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Dio che dimora
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E-book99 pagine1 ora

Dio che dimora

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Info su questo ebook

"Dio che dimora", l'ultimo libro della serie OLTRE, approfondisce la conoscenza del luogo dove Dio ha deciso di abitare: il tabernacolo. L'Eterno desiderava e desidera ancora oggi, stare in mezzo al Suo popolo ed essere l'unico Dio. Il Suo amore lo ha spinto a non abbandonare coloro che ha scelto, ma ad essere per loro la guida perfetta che li ha condotti fino alla terra promessa. Durante il giorno, la Sua grazia li copriva con una nuvola che li proteggeva dal sole e dal caldo del deserto, mentre la sera, la Sua potenza si manifestava attraverso una colonna di fuoco che illuminava il loro cammino e forniva loro il calore necessario per scaldarsi durante la notte. Il tabernacolo è l'opera perfetta e complessa della Sua dimora. Mosè ha ricevuto direttamente da Dio tutte le istruzioni per la sua costruzione, facendo così emergere tutti i talenti e i doni di cui il popolo era dotato. Ognuno ha messo mano alla realizzazione della dimora di Dio, ciascuno secondo le proprie abilità o le proprie ricchezze. Questo a dimostrazione della complementarietà del Corpo di Cristo e della necessità che ognuno di noi metta a disposizione dell'altro, ciò che gli è stato donato da Dio. L'unità si realizza anche grazie ad un obiettivo comune, che non è certo quello di glorificare se stessi, ma di innalzare il nome di Gesù, affinché il Suo regno possa avanzare.
LinguaItaliano
Data di uscita21 apr 2022
ISBN9791221401233
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    Anteprima del libro

    Dio che dimora - Ministero Rehoboth

    I. INTRODUZIONE

    In Dio che dimora, il sesto e ultimo libro della serie Oltre, attraverso uno studio di approfondimento del tabernacolo, verrà evidenziato quanto Dio desideri stare in mezzo al Suo popolo.

    Oggi la società ci presenta un Dio che vuole stare lontano dall’uomo, ma questo concetto è nettamente in contrasto con ciò che vi è scritto nella Parola di Dio, dove al contrario, fin dalla creazione, leggiamo di un Dio che vuole stare accanto al proprio popolo, un Dio che ama l’uomo, un Dio che è sceso fin sulla terra proprio per stare accanto ad ognuno di noi. Gesù non è rimasto in cielo osservando il comportamento dell'uomo, anzi, la Bibbia afferma che si è fatto uomo ed è venuto nel mondo per essere luce nelle tenebre.

    In questo ultimo libro parleremo dell’importanza della presenza e della gloria di Dio, ma soprattutto, di quanto sia necessario per noi raggiungere la consapevolezza che abbiamo un Dio che desidera passare del tempo con noi e vuole dimorare in mezzo alla Sua chiesa. Dio ha manifestato la propria gloria al Suo popolo. La gloria del Signore è quindi un concetto attivo, non statico. Una presenza viva, manifestata, rivelata. La gloria di Dio è la manifestazione visibile della Sua presenza e della Sua essenza.

    Dio vuole dimorare con il Suo popolo e ha dato a Mosè istruzioni molto precise per costruire la Sua dimora, il tabernacolo, una tenda in mezzo al deserto che gli sarebbe servita come casa, proprio per riuscire a stare vicino all’uomo. Il vocabolario definisce dimora il luogo che accoglie e dove risulta fissata l’abitazione di qualcuno.

    Nella casa di Dio non tutti potevano entrare a proprio piacimento ed è per tale ragione che la tenda doveva essere delimitata. Il recinto era costruito con cortine di lino puro a formare un cortile tutto intorno alla tenda.

    Nel cortile si trovavano l’altare degli olocausti e la conca di rame, oggetti che chiunque poteva vedere, a differenza della tenda. Quest’ultima era divisa in due stanze. La prima, la più grande, era il luogo santo, mentre la seconda, il luogo santissimo.

    Nel luogo santo si trovavano la tavola dei pani, il candelabro e l’altare dei profumi e vi potevano entrare i sacerdoti, mentre il luogo santissimo, che ospitava l'arca, era il luogo della presenza di Dio e vi poteva entrare solo il sommo sacerdote.

    Potremmo chiederci: Perché noi, che viviamo nella grazia, dovremmo approfondire e studiare il tabernacolo? Dio ha fatto una rivelazione molto importante all'apostolo Paolo che possiamo leggere in 1 Corinzi 6:19: "Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi, il quale voi avete da Dio, e che voi non appartenete a voi stessi?"

    Come anticamente Dio aveva stabilito la Sua dimora nel tabernacolo, così oggi lo Spirito Santo dimora nell'uomo ed il tabernacolo rappresenta tutta l’opera di redenzione compiuta da Gesù. Gesù attraverso la Sua morte e risurrezione, ha permesso a qualsiasi uomo che accetta il Suo sacrificio, di accedere alla presenza di Dio.

    Quando Gesù morì è scritto che il velo che separava il luogo santo dal luogo santissimo fu strappato. Prima di questo evento, solo il sommo sacerdote e solo una volta l’anno, poteva andare alla presenza di Dio, ma oggi ognuno di noi, in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo, può godere della Sua presenza incondizionatamente. Gesù ha compiuto un’opera che era impossibile per un uomo compiere, ma anche noi dobbiamo fare la nostra parte. Dio vuole portare la Sua chiesa ad una maggiore intimità con Lui, vuole scuoterla dalla superficialità, ma tutto questo può accadere solo se viviamo la Sua presenza. Molte volte adempiamo a tutti i nostri impegni ecclesiali, siamo zelanti, serviamo, ma quello di cui abbiamo realmente bisogno, prima di ogni cosa, è vivere la Sua presenza.

    Ogni credente deve essere consapevole della forte influenza e potenzialità che la chiesa ha nella società e se ognuno di noi riuscisse ad assimilare questo principio, potremmo vedere sempre più manifestarsi il regno dei cieli in terra.

    Dio si rivela all’uomo in vari modi, attraverso la natura, attraverso Gesù, la Sua Parola, ma dalla Pentecoste in poi, è soprattutto la chiesa lo strumento attraverso il quale Dio agisce in questo mondo. La chiesa è il mezzo di cui Dio si serve affinché la Sua Parola e il Suo progetto di redenzione siano conosciuti da tutti gli uomini.

    Quello di cui la nostra società ha bisogno, è una chiesa centrata su Cristo, vivente e potente, una chiesa che attraverso una visione chiara, opera e crea vita in una società morta. Dio vuole guidarci giorno dopo giorno e desidera che quotidianamente facciamo scelte per Lui, ma tutto ciò sarà naturale solo per coloro che hanno un rapporto costante con Dio, coloro che vivono la Sua presenza e amano la Sua Parola.

    Purtroppo alcune volte utilizziamo Dio come se fosse un distributore automatico e andiamo a Lui solo quando abbiamo bisogno di qualcosa, ma Lui è interessato a noi sempre, durante ogni nostra scelta e dipende solo da noi coinvolgerlo oppure no…

    Dio non vuole guidarci semplicemente per farci fare le scelte giuste, ma soprattutto affinché la Sua chiesa possa arrivare ad adempiere il piano che Lui ha preparato per ognuno di noi.

    II. VIA LIBERA

    In questo nuovo libro, Dio che dimora, vogliamo focalizzare l’attenzione su quanto Dio abbia sempre cercato di trovare un punto di incontro con l’uomo affinché quest’ultimo potesse stargli accanto. Prima della venuta del Messia, se l’uomo voleva stare alla Sua presenza, doveva recarsi in luoghi specifici. Mosè quando ricevette le tavole della legge (il patto tra Dio e il Suo amato popolo) restò ben quaranta giorni alla presenza di Dio, ma nel cuore dell’Eterno c’era il desiderio di stare sempre con i Suoi figli ed è per questa ragione che fece una richiesta specifica a Mosè. Gli chiese di raccogliere delle offerte da Israele, con le quali poter costruire il tabernacolo, un luogo in cui Dio avrebbe

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