative hanno sicuramente arricchito di un valore aggiunto l’intera opera che vi propongo con comprensibile orgoglio.

    Beppe Amico - Ferrara, 22 agosto 2021

    NOTE EDITORIALI E COPYRIGHT

    " Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole" (Mt 26, 41).

    Questo racconto è un’opera di fantasia. Fatti e personaggi di questo romanzo sono frutto della creatività dell’autore. Talvolta però, si narrano episodi effettivamente accaduti e vissuti da personaggi reali. In tutti questi casi, le location, le date e i nomi dei protagonisti sono stati opportunamente modificati per motivi di privacy.

    Avvertiamo i lettori che i personaggi di questo romanzo operano in diversi spazi temporali e in dimensioni diverse da quella del tempo presente. Tenendo in debita considerazione questa annotazione, il lettore potrà comprendere con esattezza lo svolgimento delle vicende di questo racconto che, in alcune sue parti, è collocato in un continuum spazio - temporale, ovvero in una dimensione contraddistinta da un eterno presente.

    Autore: Beppe Amico

    Cover: Ega web design

    Immagini: tratte da www.pixabay.com

    Blog: www.professionescrittore.org

    Facebook: https://www.facebook.com/groups/librionline

    © Beppe Amico – 2021 - Proprietà letteraria riservata

    AVVISO AL LETTORE

    Questo romanzo è ambientato nel tempo presente ma parecchi episodi contenuti nel racconto si riferiscono a fatti avvenuti nel passato.

    L’autore distingue diverse collocazioni spazio-temporali e invita i lettori a comprenderne il significato per poter meglio fruire e godere la lettura di questo romanzo.

    Il tempo presente corrisponde all’oggi, vissuto dai personaggi nel mondo che conosciamo.

    Il livello inferiore del tempo corrisponde ad una collocazione spazio-temporale negativa al di fuori dello spazio-temporale che conosciamo ma che porta effetti e conseguenze anche nel tempo presente.

    Il livello superiore del tempo corrisponde ad una collocazione spazio-temporale positiva al di fuori dello spazio-temporale che conosciamo ma che porta effetti e conseguenze anche nel tempo presente.

    I vari livelli spazio-temporali, quindi, interagiscono tra loro e i fatti che accadono all’interno di essi, possono dare luogo a mutamenti degli eventi in modo concreto e sostanziale creando nuovi scenari e modificando le diverse identità dei personaggi che però mantengono intatta la loro individualità.

    È probabile che i lettori interpretino i contenuti di questo romanzo in modo soggettivo e che la visione di uno sia diametralmente opposta a quella di un altro.

    È una sensazione reale che il lettore può provare durante la lettura e che deriva da una precisa regola di scrittura scelta dall’autore.

    Questa tecnica, cosiddetta aperta, è stata appositamente adottata per dar modo al lettore di immaginare la storia in modo dinamico e interattivo, aprendo le vicende a diverse e molteplici prospettive e possibilità di interpretazione, soprattutto per quanto riguarda la parte finale di questo romanzo.

    INCIPIT (L’INIZIO)

    Che cosa accadrebbe se un giorno, forse non lontano, avessimo la facoltà di spostarci nel tempo e di viaggiare in altre dimensioni temporali?

    Siamo proprio sicuri che l’umanità utilizzerebbe questa straordinaria possibilità per costruire un mondo migliore?

    O piuttosto sfrutterebbe questo dono per prevaricare sui più deboli ed asservirli ad un potere crudele e dispotico?

    L’umanità corre… un pericolo imminente. Siamo allo scontro finale… uno scontro epico tra l’armata delle tenebre… e i figli della luce. Uno scontro di energie potentissime e di creature mostruose. PREPARATEVI! La guerra sta per cominciare!

    Un ambizioso presidente che viene dal passato

    Un ragazzo goffo e impacciato

    Una donna misteriosa

    Un monaco carismatico

    Un’epica battaglia.

    E se fosse possibile viaggiare nel tempo?

    Forse diventeremmo immortali?

    Nei regni al di là del tempo?

    Anno Domini 2015 del tempo presente

    Era una sera come tante a Ferrara. Forse un po’ più fredda del solito. Il giovane Marco di dodici anni era alla finestra del soggiorno e osservava cosa stesse avvenendo fuori. Mentre era intento a guardare una puntata della sua serie preferita, aveva notato degli strani fenomeni luminosi sulla strada.

    Si avvicinò quindi curioso di capire che cosa stesse succedendo e vide due ragazzi intenti a fare footing. Tutto ok – disse a sé stesso – se non fosse che pochi istanti dopo vennero risucchiati in un vortice e sparirono completamente alla sua vista.

    Marco trasalì non sapendo come giustificare l’accaduto. Non si mosse e rimase pensieroso davanti alla finestra. Poco dopo il telegiornale locale annunciò la sparizione di due giovani nelle cui rispettive residenze erano state rinvenute delle inquietanti scritte rosse sulle pareti: LASCIATE OGNI SPERANZA VOI CHE ENTRATE.

    LA BESTIA CHE SALE DAL MARE

    Un thriller soprannaturale

    E vidi salire dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste, e sulle corna dieci diademi e sulle teste nomi di bestemmia (Apocalisse 13, 1).

    Padova - Abbazia di Santa Giustina. Foto di Didier Descouens distribuita con Licenza internazionale Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 ( https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Abbazia_di_Santa_Giustina2.jpg ).

    Non combattiamo con armi e soldati, la nostra è una guerra quotidiana contro realtà invisibili, spiriti decaduti, esseri soprannaturali vocati al male.

    Non ci sono truppe corazzate o strategie militari sul campo di battaglia, la nostra lotta non è combattuta con armi comuni, ma contro entità invisibili, spiriti disincarnati intelligentissimi e potentissimi con i quali ogni giorno dobbiamo confrontarci.

    Qual è il loro fine? Distruggere il mondo, controllare tutte le creature, schiavizzare i popoli, annientare il bene e far trionfare il male, avversare l’opera del Signore degli Eserciti, tutto ciò che Egli ha creato fin dagli albori del tempo e sprofondare l’Universo in un abisso di privazione, di sofferenza e di dolore senza fine. E in questa battaglia tutti noi siamo protagonisti.

    Costretto fin dal principio a vivere in un eterno dualismo, l’uomo, nel suo breve passaggio terreno, è tuttavia chiamato ad una decisione irrevocabile che segnerà per sempre la sua esistenza futura: scegliere tra il bene e il male.

    Ciascuno compie questa scelta in piena libertà e consapevolezza e si avvia verso il suo fine ultimo, un’eternità; di luce o di tenebre, di felicità o di sofferenza.

    Vista l’importanza della posta in gioco, questo combattimento non permette distrazioni e leggerezze. È l’affare più importante della nostra vita perché la nostra sarà una decisione irrevocabile e dalla quale non potremo più tornare indietro.

    In questo tempo di apostasia, il Principe di questo mondo sfoga tutta la sua rabbia attaccando i simboli della fede, la Chiesa, la famiglia, la società. Il suo odio implacabile si estende ovunque. Le sue illusorie seduzioni toccano ogni creatura umana e l’Armata delle Tenebre si sta preparando per ingaggiare la sua battaglia definitiva contro i Figli della Luce.

    Alcune manifestazioni mariane, come ad esempio quella di Medjugorje, sembrano essere il compimento di altre precedenti apparizioni come La Salette, Lourdes e soprattutto Fatima. Le prime avvengono al mattino, all’inizio dell’era di Satàn, le successive a mezzogiorno, le ultime al pomeriggio e alla sera, cioè alla fine del tempo concesso al Regno dell’impuro apostata.

    L’umanità ora, si trova in questo straordinario spazio del tempo, dal quale prende le mosse la storia terribile e meravigliosa che stiamo per raccontarvi.

    Il Curatore.

    PROLOGO

    Anno Domini 1963 del livello inferiore del tempo

    È il tempo in cui la Chiesa sta per chiudere il grande Concilio Vaticano II e qualche anno dopo il Pontefice Paolo VI avrebbe annunciato al mondo in un memorabile discorso che fece storia, un terribile presagio: Attraverso qualche fessura il fumo di Satana è entrato nella Chiesa [¹] .

    Il piano di evacuazione era pronto ormai da diversi giorni e il Presidente Cristoph Bild attendeva con ansia di poterlo attuare.

    Se davvero le cose fossero andate come avrebbe sperato, nel giro di pochissimi anni, quell’ambizioso progetto, gli avrebbe probabilmente consentito di asservire tutti i popoli della terra e dominare ogni angolo del pianeta.

    Si trattava solo di far partire il programma dimostrativo e capire se tutto fosse stato preparato a dovere per poi mettere in atto in modo definitivo il suo piano.

    Se il primo esperimento di prova fosse fallito, Bild e il suo staff avrebbero dovuto correggere il tiro e modificare quegli elementi del progetto che non avevano permesso di raggiungere gli obiettivi a cui miravano.

    Le intenzioni di Bild erano quelle di distruggere ogni forma di democrazia, limitare la libera iniziativa privata, creare un pool composto da gente facoltosa, ma soprattutto assoggettare il popolo ai propri voleri e governare il mondo per mezzo di uno Stato centrale.

    Questo doveva naturalmente prendere concretezza dal suo paese d’origine (un imprecisato e desolato territorio dell’emisfero nord nel circolo polare artico, conosciuto da alcuni con il nome di Artide) e più esattamente da una minuscola isola sconosciuta anche alle rotte dei marinai di lunga data, dove aveva sede il Palazzo del Governo, inaugurato nei primi anni del XX secolo.

    Era un meraviglioso edificio in stile moderno ubicato proprio nel centro della cittadina e veniva utilizzato come sede di tutte le attività politiche del paese.

    Era specialmente la brama di potere che divorava l’ambizioso ed eccentrico presidente. Quell’uomo infido e senza scrupoli, ormai da alcuni decenni studiava le mosse dei suoi avversari e insieme ai suoi più fedeli collaboratori, aveva strutturato un programma di strategie mirate alla conquista dei più importanti stati sovrani e all’assoggettamento della maggior parte degli esseri umani.

    La sua idea era sembrata alquanto utopistica a qualcuno dei suoi tirapiedi e alcuni di loro gli avevano anche affibbiato un nomignolo assai di moda in quegli anni ma che rendeva bene l’idea del personaggio. Lo chiamavano il tronista.

    Ma come si fa a pensare di poter assoggettare ad un unico stato centrale ogni parte del mondo, ogni uomo, ogni forma di vita? È semplicemente ridicolo!, commentava un po’ divertito il sottosegretario Hoffman durante una cena organizzata dallo staff del Presidente in occasione di un meeting di lavoro che si era tenuto nell’estate del ’63 in Svizzera sul lago di Costanza dove i vertici governativi di Artide si erano ritirati per qualche tempo prima di affrontare la nuova stagione politica.

    "Forse lei non ha ancora capito che osso duro sia Bild! - rispose il consigliere Barausse accendendosi una sigaretta dall’aroma mentolato subito dopo aver versato in un trasparente bicchiere di cristallo una buona razione di ottimo Scotch inglese invecchiato quindici anni.

    Io ho potuto dare un’occhiata ad una parte del progetto – continuò il sottosegretario con piglio sicuro e occhi sgranati - posso affermare che potrebbe essere così folle da riuscire davvero nel suo intento.

    "E non dimentichiamo che sta cercando di assicurarsi l’aiuto di personaggi molto potenti e scaltri – ribatté Helga, la bella moglie di Hoffman.

    Mah – concluse Barausse – staremo a vedere, sguardo mesto, preoccupato e perplesso.

    Nonostante avesse preso ogni precauzione, Bild era comunque inquieto e tormentato. Temeva che qualcosa potesse andare storto o che qualcuno lo avrebbe potuto ostacolare mandando a monte il lavoro di tanti anni. Ma doveva pur decidersi ad entrare in scena.

    E così, in un freddissimo e uggioso mattino di gennaio di quello stesso anno, appena arrivato in ufficio, fece chiamare il suo portaborse per un ultimo confronto.

    La giovane Julia introdusse il segretario di stato Herr Gross nello studio di Bild e lo invitò a sedersi davanti al Presidente.

    Che cosa ne pensa segretario, - occhi vispi e melliflui - le sembra tutto a posto, possiamo cominciare la sperimentazione e capire attraverso i dati raccolti, quale sarà la percentuale di successo del nostro progetto?, chiese impaziente Bild al suo collaboratore.

    Ma certo Presidente, noi siamo pronti; siamo in attesa che ci dia il via.

    Molto bene, partiamo allora e non poniamo altro tempo in mezzo.

    Gross si diresse verso il telefono sistemato sulla console dello studio e formulò un numero sulla tastiera. Dopo qualche secondo, iniziò una pacata conversazione con un misterioso interlocutore.

    Ogni elemento di quel progetto era riservatissimo e nessuno, nemmeno i collaboratori più stretti di Bild, ne conoscevano i dettagli.

    Il teatro di ciò che stava accadendo in quei giorni era collocato nella dimensione inferiore di un altro spazio-tempo. L’onda temporale del mondo che noi conosciamo, non aveva alcuna possibilità di entrare in contatto con quel particolare momento del tempo ma gli attori lì collocati, potevano invece esercitare una certa influenza sugli abitanti della Terra che vivevano nel quotidiano presente. Come questo potesse accadere – testimoniò anni dopo un noto giornalista britannico durante uno Special TV dedicato a quel misterioso progetto - non era noto ad alcuno.

    Il programma di Bild prevedeva una prima fase detta di persuasione, alla quale ne sarebbe seguita una successiva, chiamata di asservimento.

    Il piano inferiore di quell’onda temporale nella quale operava Bild e i suoi fedelissimi, interagiva costantemente con le regioni inferiori dei mondi al di là del tempo dove vivevano i riprovati e i decaduti che formavano le numerose schiere delle Armate delle Tenebre degli spiriti in rivolta che lo stesso Satàn aveva ricoperto di diverse funzioni, affidando loro precisi compiti; le anime di quegli infelici erano capeggiate dal terrificante e temibile Moloch, il demone del sacrificio che rivestiva uno dei ruoli più significativi nell’intero progetto di espansione del presidente Bild.

    CAPITOLO 1

    Il primo contatto dai mondi al di là del tempo

    Anno Domini 2015 del tempo presente

    La confusione e il disorientamento crescevano in lui attimo dopo attimo e Miky non poteva davvero credere che tutto ciò stesse accadendo proprio a lui.

    Nelle due ultime settimane aveva versato molte lacrime e a causa del suo tremendo stato di prostrazione i sensi si erano fortemente assopiti, al punto che quasi non riusciva a capire se tutto quello che stava vivendo in quel periodo era solo un brutto sogno dal quale si sarebbe presto risvegliato o se quella era davvero la vita reale.

    Il dolore si acuiva di ora in ora. Per lui, che non aveva ancora sperimentato un distacco così netto da un essere umano, erano sensazioni nuove e folgoranti mai provate prima.

    Aveva la sensazione che ogni cosa intorno a lui fosse diventata fredda e incolore e tutto gli appariva freddo, quasi irreale. Nulla di ciò che lo circondava sembrava avere più senso.

    Il tempo è un gran dottore, dicono certi saggi. Questa frase l’aveva sentita anche in una strofa di una nota hit della musica leggera italiana ma lui non aveva mai creduto fino in fondo a quello slogan.

    Una grande delusione sentimentale, qualche anno prima, gli aveva fatto vivere momenti davvero terribili.

    Lui era un ragazzo semplice e mite e coltivava tanti interessi. Dopo aver conseguito il diploma di perito tecnico nell’Istituto Statale di Ferrara, aveva cominciato quasi subito a lavorare in una nota azienda di informatica, materia verso la quale provava davvero un’attrazione del tutto speciale.

    Era stato educato bene dai suoi genitori, che fin da piccino gli avevano insegnato il valore della lealtà e del rispetto. E proprio per questa sua indole retta, coscienziosa e forse un po’ troppo accondiscendente, quando era a scuola, era stato oggetto di molte angherie da parte dei suoi compagni che lo prendevano sempre di mira con deprecabili atti di vero bullismo.

    Sei una femminuccia Miky! Che ci stai a fare qui? È meglio che te ne torni a casa da mamma….

    Certe volte, la cattiveria di quei ragazzi era davvero portata agli estremi e lui subiva tutto passivamente, quasi senza reagire, finché un giorno, stanco di quelle continue e umilianti angherie, reagì violentemente e mandò uno dei suoi compagni di classe all’ospedale.

    Al malcapitato furono dati cinque punti di sutura e da quel momento, Miky fu sempre rispettato e ben voluto.

    Ma se l’aveva spuntata a scuola, non altrettanto bene andò nelle sue faccende sentimentali.

    All’età di 19 anni, si era perdutamente innamorato di una sua coetanea che aveva conosciuto durante l’ultimo anno di studi, proprio poco prima di diplomarsi.

    Stefania era conosciuta in tutta la scuola come una ragazza facile e dall’indole piuttosto avventurosa ma quando cominciò a frequentare Miky sembrava del tutto cambiata.

    Nei primi mesi della loro relazione, la donna dimostrava interesse e devozione per quel ragazzo così giovane e ingenuo, tanto che lui, visto che lei sembrava volesse fare sul serio, decise di impegnarsi in una relazione più intima e profonda.

    Purtroppo, la pacatezza e la tranquillità di Miky non potevano andare d’accordo con l’estro e l’irrequietezza di Stefania, la quale, all’inizio, sembrò assecondarlo, ma poi, dopo un certo periodo, lo aveva cominciato a trattare con sgarbo e disinteresse umiliandolo con accuse pesanti ed infamanti.

    Mi sembri un povero vecchio rincoglionito – diceva in modo acido e ironico - ti mancano solo le pantofole e abbiamo fatto centro! Ma possibile che a 19 anni sei così imbranato? Io sono giovane – urlava lei stizzita - voglio divertirmi e vivere la vita al massimo delle possibilità!.

    Senti amò – ribatteva lui in tono pacato e tranquillo – io mi sforzo di capire quello che vuoi dire, ma non possiamo tutte le sere andare al pub e bere come delle spugne! Quel locale è così malsano… musica altissima… gente che sbraita. Non c’è davvero un attimo di pace….

    Vedi che ho ragione? Sei proprio una palla al piede - gli occhi che lampeggiavano - se non ti va di venirci che me ne frega! Tu non sei il primo della lista e non sarai nemmeno l’ultimo….

    Detto questo, prese la borsetta che aveva appoggiato sul divano, si infilò il giubbotto di pelle nera borchiato e lasciò Miky da solo nell’appartamentino che avevano affittato qualche mese prima.

    Il ragazzo non sapeva davvero raccapezzarsi. Ma cosa le aveva detto di così tanto grave? Soltanto che avrebbe voluto trascorrere qualche sera nella tranquillità delle loro quattro mura.

    Quel brutto colpo aveva messo al tappeto l’ingenuo e romantico Miky, il quale dovette imparare a sue spese che il mondo e i suoi abitanti, spesso ti usano, ti consumano e poi ti abbandonano senza alcun pudore e ritegno.

    Qualcosa del genere era capitato anche a suo zio Riccardo, che, molti anni prima, aveva sposato una donna altera e viziosa, una di quelle che amava andare vestita con capi di alta sartoria, mangiare nei ristoranti di lusso e soggiornare in località esotiche almeno un paio di volte all’anno.

    Quel pover’uomo non sapeva davvero come fare. Con i pochi soldi che guadagnava faceva già miracoli cercando di far quadrare i conti del loro traballante bilancio familiare e siccome non era affatto facile procurarsi onestamente del danaro con il sudore della propria fronte, finì col chiedere un prestito a degli strozzini che lo costrinsero a pagare delle cifre altissime, forse dieci volte di più rispetto a quanto gli avevano prestato, con la conseguenza che quel debito, a poco a poco era diventato davvero ingestibile.

    La moglie per tutta risposta, stanca di quella situazione, lo piantò in asso e se ne andò.

    Zio Riccardo si sentì devastato per ciò che era accaduto e soffrì per molti mesi a causa di quell’inaspettato abbandono. Ormai non era più giovane e proprio quando era più vulnerabile e bisognoso di sostegno, quella donna da poco, lo aveva abbandonato lasciandolo in completa bolletta e con un sacco di debiti da pagare.

    Il poveretto piangeva sconsolato tutto il giorno, perché amava quella donna sulla quale aveva investito tutta la sua vita e non sapeva proprio come sistemare le cose.

    Si ridusse a dover lasciare la casa e andare a chiedere aiuto alla sorella per le più urgenti ed impellenti necessità, come un piatto caldo e un vestito pulito.

    E per fortuna trovò l’anima buona di una parente che lo aiutò, perché se fosse stato per quella moglie così egoista e detestabile, sarebbe davvero finito in disgrazia e non avrebbe ricevuto che altra sofferenza e dolore.

    Miky ricordò di aver sentito raccontare quella triste storia da suo padre, che negli ultimi anni la ripeteva spesso a tutti coloro che incontrava, soprattutto nelle riunioni di famiglia. L’uomo era rimasto tanto colpito dalla cattiveria e dall’ingratitudine di quella donna e ancora dopo tanti anni da quegli eventi, gli si stringeva il cuore al solo pensiero che quel pover’uomo aveva dovuto subire così tante ingiustizie e soprusi.

    Una storia analoga altrettanto triste e penosa, sembrava essersi ripetuta anche nella vita di Miky. Tutto quel dolore lo aveva toccato in prima persona e il suo animo era stato segnato da una sofferenza così grande da sembrare insanabile.

    Crescendo le cose migliorarono un po’ ma nell’ultimo periodo una nuova tragedia si era abbattuta su di lui.

    Infatti, quel giorno, un’angoscia quasi mortale stava prendendo radici in lui e

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