Al sorgere del cuore

Di rosafio Nicola

Nicola Rosafio ha raccolto qui una parte della sua produzione letteraria.
Il filo conduttore di questa antologia è l’amore.
Amore nel senso ampio del termine, non necessariamente tra due persone, ma anche amore per il creato, la natura, l’arte e la bellezza.
Un crogiolo di emozioni ,dove vengono a galla sentimenti, speranze, passioni, nostalgia, malinconia.
Con una voglia di scrutare il cielo e cercare di carpirne il senso di infinito.
La sua scrittura è volutamente semplice, e proprio per questo arriva a tutti, cercando di suscitare le emozioni che solo l’arte può dare, più di tutte la poesia.
Nella prima sezione l’elemento centrale è l’amore di coppia.
Amori sinceri, finiti o impossibili.
Per non soffrire l’autore a volte prende le distanze dal suo cuore,
come fossero due entità separabili, per schierarsi con la mente.
Esplodono i conflitti tra ragione e sentimento, trattati a volte con leggerezza e ironia.
Nella seconda sezione viene narrato lo spettacolo e le emozioni che ci regala la natura, che prende la parola e ci descrive una realtà tracciata da angolazioni diverse.
La sua voglia di vivere, generosità e sofferenza.
Nella terza sezione si parla di prime infatuazioni adolescenziali.
Timidi approcci, amori nascenti, puri ed innocenti tra i banchi di
scuola.

“Quando tutto sembra andare storto, non perdete la speranza.”
“Tornate a sorridere perché presto qualcuno verrà a cercarvi.”
“Quando meno ve lo aspettate.”
Non appena questa notte finirà….
“Al sorgere del cuore.”

• Lingua: Italiano
• Editore: GPM EDIZIONI
• Data di uscita: 1 mar 2022
• ISBN: 9791222059556

Anteprima del libro

coverinterna

NICOLA ROSAFIO

AL SORGERE DEL CUORE

Antologia di poesie d’amore e altre

Malattie del cuore

GPM EDIZIONI

N. Rosafio Al sorgere del cuore ©GPM Edizioni

GPM Edizioni

Via Matteotti, 11

20061 Grezzago (MI)

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Illustrazione in copertina di © pixabay

Progetto copertina di ©Iolanda Massa

TUTTI I DIRITTI RISERVATI.

Dedico questo libro a mia moglie Wilma e mio figlio Gianfranco. Miei occhi e luce dei miei occhi.

1

AMORE E ALTRI DOLORI

INDIVISIBILI

Cosa rimane di un grande amore quando uno dei due

viene chiamato improrogabilmente a rendere i suoi

servigi in cielo?

Quando due si completano e sono l’esatta metà

della mela che il Signore ha tagliato per gioco e

mischiato tra altri milioni di mele.

Allora conservate tutte le loro cose con cura,

come reliquie.

Annusate le loro camicie.

Preparate i loro piatti preferiti,

non abbiate paura di apparecchiare ancora

anche per loro.

Concentratevi per non perdere nemmeno un ricordo

dei momenti passati insieme.

Mettetevi di fronte ad uno specchio,

osservate bene i vostri occhi,

perche’ potete scorgervi dentro i loro,

ancora pieni di voi.

Lasciate andare le lacrime,

con la forza di una cascata,

perché il vostro amore è lì,

davanti a voi.

Con una mano vi porge un fazzoletto e

con l’altra vi regge il cuore.

NEMMENO CON UN FIORE

L’amore non odia, non insulta,

non inveisce, non ferisce.

Alza le mani solo per dare carezze.

Non urla, alza la voce soltanto per

cantare dolcissime serenate.

Preparate e rendete fertile il

terreno del vostro cuore.

L’amore è pronto a scagliare i suoi

semi, cosi’ come fa Cupido con

le sue frecce.

Irroratelo di acqua e di calore.

Poi vi sentirete leggeri.

Camminerete lievi, anzi saltellanti

come passeri gioiosi sulla neve.

L’amore è la gioia del petto quando

accoglie la sua testa stanca.

L’amore non impugna coltelli,

bensì mazzi di fiori.

L’amore non ha il sapore dell’acredine,

ma il gusto dolce dei baci della sua bocca

di ciliegia.

Tutto il resto non è amore.

E’ possesso.

E l’amore non possiede.

E’ pulsioni e brividi,

ma non di paura.

L’amore è concedersi con tutto se stessi,

senza condizioni.

L’amore palpita, freme, è impaziente,

scalpita come cavalli indomiti.

L’amore vuole soltanto amare,

spesso soffre.

Ma di sicuro l’amore non uccide.

I DUE FIORI

Sono un fiore.

Un bel fiore.

Mi chiamo lilium,

giglio di San Giovanni.

Anche Giovanni è un bel fiore.

Un fiore di ragazzo.

Si chiama Giovanni perchè la mamma

è devota al Santo.

Siamo due fiori.

Siamo fratelli.

Sono stato piantato a giugno,

nel  giorno di San Giovanni, in suo onore.

Sono cresciuto nutrito dalle lacrime

ed i tormenti della mamma di Giovanni

dopo la partenza del figlio in guerra.

Quest’anno non festeggio il compleanno,

ne’ Giovanni l’onomastico.

Lo aspetto per fargli compagnia.

Non ci separeremo più.

Eravamo due fiori.

Eravamo fratelli.

Siamo stati recisi troppo presto.

Nel fiore degli anni

GLI AMORI PIU’ BELLI

Dicono che i tramonti più belli sono

quelli infuocati, con tante nuvole.

Vale anche per l’amore.

Gli amori più belli sono

quelli infuocati,

con tante nuvole di dolore.

UN PUGNO IN UNA CAREZZA

Il vento ti