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La Via Della Vita
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E-book165 pagine2 ore

La Via Della Vita

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Info su questo ebook

Questo libro, “La Via della Vita”, è il primo di una serie di quattordici libri che riguardano la vita cristiana. Essendo dunque il primo della serie, presenta come tema la via d’accesso alla vita cristiana, la via per entrare in comunione con Gesù, la via per entrare in comunione con Dio; in altre parole, la via che conduce alla vita.

Questo libro è stato scritto proprio per aiutarti a trovare il Signore Gesù e quindi entrare in questa vita che Egli offre gratuitamente a tutti coloro che si rivolgono a Lui.

Questo libro è tuo. Leggilo. Incontra il Signore Gesù. Dona la tua vita a Lui, e comincerai a vivere davvero. Ora che stai iniziando a leggere, ti incoraggiamo a continuare fino alla fine, rispondendo anche a tutte le domande che incontrerai alla fine di ogni capitolo.

La nostra preghiera è che, alla fine di questa lettura, tu sia già entrato in una relazione vivente con Gesù, in modo da poter dire, anche tu: “GESÙ È IL MIO SALVATORE”.

Dio ti benedica abbondantemente!

LinguaItaliano
Data di uscita20 giu 2021
ISBN9781005480004
La Via Della Vita
Autore

Zacharias Tanee Fomum

For FREE books from Zacharias Tanee Fomum: https://books.bookfunnel.com/ztf-free-ebooks. Professor Zacharias Tanee FOMUM was a man of uncommon spirituality, a leading voice for revival, a workaholic, a prophet-teacher, and a world-shaping spiritual genius. He was a bestselling Christian author (with over 350 books, over 10 million copies in circulation in over 100 languages) and a professor of Organic Chemistry (with over 160 published scientific works of high distinction (earning him the award of a Doctor of Science degree from the University of Durham, Great Britain). His books and the millions of people he influenced in more than 40 years of Christian ministry continue to impact the world with the Gospel today. He founded Christian Missionary Fellowship International (CMFI), a missionary movement that has planted churches in more than 120 nations on all continents. He believed in a life of simplicity and with the support and dedication of his wife and their seven children, his all—time, money, heart, and soul— was dedicated to spreading the Gospel. He carried out exploits for God through the making of disciples for Christ, planting of churches, building spiritual leaders according to the model of the Bible, and serving the body of Christ, especially as a teacher on prayer. Learn more and read exclusive excerpts at: https://ztfomum.org

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    La Via Della Vita - Zacharias Tanee Fomum

    1

    La vecchia creazione

    La Bibbia dichiara:

    Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove (2 Corinzi 5:17).

    Questo versetto ci mostra che ci sono due creazioni: la vecchia e la nuova creazione.

    Consideriamo prima la vecchia creazione.

    IL PROPOSITO INIZIALE DI DIO

    All’inizio, il proposito di Dio era che ci fosse soltanto una creazione: la Sua perfetta creazione. Per riuscire in questo proposito, Egli creò fin dall'inizio un mondo perfetto. Parlando della creazione che Dio fece nel principio, la Bibbia ci dice:

    Dio vide tutto quello che aveva fatto, ed ecco, era molto buono (Genesi 1:31).

    Se Dio ha espresso il Suo parere dicendo che era molto buono, significa che doveva essere davvero buono sotto ogni aspetto. Tutto il creato, compreso l'uomo, era quindi perfetto fin dall’inizio della creazione ed il cuore di Dio ne era dunque soddisfatto.

    PERCHÉ DIO CREÒ L'UOMO ?

    L'uomo fu la creatura speciale di Dio. Infatti quando Dio creò l’uomo aveva in vista per lui quattro grandi propositi.

    Prima di tutto, l'uomo fu creato per avere una relazione particolare con Dio. Fu creato per avere una comunione personale con Dio. Fu creato per essere in grado di entrare in un rapporto intimo con Dio, per provare ciò che Dio prova e per soddisfare il cuore stesso di Dio. Affinché l'uomo fosse capace di tutto ciò, Dio lo creò in un modo molto speciale fin dall'inizio: lo creò a Sua immagine e somiglianza.

    La Bibbia ci dice:

    Poi Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza, e abbia dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra» (Genesi 1:26).

    In secondo luogo, l'uomo fu creato per dominare. Dal momento che l’uomo avrebbe soddisfatto il cuore di Dio grazie a questa relazione particolare con Lui, egli poteva avere il dominio sul resto del creato. In altre parole, poiché l'uomo si era volontariamente sottomesso a Dio per essere governato e dominato, Dio gli avrebbe dato il diritto di governare e dominare sul resto della creazione. Il proposito iniziale di Dio era che l’uomo doveva avere un dominio illimitato sul resto della creazione. L’uomo doveva avere autorità.

    In terzo luogo, l'uomo doveva assoggettare la terra, lavorare e custodire il giardino d’Eden. La Bibbia ci dice che:

    Dio li benedisse; e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi; riempite la terra, rendetevela soggetta, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra» (Genesi 1:28);

    Dio il Signore prese dunque l'uomo e lo pose nel giardino d’Eden perché lo lavorasse e lo custodisse (Genesi 2:15).

    Per assoggettare la terra, l'uomo doveva lavorare duramente. Dio non ha mai voluto che l'uomo fosse pigro. Egli è sempre stato contrario alla pigrizia, e lo sarà sempre.

    Infine, l'uomo doveva ubbidire a Dio. La speciale relazione tra Dio e l'uomo poteva continuare a patto che l'uomo fosse ubbidiente a Dio. Senza quell’ubbidienza, questa relazione si sarebbe interrotta e sarebbe andata in frantumi. Se l'uomo avesse disubbidito a Dio, egli avrebbe perso anche il suo potere sul resto del creato. Di norma, l'ubbidienza viene provata dai comandamenti. La Bibbia ci dice che:

    Dio il Signore ordinò all'uomo: «Mangia pure da ogni albero del giardino, ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai» (Genesi 2:16-17).

    Dunque ogni cosa era incentrata sull'ubbidienza. L'uomo poteva ubbidire o disubbidire. La scelta era sua. Dio gli aveva dato la libertà di scegliere cosa fare.

    L'UOMO DIVENTA UNA VECCHIA CREAZIONE

    Il peccato dell’uomo

    Dio aveva detto ad Adamo:

    «Mangia pure da ogni albero del giardino, ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai».

    Gli fu data così la possibilità di mangiare liberamente come voleva. Non so quanti alberi c'erano in quel giardino, però credo che il loro numero fosse illimitato. Adamo aveva a disposizione un’ampia scelta. Dio diede solo un'unica eccezione. Un solo albero fu proibito ad Adamo, e ciò fu fatto in termini molto risoluti: «Nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai». L'uomo non aveva la necessità di disubbidire. Non è certo perché stava morendo di fame che egli mangiò il frutto dell'albero proibito. Egli semplicemente decise di fare ciò che voleva. Egli decise liberamente di disubbidire a Dio e mangiò il frutto dell'albero proibito. La Bibbia ci dice che:

    La donna osservò che l'albero era buono per nutrirsi, che era bello da vedere e che l'albero era desiderabile per acquistare conoscenza; prese del frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito, che era con lei, ed egli ne mangiò (Genesi 3:6).

    Questo fu un atto volontario. Non era frutto dell'ignoranza. L'uomo sapeva ciò che stava facendo.

    Egli deliberatamente giudicò di saperne più di Dio e decise così di voler essere indipendente da Dio.

    Con questo atto, l'uomo peccò; infatti peccare vuol dire scegliere la propria via anziché quella di Dio. È fare ciò che si sa di non dover fare e non fare ciò che si sa di dover fare.

    Commettendo il peccato, in altre parole Adamo aveva scelto un modo di procedere che era totalmente per conto proprio. Da allora in poi, l’uomo cadde nello sviamento, e tutte le cose nella creazione si sviarono con lui.

    Le conseguenze del peccato di Adamo

    a) Interruzione del rapporto con Dio

    Subito dopo che Adamo ebbe peccato, egli perse la comunione con Dio. Ebbe paura di Dio e cominciò a nascondersi. La luce di Dio non trovava più posto nel suo cuore. Subito dopo che Adamo ebbe mangiato il frutto proibito, egli morì. Non morì subito fisicamente. Egli morì prima spiritualmente e successivamente sarebbe morto anche fisicamente. La morte spirituale è la separazione da Dio. È l'interruzione della comunione con Dio. Adamo perse la comunione con Dio e fu cacciato via dalla presenza di Dio. Infatti la Bibbia ci dice:

    Così Egli scacciò l'uomo e pose a oriente del giardino d'Eden i cherubini, che vibravano da ogni parte una spada fiammeggiante, per custodire la via dell'albero della vita (Genesi 3:24).

    Da quel momento in poi, l’uomo, lontano da Dio, si trova errante in una via di decadenza spirituale e di disfacimento fisico, per andare incontro, infine, alla morte eterna, gettato nello stagno di fuoco, che è l'inferno. L'inferno è il luogo dove la separazione da Dio è per tutta l’eternità, dove la morte spirituale raggiunge il suo livello più estremo. Chiunque è separato da Dio è già morto spiritualmente.

    b) Perdita del dominio sul resto della creazione

    Nel maledire il serpente per aver provocato questa tragedia del peccato, Dio dichiarò ormai perduto, se non del tutto, almeno in parte, il dominio dell’uomo sul resto della creazione, poiché disse al serpente:

    «Io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno» (Genesi 3:15).

    Anziché essere l'uomo a dominare sul serpente, è piuttosto l'inimicizia fra loro che viene ora introdotta. Da questo momento in poi, ci sarebbe stata nei confronti dell’uomo l'aggressione da parte delle stesse creature che prima, invece, gli erano state sottomesse. Catastrofi, terremoti, inondazioni, uragani, virus, batteri ed altri microbi patogeni, ecc. sono tutte manifestazioni di ribellione del creato contro l'uomo ribelle.

    c) Maggiore fatica per assoggettare la terra

    Dio disse al ribelle Adamo:

    «Il suolo sarà maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con affanno, tutti i giorni della tua vita. Esso ti produrrà spine e rovi, e tu mangerai l'erba dei campi; il pane con il sudore del tuo volto» (Genesi 3:17-19).

    Il suolo non era più lo stesso dopo la disubbidienza d'Adamo; infatti aveva prodotto spine e rovi, i quali prima non erano presenti nella creazione perfetta di Dio.

    Ad esempio i virus che hanno bisogno delle cellule umane per sopravvivere sono entrati in gioco, e così la terra è diventata un luogo meno abitabile.

    d) Abbassamento dell’uomo e perdita del grado che aveva come collaboratore di Dio

    Dio disse ad Adamo dopo che era caduto nel peccato:

    «Tu ritorni nella terra da cui fosti tratto; perché sei polvere e in polvere ritornerai» (Genesi 3:19).

    Posso solo immaginare il dolore che Dio ha dovuto provare quando fece questa dichiarazione: sei polvere. L'uomo era stato creato dalla polvere, ma poi fu innalzato al di sopra di tutta la creazione di Dio. Tuttavia ora è indietreggiato ed è ritornato da dove aveva iniziato. Notate bene: chi rimane nella ribellione di Adamo rimane polvere, semplice polvere; e ancora peggio, polvere sotto un giudizio; polvere che dovrà essere punita per l’eternità.

    Sebbene Dio provasse dolore nel fare queste dichiarazioni, Egli fu costretto dalla Sua giustizia a farle. Che altro poteva fare?

    Il peccato di Adamo, punto d’inizio della vecchia creazione

    Fino al peccato di Adamo, non esisteva ancora la vecchia creazione; vi era solo l’unica creazione di Dio. Quando Adamo peccò, egli divenne l'inizio della vecchia creazione. Lo divenne a causa della propria disubbidienza. Di fronte alla scelta tra rimanere l'unica creazione di Dio e diventare l'inizio di un'altra creazione al di fuori della volontà di Dio, Adamo decise di voler essere l'inizio di un'altra creazione; e così ottenne ciò che aveva scelto.

    L'immagine di Dio in Adamo

    Dio aveva detto nel principio:

    «Facciamo l'uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza» (Genesi 1:26).

    All’inizio, Adamo fu fatto ad immagine e somiglianza di Dio, cioè fu fatto ad immagine e somiglianza del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Questa era l'immagine perfetta di Dio. Quando egli peccò, l'immagine di Dio in lui divenne alterata, distorta, rovinata. Essa era sempre l'immagine di Dio, ma ora risultava un'immagine deformata, molto lontana dall’originale. Era come una macchina che è stata coinvolta in un terribile incidente: essa rimane sempre una macchina, ma quanto risulta ora diversa da prima!

    Poiché l'immagine di Dio nell'uomo rimane l'immagine di Dio, anche se deformata, l'uomo caduto nel peccato, pur essendo spiritualmente morto, può ancora manifestare una qualche virtù, autorità e dominio. Tuttavia, poiché l'immagine è distorta, la stessa persona che da un lato potrebbe manifestare una virtù, in un altro aspetto del proprio carattere può essere invece molto malvagia. L'uomo caduto nel peccato presenta una personalità doppia, capace allo stesso tempo di fare il bene e il male.

    Tutti gli esseri umani fanno parte della vecchia creazione

    Se Adamo non avesse avuto una progenie, egli sarebbe stata l'unica persona della vecchia creazione e, alla sua morte, la vecchia creazione sarebbe finita con lui.

    Ma la Bibbia ci dice che:

    Adamo visse centotrent'anni, generò un figlio a sua somiglianza, a sua immagine, e lo chiamò Set (Genesi 5:3).

    Il figlio di Adamo, essendo stato generato dopo la caduta nel peccato, era conforme all'immagine deformata e distorta, e non all'immagine originale che Dio aveva data ad Adamo all’inizio della creazione.

    Tutti gli esseri umani sono discendenti di Adamo. Ciò significa che, alla nascita, essi entrano nel mondo come facenti parte della vecchia creazione, avendo in loro un'immagine deformata di Dio. Facendo parte della vecchia creazione, tutti gli esseri umani sono per

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