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Scene da un condominio
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E-book39 pagine25 minuti

Scene da un condominio

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Otto donne e un condominio. Ognuna con il suo carattere, le sue manie, i segreti, le aspirazioni, i sogni. Donne che ogni giorno si sfiorano, quasi si rincorrono, per ritrovarsi ahimè quasi sempre nel grande calderone della solitudine.
Quali sono le parole, i gesti, gli sguardi per attrarre attenzione?
Come raccontarsi per mettere a nudo i tanti vissuti, ma anche i piccoli o grandi scheletri nascosti nell’armadio del tempo?
Come smorzare l’indifferenza che, più di un giudizio feroce, accentua distacco e chiusura?
Non è mai facile trovare la strada giusta e soprattutto le parole giuste.
In questa commedia condominiale otto figure femminili entrano in scena cariche di affanni e di rimpianti generati perlopiù da abbandoni, perdite e tradimenti; ma anche con tanta voglia di vivere. Con sé portano soprattutto l’ironia. Un filo ora comico, ora sarcastico, con cui avvolgere in modo leggero, quasi evanescente, le storie ma anche gli stati d’animo più intimi. Che, se non camuffati, sarebbero ancora più devastanti.
LinguaItaliano
Data di uscita15 nov 2018
ISBN9788832923179
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    Anteprima del libro

    Scene da un condominio - Silvana Agostini

    colori.

    Il condominio, questo sconosciuto

    Il condominio ha origini antichissime. In epoca romana veniva chiamato insulae : tre, quattro piani dove risiedevano diverse famiglie in base anche al reddito. Ma i condomini nell’accezione moderna sono più recenti e si diffusero dopo la seconda rivoluzione industriale. Condomini come foreste umane sorsero nelle periferie delle città, rispondendo alla richiesta sempre più crescente di spazi abitativi. E quando lo spazio orizzontale cominciò a esaurirsi i grattacieli divennero il nuovo modo di abitare. Tante moderne torri di Babele, in cui caratteri, abitudini, culture devono sforzarsi di convivere.

    Ma se poi ci pensiamo, anche la fabbrica, la scuola, l’ospedale, la parrocchia, possono configurarsi come grandi condomini in cui ogni giorno milioni di storie si intrecciano, molte si sfiorano, altre, raramente, riescono ad approfondirsi. Per indifferenza? Per paura? Per solitudine? O, viene da dire, per la fretta in cui oggi ci siamo costretti a vivere?

    E dunque, il condominio è per eccellenza la cartina di tornasole di ciò che la società è nel suo vivere quotidiano. Perché dietro ogni porta c’è una storia, c’è un’anima, c’è un corpo. Ci sono pensieri e sensazioni. Molto spesso c’è indifferenza.

    Di sicuro c’è solitudine!

    Sempre più quelle porte rimangono mute e non sollecitano condivisione. Si chiudono al mattino, si riaprono la sera e sulle scale rimangono soltanto saluti frettolosi, sguardi fuggenti, impronte evanescenti e solo occasionali e fortuiti meccanismi ci fanno avvicinare. è allora che si scoprono mondi insoliti che in fondo, per alcuni aspetti, si assomigliano.

    Chi non ha manie o abitudini che esulano da un agire omologato! Chi non nasconde nei propri armadi scheletri grandi o piccini che certe volte vorrebbe condividere per alleggerirne il peso. Ma di sicuro ogni comportamento ha una doppia faccia quella che si vede e si tocca, quella che non si percepisce, ma neppure si immagina.

    Ecco questo condominio può essere visto come un prototipo. E le sue inquiline altro non sono che la risultanza di comportamenti, ma anche sentimenti e vissuti di tantissimi altri inquilini, proprio come noi.

    Quasi un caleidoscopio, i cui colori via via si stemperano in tante sfumature sempre più pallide.

    Qui,

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