C'era una volta... anzi no!

Di Agnese Bizzarri e Maria Sole Macchia

C’era una volta… “Una fata!”, diranno le piccole lettrici. “Un dinosauro!”, diranno i piccoli lettori. Ebbene no! C’era, anzi c’è… l’astronave dei ciucci, Gino il difficoltoso, il Maestro Tuono… E poi c’è l’albero dei No, la stanza di Ermanno, e la famiglia numerosa, e tante altre storie. Diciannove storie da raccontare: prima della nanna, prima di lavarsi, o quando esplode un tuono. Per mandare giù lo sciroppo, o dormire nel lettino. Per dire un no, ma anche per dire un sì! Oppure solo per ingannare l’attesa.

• Lingua: Italiano
• Editore: VandA edizioni
• Data di uscita: 16 apr 2015
• ISBN: 9788868991401

Agnese Bizzarri

Agnese Bizzarri (1977), laureata in Filosofia, si occupa di progetti educativi e culturali presso fondazioni, enti, pubbliche amministrazioni, università e associazioni non profit. Per il sito Che Forte.it cura la rubrica “I miti spiegati ai bambini”. Per Fondazione Milano ha realizzato e gestito iniziative legate all’infanzia, in collaborazione con Fondazione Cariplo e Università degli Studi di Milano Bicocca. Nel 2013 ha scritto il libro Quante Storie… (Edizioni C’era una volta), ora ripubblicato da VandA.ePublishing con quattro storie inedite.

Anteprima del libro

C’era una volta… C’era una volta il rito di accompagnamento al sonno dei piccoli, attraverso la lettura di fiabe, attuata da mamme e tate. Quelle fiabe non erano particolarmente rassicuranti, anzi, potevano essere ansiogene, perché evoluzioni addolcite di racconti dei fratelli Grimm o di Perrault pensati per gli adulti. Rimaneva, però, il legame del rito, cioè l’atmosfera calda di vicinanza tra l’adulto e il bambino.

C’è, ora, un’altra volta. C’è Agnese Bizzarri, un tempo fruitrice di fiabe, che ora restituisce il suo debito generazionale realizzando un piccolo, nuovo canale di relazione. Facile, soprattutto.

Le sue storielle toccano molti nodi cruciali dello sviluppo psichico infantile. Inventa, infatti, fantasiose narrazioni che hanno una specifica attinenza ai bisogni, ai timori e alle curiosità dei bimbi. Mastro Tuono è la sconfitta delle paure, Prugna la Morbida riprende il non raro problema del controllo degli sfinteri, Lettyn astuto Lettino è l’antonomasia del paradiso terrestre, cioè stare nel lettone dei genitori.

Sono presenti anche racconti con tematiche più complesse e coinvolgenti perché centrati sul problema molto umano della separazione (La Mucca Lola e la stalla di Atti Atti e Mamma non piangere), oppure sulla canalizzazione della rabbia e dell’aggressività. Dice Sigmund Freud che il mestiere di genitore è il più difficile del mondo. Ha perfettamente ragione. Non esistono, infatti, training formativi o manuali risolutivi in materia. Si fa il genitore sulla scorta delle esperienze vissute come figli. Si possono, però, attuare delle correzioni migliorative approfittando di stimoli buoni.

Agnese Bizzarri propone una modalità di semplice costruttività relazionale. In un tempo, questo tempo, in cui può essere rapida la delega a giochini elettronici sostitutivi del guardarsi e parlarsi, questo apparente semplice libretto può essere un’occasione di riflessione.

Lascio alla curiosa lettrice e al curioso lettore (anche i padri dovrebbero farlo) il gusto di sperimentare e mettere in atto un rito