Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

L’Ordine del Tempio oltre il velo: I Templari e la Gnosi
L’Ordine del Tempio oltre il velo: I Templari e la Gnosi
L’Ordine del Tempio oltre il velo: I Templari e la Gnosi
E-book194 pagine2 ore

L’Ordine del Tempio oltre il velo: I Templari e la Gnosi

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

In un momento storico così difficile questo libro invita il lettore ad affrontare qualunque destino con l’energia di un Cavaliere e la determinazione di un Templare.
Si affronta un tema sempre affascinante e ricco di scoperte come quello del rapporto tra Gnosi e Templarismo.
Tuttavia, l’opera rappresenta – in un certo senso – una novità. Essa risiede non tanto e non solo nella dovizia dei particolari con cui viene esaminata la vita, la storia (anche quotidiana), le traversie, la continuità e il mimetismo dell’Ordine del Tempio, quanto nel momento storico in cui La Rocca e Bartoli l’hanno pensata e scritta.
È, infatti, una realtà (purtroppo) universale che, a seguito della pandemia del Covid-19, l’umanità tutta – e in particolare quella occidentale – sta vivendo un momento di profonda crisi.
Dinnanzi a questa “buia notte” – come avrebbe detto Bernardo di Chiaravalle – sarebbe facile cadere nella cupa disperazione o nel vivere alla giornata, crogiolandosi e abbandonandosi a quel “pensiero debole” in cui l’Occidente tutto è precipitato oramai da tempo.
Esiste, tuttavia, una alternativa e non da poco. È quella che ci propone – con forza e semplicità – questo testo in cui si offre il ricordo di una profonda spiritualità e di un ideale forte e coraggioso: quello che ha unito una antica forma religiosa – quella gnostica – al coraggio, all’abnegazione, al sacrificio, al senso della comunità, all’apertura mentale dei Cavalieri Templari.
Oggi siamo chiamati – con tutte le differenze del caso – a riviverlo. Siamo chiamati a rivivere una esistenza in cui gli ideali di forza, di chiarezza, di decisione, di presenza, di senso, di identità e di rispetto per noi e per gli altri siano la divisa di una umanità che vuole rialzare la testa e affrontare con coraggio il suo futuro.
LinguaItaliano
Data di uscita25 gen 2022
ISBN9788831381512
L’Ordine del Tempio oltre il velo: I Templari e la Gnosi

Leggi altro di Michele La Rocca

Correlato a L’Ordine del Tempio oltre il velo

Ebook correlati

Storia per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Recensioni su L’Ordine del Tempio oltre il velo

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    L’Ordine del Tempio oltre il velo - Michele La Rocca

    Prefazione

    Per noi e per l'umanità futura

    Questo libro di Michele La Rocca e Fabrizio Bartoli affronta, con una dovizia di particolari – profondi, interessanti e vivaci – un tema non nuovo in sé ma sempre affascinante e ricco di scoperte: quello del rapporto tra Gnosi e Templarismo.

    Tuttavia, l’opera rappresenta – in un certo senso – una novità. Essa risiede non tanto e non solo nella dovizia dei particolari con cui viene esaminata la vita, la storia (anche quotidiana), le traversie, la continuità e il mimetismo dell’Ordine del Tempio, quanto nel momento storico in cui La Rocca e Bartoli l’hanno pensata e scritta.

    È, infatti, una realtà (purtroppo) universale che, a seguito della pandemia del Covid-19, l’umanità tutta – e in particolare quella occidentale – sta vivendo un momento di profonda crisi.

    Si tratta di una crisi che ha travolto le effimere certezze di un mondo che riteneva – non differentemente dal positivismo ottocentesco – che l’edonismo, il consumismo, il benessere, l’effimero, un globalismo sfrenato e il virtuale non avrebbero avuto limiti. E che la scienza avrebbe colmato qualsiasi lacuna lavorando, alacremente, per prolungare la vita, intervenendo sulle malattie più gravi e facendo intravvedere, persino, la possibilità della creazione di un uomo bionico, capace di tutto e superiore a tutto. Sono bastati pochi mesi perché questi sogni s’infrangessero davanti – in Italia e nel mondo – alle fosse comuni, agli ospedali pieni, alle paure ancestrali e a una solitudine strisciante che, unita a una non meno strisciante e diffusa depressione, sta producendo danni le cui proporzioni ancora non sappiamo valutare.

    A fronte di questo, gli esseri umani si sono scoperti smarriti e hanno, improvvisamente avuto la certezza di essere privi di ogni riferimento: privi di un riferimento religioso – quello Cristiano – che si è trasformato in un placebo razionalista e sociologico, privi di un riferimento politico impersonato da figure che definire poveri di spirito è fare loro un complimento, privi di un riferimento alla natura diventata violenta e vendicativa, privi di un riferimento a una scienza spesso più televisiva che operativa e, infine, privi di un riferimento a una società più preoccupata di sopravvivere a se stessa che di vivere.

    Alle prospettive aurorali si è, così, sostituito un tragico tramonto, il cui futuro appare vago, oscuro e minaccioso. Dinnanzi a questa buia notte – come avrebbe detto Bernardo di Chiaravalle – sarebbe facile cadere nella cupa disperazione o nel vivere alla giornata, crogiolandosi e abbandonandosi a quel pensiero debole in cui l’Occidente tutto è precipitato: oramai da tempo.

    Esiste, tuttavia, una alternativa e non da poco. È quella che ci propone – con forza e semplicità – questo testo in cui La Rocca e Bartoli ci offrono il ricordo di una profonda spiritualità e di un ideale forte e coraggioso: quello che ha unito una antica forma religiosa – quella gnostica – al coraggio, all’abnegazione, al sacrificio, al senso della comunità, all’apertura mentale dei Cavalieri Templari. Uomini in cui la ricerca interiore – lontana da facili intellettualismi e da astratti teologismi – cercava di andare alla radice: dell’animo, della natura, della vita.

    Dalle pagine, appassionate, di La Rocca e Bartoli appare come il Templarismo sia stato un modello di vita e azione sociale.

    Oggi siamo chiamati – con tutte le differenze del caso – a riviverlo. Siamo chiamati a rivivere una esistenza in cui gli ideali di forza, di chiarezza, di decisione, di presenza, di senso, di identità e di rispetto per noi e per gli altri siano la divisa di una umanità che vuole rialzare la testa e affrontare qualunque destino: con l’energia di un Cavaliere e la determinazione di un Templare.

    Siamo chiamati – senza esitazione, paure e cedimenti – a lottare, con tutte le armi a nostra disposizione, per una Fratellanza effettivamente universale, per una Uguaglianza non solo verbale e per una vera Libertà.

    Una libertà che sia anche quella di professare – insieme a tutte le altre - anche la fede Cristiana, oggi perseguitata dal terrorismo islamico ma ancora di più da quei laici che fingono che la storia dell’Europa e dell’Occidente non sia intrisa dello Spirito e della religiosità Cristiana e Cattolica.

    Ma La Rocca e Bartoli si richiamano pure al fascinoso splendore delle antiche dottrine gnostiche, viste come un gioiello prezioso da tempo dimenticato. Un gioiello che può essere portato con l’orgoglio e il piacere di chi sa apprezzare la manualità degli artefici, la ricchezza del lavoro, la raffinatezza del materiale. Rappresentano infatti, le dottrine gnostiche, una risposta forte al travaglio della modernità, alla solitudine di una umanità immersa nelle tenebre dell’ignoranza, al tramonto delle ideologie, alla perdita della spiritualità, all’eclisse del simbolico: la linfa della vita del profondo.

    Il messaggio gnostico – a cui gli autori fanno riferimento - non promette facili soluzioni, non concede nulla alle seduzioni estetiche e neppure si rivolge, indiscriminatamente, a tutti. Si rivolge, unicamente, agli uomini di buona volontà e di desiderio: quegli uomini per cui parole come Luce, Verità, Perfezione, Scintilla Interiore hanno il potere di ridestare echi nascosti e una profonda, insaziabile, nostalgia.

    Si rivolge a tutti coloro che desiderano risalire la china decadente di un mondo insensato e nemico dallo Spirito: privo di Luce e di Verità. Si rivolge a tutti coloro che credono - anche se non lo conoscono – a un Dio lontano e nascosto, vicino però a chi desidera incontrarlo in sé stessi.

    Il messaggio gnostico si propone il ritorno degli uomini a una vera Dimensione Spirituale o pneumatica e vuole che ciò avvenga con un processo conoscitivo (gnostico) interiore.

    Un processo che, con equilibrio e salde convinzioni, porti a ravvivare il fuoco celato in tutti coloro che lo riconoscono come l’impronta eterna del Deus Absconditus dei Mistici, dei Santi, degli Illuminati, dei veri Iniziati.

    È il divampante fuoco del Pleroma (o pienezza del divino) che rende l’uomo - che in esso si risveglia - partecipe, direttamente, del Sacro in un processo di riscoperta della Totalità. Abbandonate alcune superflue accentuazioni simboliche, la Gnosi vuole essere – oggi più che mai – la riproposizione di un modello di Totalità, in grado di dare un senso all’individuo e alla collettività.

    Un modello capace di fondere, sincreticamente, nella confessione di un unico Dio - nascosto ma presente negli abissi del cuore - tempo ed eternità, individuo e Tutto: come volevano e facevano i Poveri Cavalieri del Tempio.

    Come dovremmo fare tutti noi.

    Claudio Bonvecchio

    In principio

    L’Uomo ha sempre creduto in Dio? Soprattutto esiste Dio? Come nascono le religioni? Quando nascono? Ecco alcuni importanti quesiti che accompagnano l’umanità da tempo immemore.

    Non possiamo affermare con certezza di conoscere le risposte a queste domande, solo possiamo, a ritroso nel tempo, stabilire ciò che è ragionevolmente certo o quanto meno approssimativamente certo attraverso le ricerche degli uomini che da sempre hanno studiato gli uomini, con grande passione, nella sua globalità.

    Una significativa frase attribuita a Petronio [1] recita così:

    Per prima al mondo la paura ha creato gli dèi, alla vista dei fulmini che cadevano dal cielo. Assai significativo diremmo, dunque lasciando a chi è più competente in materia una eventuale dissertazione sull’esistenza o meno di Dio, ma piacendo il fatto che esso esista, ci limiteremo ad osservare la logica conseguenza che sia necessaria tra il Creatore ed il creato una sorta di connessione.

    Stabilire da quando, quella è certamente un’altra cosa.

    Oggi però sappiamo che già dalle prime civiltà, da noi conosciute o quantomeno accettate come precursori della società moderna e fondatrici dei primi agglomerati urbani, fino ai giorni nostri, l’uomo ha avvertito la necessità di sentirsi parte di qualche sorta di progetto divino. Ne consegue che in tutto ciò che è scritto o inciso già su pietra o sulle tavole di argilla, la figura delle Entità divine è sempre presente.

    Contemporaneamente alla capacità dell’uomo di sviluppare sentimenti di questo tipo, si è però evoluta anche quella organizzativa; e chi era preposto al governo ed alle leggi delle città, decise anche di organizzare anche le idee della sfera emotiva, facendo leva proprio su quella paura di cui parlava Petronio.

    Da qui la necessità di attribuire ai leaders poteri sovrannaturali. Ne sono eclatanti esempi i faraoni, diretti discendenti di Osiride, ma, prima ancora, stessa investitura divina l’avevano avuta i re mesopotamici Sumeri, Assiri e Babilonesi, per citarne alcuni.

    In seguito, con l’organizzazione delle religioni, le cose si sono complicate al punto che le regole religiose di un popolo non potevano essere sempre comprese.

    Lotte di potere, nascoste con parole spirituali, hanno portato alla crescente necessità di nascondere determinati insegnamenti per meglio custodire tali regole. La tradizione orale poi, ha fatto il resto dando via al percorso che ha aperto la strada alle cosiddette discipline esoteriche.

    Tuttavia, anche se per millenni molto sia stato nascosto o bruciato e l’analfabetismo regnasse sovrano, con il tempo la cultura si è imposta, creando una curiosità sempre crescente e desiderosa di apprendere anche dal passato.

    Oggi esiste una passione diffusa nel mondo per la riscoperta di culture esoteriche, antiche, poiché foriere di verità che arricchiscono la spiritualità dell’uomo, dando opportunità di creare un mondo migliore.

    Da questi insegnamenti, uomini di valore portano avanti lo sviluppo della conoscenza affinché sia possibile per tutti goderne ed in questo anelito i moderni mezzi a nostra disposizione tanto aiutano, avendo l’accortezza e la capacità di discernere il vero dal falso, nel caleidoscopio di messaggi diffusi nel web o nei testi di cultura alternativa.

    Dal punto di vista storico, si suppone che i primi agglomerati urbani, le strutture organizzative e con loro le religioni, siano nate con i Sumeri, a cui sono succeduti i Babilonesi, gli Assiri, gli Ittiti ed ancora con gli Egizi.

    Più ad est si sviluppavano le civiltà cinesi e indiane.

    Certo in principio le distinzioni tra bene e male erano piuttosto diverse da come le intendiamo noi oggi.

    Dèi litigiosi e vendicativi interferivano pesantemente nella vita quotidiana, mentre sacerdoti di religioni organizzate costringevano gli uomini a qualunque forma di nefandezze compresi i sacrifici umani, nella speranza di non incorrere nella rabbia divina.

    I Babilonesi seppero raffinare questa realtà, incidendo nella pietra immortale il Codice di Hammurabi.

    Gli Assiri, più crudi e meno romantici, riportarono la civiltà all’idea che gli unici Dèi importanti fossero quelli feroci della guerra.

    Gli Egizi raccolsero una varietà di idoli di mutevoli forme in eredità dalle civiltà precedenti, che si evolvettero nel tempo, trasformandosi anche fisicamente.

    Intorno al quattordicesimo secolo a.C. però il Faraone Akhenaton, per la prima volta nella storia, promosse Aton il sole, a Dio onnipotente e padre di tutti gli Dei. Tale riforma suscitò però stupore e sgomento tra il popolo e durò poco.

    Il politeismo continuò indisturbato il suo lungo percorso nei secoli.

    Con le guerre arrivarono anche gli scambi culturali ed il sincretismo religioso moltiplicò i Pantheon degli Dei e così pure i riti propiziatori e le superstizioni.

    L’ignoranza, ben distribuita su tutto il pianeta, favorì questo caos generale; In questo variegato mondo antico, infatti, la conoscenza era assai poco diffusa e per lo più custodita dai rappresentanti del politeismo, portando a credere che non esistesse separazione tra fede e ragione, dando così l’idea che anche la scienza fosse sacra.

    A portare maggiore scompiglio ci pensarono i filosofi che, nelle intenzioni, volevano metter ordine a tale guazzabuglio di idee e che tuttavia riuscirono solo in parte a porre rimedio al bisogno dell’uomo di ricercare il mistero dell’esistenza.

    Il profeta persiano Zarathustra venne in aiuto ai filosofi.

    Fu un precursore con le sue dottrine del Mitraismo, che influenzarono pesantemente il Cristianesimo, e seppe infondere meglio di altri, nell’umanità, il senso del bene e del male.

    Parlò del Paradiso (dal persiano Pairidaeza) e dell’Inferno, riuscendo a mutare conseguentemente il comportamento dei più. La religione rimaneva però ancora una materia per pochi eletti.

    Fu la filosofia a creare l’idea che la scintilla divina albergasse in ogni essere umano, capace di infondere anche la luce della ragione. Questo idea fu un successo da attribuirsi ad Aristotele (383 –322a.c.) ed alla sua distinzione tra il mondo reale ed il mondo metafisico che permetterà di arrivare al processo induttivo, lasciando da parte tutto il sapere arcaico.

    A partire da Platone (429 – 347 a.C.), si creano delle scuole iniziatiche per tramandare, solo a chi è meritevole, la conoscen­za tradizionale e si avrà come conseguenza l’occultamento della stessa.

    I Saggi proseguirono così il loro cammino seguendo gli insegnamenti di Platone, rendendosi custodi di antiche sapienze iniziatiche mentre i laici (non iniziati) poterono percepire una verità solo materialistica, confezionata ad uso e consumo di chi gestiva il potere politico. In sostanza cambiavano le mode e i modi ma la custodia dei saperi spirituali rimase in mano a pochi eletti.

    La storia in generale scritta da e per i vincitori in effetti è molto spesso stata rivisitata dalle autorità ecclesiastiche e questo affinché, nella maggior parte del mondo, la conoscenza rimanesse (in taluni casi lo è ancora) solo propria dei religiosi e tutto lo scibile umano conservato, riscritto e diffuso in modo da non ostacolare il percorso delle religioni ufficiali.

    La prova più vicina alla nostra cultura la abbiamo con la costruzione del Nuovo Testamento ad opera dei maggiori esponenti della Chiesa romana: Al concilio di Nicea del 325 d.C., nel tentativo di sostituire gli dèi definiti dai cristiani Pagani con il cattolicesimo, i vescovi riuniti raggrupparono tutto ciò che andava a formulare le leggi

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1