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Celine scopre il piacere
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E-book72 pagine1 ora

Celine scopre il piacere

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Info su questo ebook

Il viaggio della vita di Celine alla scoperta della vita e del sesso.

LinguaItaliano
Data di uscita3 giu 2022
ISBN9781005979256
Celine scopre il piacere
Autore

Michelle Simon

Michelle Simon nasce a Parigi nel 1975. Approda alla scrittura dopo aver fatto molti lavori. Ha lavorato in un albergo. Si è cimentata come cantante. E' stata segretaria in una multinazionale. Proprio quest'ultima esperienza le apre le porte della scrittura. In questa nuova dimensione, Michelle scopre l'amore, ma poi tutto si trasforma e diventa sesso. All'inizio Michelle vede infrangersi tutti i suoi sogni, poi decide di cavalcare l'onda e rende il sesso un'arte. Si trasforma in una sorta di cortigiana. Poi arriva la scrittura. Una scrittura dalle tinte forti. Questo è il suo primo saggio.

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    Celine scopre il piacere - Michelle Simon

    CELINE

    SCOPRE IL PIACERE

    * * * * *

    By

    MICHELLE SIMON

    SMASHWORDS EDITION

    * * * * *

    PUBLISHED BY:

    MICHELLE SIMON on Smashwords

    CELINE

    * * * * *

    Copyright © 2022 by MICHELLE SIMON

    Smashwords Edition License Notes

    This ebook is licensed for your personal enjoyment only. This ebook may not be re-sold or given away to other people. If you would like to share this book with another person, please purchase an additional copy for each person you share it with. If you're reading this book and did not purchase it, or it was not purchased for your use only, then you should return to Smashwords.com and purchase your own copy. Thank you for respecting the author's work.

    * * * * *

    CELINE

    SCOPRE IL PIACERE

    * * * * *

    Celine era seduta sulla poltrona nella penombra della stanza.

    Il caldo era soffocante.

    Nella mano sinistra reggeva un bicchiere colmo di ghiaccio. Ogni tanto afferrava un cubetto gelato e lo assaporava. Faceva in modo che il ghiaccio non si sciogliesse nella sua bocca. Poi faceva scivolare il cubetto sulla pelle accaldata. E’ lì che permetteva al ghiaccio di sciogliersi.

    Una brezza leggera di vento entrò nella stanza e fece sollevare la tenda, come una carezza sfiorò la pelle di Celine facendole drizzare i peli. I suoi piccoli capezzoli si irrigidirono sotto la camicia di cotone bianca leggermente trasparente. Celine li sfiorò con la punta dell’indice, mentre l’acqua del cubetto le scivolò tra i seni rinfrescandola.

    * * * * *

    Prima, in quel punto esatto della stanza, proprio di fronte a lei, c’era uno specchio.A Celine sarebbe piaciuto potersi ammirare ancora una volta in quello specchio.

    Celine sapeva di essere diventata bella, ma, proprio per questo, sua madre le aveva tolto tutti gli specchi dalla stanza.

    Sua madre diceva che gli specchi alimentavano il diavolo che si stava insinuando in lei.

    Celine non l’ascoltava. Si sentiva soffocare in quella stanza e non era per il caldo. Adesso aveva a disposizione solo un piccolo specchio in bagno. Lo specchio era stato incastonato un metro sopra il lavandino ed era così piccolo che Celine poteva giusto guardare il suo viso.

    Prima, quando c’era lo specchio nello stanza, Celine trascorreva ore ad ammirarsi. Le piaceva guardare l’azzurro dei suoi occhi e sprofondare in quel blu. Si passava la mano tra i capelli e guardava le ciocche chiare ricadere morbide sulle sue spalle.

    Si sfiorava le labbra e poi le mordicchiava per farle diventare più rosse, così sembrava che aveva il rossetto come le ragazze sulle riviste.

    A Celine era proibito truccarsi.

    Celine aspettava che la goccia d’acqua scivolasse sulla sua pelle con una lentezza rassicurante. Era bagnata ed accaldata e avrebbe voluto sfiorarsi appena. Le sarebbe piaciuto poggiare il piccolo cubetto di ghiaccio in quel punto innominabile, che palpitava e le faceva girare la testa e che aveva imparato a conoscere, ma non poteva, perché le era vietato chiudere la porta e sua madre sarebbe potuta arrivare da un momento all’altro.

    Celine aveva bisogno di vivere e non ne poteva più di abitare in quella casa. La madre arrivò dopo qualche istante per avvisarla di prepararsi. Sarebbero uscite. A Celine non interessava la destinazione.

    * * * * *

    Sua madre era una donna rigida. Un tempo era stata bella, ma adesso era consumata dalla rabbia e dalla gelosia. La gelosia aveva assottigliato le sue labbra, un tempo carnose, trasformando la bocca in una strana fessura. La rabbia le aveva scavato un solco tra le sopracciglia ed aveva reso livida la pelle un tempo rosea e liscia. Tutte queste trasformazioni erano state causate da una particolare forma di amore possessiva ed intransigente nei confronti del padre di Celine, un ricchissimo uomo d’affari, mai presente.

    Celine amava suo padre. Lo vedeva spesso ritratto nelle riviste patinate in compagnia di qualche celebrità. Celine avrebbe voluto conservare quelle foto, ma sua madre le faceva sparire.

    Sua madre faceva sparire anche le lettere che il padre le scriveva.La madre diceva che suo padre era un depravato, che frequentava donne molto più giovani di sua figlia, e non voleva che Celine ne seguisse le orme. Celine, a volte, la sentiva piangere e provava pena per lei, ma questo accadeva poche volte.

    * * * * *

    Finché Celine era stata piccola il rapporto tra lei e la madre era stato meraviglioso. Poi due piccoli seni erano sbocciati sotto la camicetta di Celine e sua madre aveva iniziato a guardarla con sospetto. Si infuriava quando vedeva i due boccioli farsi turgidi sotto la maglietta ai primi brividi di freddo. Ma Celine, anche se avesse voluto, non avrebbe potuto fermarli. Una volta aveva cercato di metterli giù con la mano, ma aveva ottenuto l’effetto contrario, per non parlare della reazione di sua madre, che l’aveva accusata di toccarsi davanti a lei.

    Celine era scoppiata in lacrime per la rabbia e la vergogna.

    Da quel giorno la madre pretendeva che Celine indossasse dei reggiseni che sembravano di ferro e la facevano piatta. Celine si sentiva umiliata e non voleva indossarli, ma la madre la ispezionava tutte le mattine. Era costretta a vestirsi secondo i voleri della genitrice, ma appena era nella sua stanza i vestiti volavano via con una lentezza esasperante. Era questo che le piaceva. Celine si metteva davanti allo specchio e finalmente poteva ammirarsi. Notava che i seni crescevano di giorno in giorno e bastava sfiorarli appena o addirittura soffiarci sopra per vedere quanto erano vivi. Le gambe erano lunghe e snelle. La vita sottile. Tra le cosce si era formato un ciuffetto

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