Libro delle risposte

Di Cesare Ferrari

Nel suo “Libro delle domande” Pablo Neruda ha scritto settantaquattro brevi poesie composte unicamente da enigmatici quesiti. Qual era l’intento dell’autore? Calarci nella dimensione fluttuante di artistici imperscrutabili rompicapo da scorrere solo per gustare la musicalità espressa da ogni breve poema, oppure le domande hanno un significato altro? Erano rivolte solo a se stesso o sono quesiti posti anche a chi legge? Neruda cercava veramente delle risposte? E ancora: ciascuno di noi può avere delle risposte? Che tipo di risposte? La considerazione di Cesare Ferrari sulla suggestiva narrazione di Neruda è la seguente: chi si sofferma a riflettere su ogni singola domanda è inevitabilmente spinto a cercare una sua risposta, perché il fascino di ciò che è “misterioso” stimola il desiderio di “svelare”. Nel “Libro delle risposte” (illustrazioni a colori) l’autore replica a 60 domande di Neruda con altrettante fiabe lillipuziane. Un connubio di prosa e poesia con un pizzico di arcano per rimanere in equilibrio sul filo stravagante tracciato dai quesiti del poeta. L’intento è di accompagnare il lettore in un altrove favolistico rispondente alle capacità cognitive degli adulti.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 4 set 2020
• ISBN: 9788831693707

Anteprima del libro

Cesare Luigi Ferrari

Libro delle Risposte

(sessanta fantasie lillipuziane in risposta ad altrettante domande selezionate dal Libro delle domande di Pablo Neruda)

Proprietà letteraria riservata

© Agosto 2019 Cesare Luigi Ferrari

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Copertina di Cesare Luigi Ferrari

ISBN | 978-88-31693-70-7

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Indice

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Cesare Luigi Ferrari

INTRODUZIONE

Cadono pensieri d'amore entro i vulcani spenti?

Che custodisci sotto la tua gobba? disse un cammello a una tartaruga.E la tartaruga domandò: Di cosa parli con le arance?

Che distanza in metri rotondi c'è tra il sole e le arance?

Chi gridò di gioia quando nacque il colore azzurro?

Come si chiama quel cocktail che mescola vodka con lampi?

Con quali stelle continuano a parlare i fiumi che non hanno foce?

Conversa il fumo con le nubi?

Cosa accade alle rondini che giungon tardi alla scuola?È vero che distribuiscono lettere trasparenti, per tutto il cielo?

Devo scegliere questa mattina tra il mare nudo e il cielo?

Di che colore è l'odore del pianto azzurro delle viole?

Dimmi, la rosa è nuda o ha solo quel vestito?

A che finestra son rimasto a guardare il cielo sepolto? O ciò che guardo da lontano è ciò che ancora non ho vissuto?

Dov’è il bimbo che io fui, è dentro di me o se n’è andato?

Dove lasciò la luna piena il suo notturno sacco di farina?

Dove trovare una campana che suoni dentro i tuoi sogni?

E che dissero i rubini davanti al succo delle melagrane?

E non sarà in prestito il mare per un breve tempo alla terra? Non dovremo restituirlo con le maree alla luna?

E quando cambia il paesaggio son le tue mani o i tuoi guanti?

E sai cos’è più difficile tra fare il grano e sgranare?

Entra l’Autunno legalmente o è una stagione clandestina?

Era vero quell'aroma della fanciulla sorpresa?

Fioriscono le piante del sogno e maturano i loro gravi frutti?

Ma perché il giovedì non si convince di andare dopo il venerdì?

Non sarà bene proibire i baci interplanetari?

Non t’ingannò la Primavera con baci che non fiorirono?

Per chi ardono i pistilli del sole in ombra d'eclisse?

Perché è sì dura la dolcezza del cuore della ciliegia?

Perché lo squalo non assale le impavide sirene?

Perché mi muovo senza volere, perché non posso stare immobile?

Perché non insegnare a estrarre miele dal sole agli elicotteri?

Perché per attendere la neve s'è svestito l'albero?

Perché si suicidano le foglie quando si sentono gialle?

Puoi amarmi, sillabaria, e darmi un bacio sostantivo?

Quando canta l'azzurro dell'acqua come odora il rumore del cielo?

Quante chiese ha il cielo?

Se tutti i fiumi sono dolci da dove trae il sale il mare?

Si converte in pesce volante la farfalla se emigra?

Sono uccelli o sono pesci in queste reti della luna?

Tra l’abete e il papavero chi la terra ama di più?

Amore, amore, quello e quella se più non sono, dove sono andati?

"Sa la bella di Caracas quante gonne ha la rosa?

È vero che le speranze si devon annaffiare di rugiada?

È questo il sole di ieri o è altro il fuoco del suo fuoco?

Lavorano il sale e lo zucchero a costruire una torre bianca?

Perché nelle epoche oscure si scrive con inchiostro invisibile?

E come l’inverno accumula tanti azzurri lineari?

Quante api ha il giorno?

O non sarà la vita un pesce preparato per essere uccello?

La goccia viva del mercurio corre al basso o verso sempre?

Posso chiedere al mio libro se è vero che io lo scrissi?

Sangue color amaranto aveva la regina di Saba?

È sempre la stessa primavera quella che ripete la sua parte?

Fino a quando parlano gli altri se già abbiamo parlato noi?

C’è nella vita qualcosa più sciocco che chiamarsi Pablo Neruda?

Dove finisce l’arcobaleno, nella tua anima o nell'orizzonte?

Quando di nuovo vedo il mare il mare m’ha visto o non m’ha visto?

Come si chiamano i cicloni quando non hanno movimento?

Quando legge la farfalla ciò ch’è scritto sulle sue ali?

La tua bocca bacerà garofani con altre labbra venture?

Fu dove mi persero che potei finalmente rincontrarmi?

Stretta la foglia

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Retro copertina

… e quando sei preda del dubbio più fosco o una domanda assurda ti assilla, estraniati con il pensiero…