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Microcosmo d'animo
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E-book74 pagine55 minuti

Microcosmo d'animo

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Info su questo ebook

“Immediatamente salta all’occhio un fatto: quelli di Barbara non
sono semplici racconti, bensì fiabe […] A volte, è come venir colpiti
da un raggio di sole troppo invadente dritto in faccia, puro e
onesto, caparbio. Impossibile da ignorare. Altre, è una carezza a
toccare, non per forza innocente però delicata.”
(Johanna Finocchiaro, scrittrice).
“La scrittrice con leggerezza (quasi sembra di volare, come nei
quadri di Chagall) trasporta chi legge in un'atmosfera sfumata, un
paesaggio da fiaba avvolto in una sottile nebbia, dove tutto è possibile
nel campo dei sentimenti e delle emozioni.”
(Chiara Rantini, scrittrice
LinguaItaliano
Data di uscita6 lug 2021
ISBN9791220822879
Microcosmo d'animo

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    Microcosmo d'animo - Barbara Gabriella renzi

    coveresterna

    Barbara Gabriella Renzi

    MICROCOSMO D’ANIMO

    GPM Edizioni

    B. G. Renzi Microcosmo d’animo ©GPM Edizioni

    GPM Edizioni

    Via Matteotti, 11

    20061 Grezzago (MI)

    tel 340 99 39 016

    info@gpmedizioni.it

    Tutti i diritti riservati.

    Illustrazione in copertina di © B.G.Renzi

    Progetto copertina di ©Iolanda Massa

    TUTTI I DIRITTI RISERVATI.

    Il presente romanzo e frutto della fantasia dell’Autrice. Ogni riferimento a fatti, persone e/o cose realmente esistenti e/o esistite e puramente casuale.

    Le porte delle parole: microcosmi d’animo

    Un microcosmo di sogni e pensieri sghembi fra quattro righe, strascichi di memoria e tempo, respiri, vuoti, sogni e fiabe: questo è un microcosmo di vita. Immagini di frammenti e cellule scattate dalla macchina fotografica dello scrittore, un prototipo singolare. Sono parole senza orologio, silenziosi disegni e ricordi in caduta libera. Il microcosmo della vita è oltre domani, forse è già passato ma sicuramente non è solo oggi. Il profumo dei suoi ricordi futuri mi stordisce.

    MICROCOSMO D’ANIMO – PREFAZIONE

    Ogni prefazione apre la porta a nuovi viaggi; ad essere coinvolti sono i sensi, l'immaginazione, la lo spirito critico, l'esperienza. Ad essere coinvolti siamo noi.

    L’idea d’introdurre il lettore a un libro e a un’autrice che, da subito, hanno stimolato il mio appetito e saputo farsi amare, mi stuzzicava troppo per non divenire realtà. Dunque, eccomi qui: vestita da bigliettaia o, se preferite, da guida turistica, pronta ad accompagnarvi durante il primo tratto di strada. Nella speranza possiate proseguire da soli, con occhi curiosi e passo deciso. Ragionando sulla definizione di prefazione, ho isolato due significati: presentazione e giustificazione.

    Presentare chi e giustificare cosa?

    Dopo qualche minuto d’impasse, ho capito e dunque trovato la chiave di scrittura giusta. Quella adatta a Barbara Gabriella Renzi, al suo mondo fatto di pongo e spirito, che possa vestirlo. L’esecuzione di questo compito (e piacere) mira a rendermi invisibile o quasi, a sparire tra le righe, per permettere ad autrice e libro di presentarsi con la propria univoca voce, senza troppe interruzioni. L’unico vezzo che mi concederò sarà quello di giustificare il perché di alcune osservazioni. Che saranno chiaramente a mio gusto, a parer mio. Le riflessioni le lascio a voi. Fidatevi di una cosa, però: penso davvero ogni parola qui nero su bianco e sono abbastanza sicura sarete presto d’accordo con me.

    Anzi, a dire il vero proporrei un cambio di programma, se vi va: correte a leggere Barbara, comodi e al caldo, gustate i suoi racconti e solo dopo tornate; vedrete se avrò mentito o esagerato.

    Per i più curiosi, comincerei col dare qualche breve cenno di stile e contenuto.

    Immediatamente salta all’occhio un fatto: quelli di Barbara non sono semplici racconti, bensì fiabe. Brevi momenti intrisi di sogno e anima, effervescenti quanto eterei, preziosi proprio perché immediati. A volte, è come venir colpiti da un raggio di sole troppo invadente dritto in faccia, puro e onesto, caparbio. Impossibile da ignorare. Altre, è una carezza a toccare, non per forza innocente però delicata.

    Barbara svela letteralmente mondi che arrivano da altri mondi, regni fatti di Lei e da Lei esplorati. Immagini mentali, metafore, sentimenti talmente cristallini e fragili da aver bisogno di solidi giacigli e per questo inseriti all’interno di strutture narrative favolistiche. Molti i riferimenti semantici al genere fantasy e all’epoca medievale, con i suoi castelli, le principesse, i fantasmi, spade e cavalieri. L’atmosfera è sempre accogliente, calda. Barbara si trasforma in sorella maggiore, madre, nonna: sbuccia la realtà come un frutto, rivelandone gli strati più inconsci e subconsci e traducendoli nella comprensibile lingua della vita. Un linguaggio fanciullesco, semplice e spontaneo: l’autrice parla dolcemente, senza trattenere nulla ma sempre amorevolmente, spiegando la realtà delle cose così come si farebbe con un piccolo d’uomo. Proprio così: Barbara parla al nostro bambino interiore, ormai a contatto con il cosmo ma che ancora necessita di rassicurazioni. Spiegazioni. Microcosmi magici.

    Nessuna bugia, nessun inganno, solamente Verità. Bella o brutta che sia, di rinascita o caduta, questi racconti conducono sapienti a essa. I temi sono i più disparati: contesti familiari di forte impatto emotivo, disagio esistenziale, lutto, emigrazione, bellezza, spiritualità, violenza sessuale, amor proprio e sensazioni intime inspiegabili, custodite gelosamente dalla protagonista (che è sempre una donna, che è sempre sincera), portate alla luce. Forse fioca, inizialmente, spaventata, ma viva.

    Il lieto fine non si dispiega come suggerirebbe la tradizione letteraria; è il percorso stesso, l’autoaffermazione, la presa di coscienza, la maturità dell’essere umano, l’animo arricchito e i colori incontrati per strada a sostituirlo, egregiamente. «La bellezza si vede quando la si ha dentro» scrive la Renzi, consapevole della pace che può scaturire proprio dai passaggi più bui.

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