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Le grandi poesie italiane Volume 2
Le grandi poesie italiane Volume 2
Le grandi poesie italiane Volume 2
E-book105 pagine35 minuti

Le grandi poesie italiane Volume 2

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Eccoci al secondo volume de “le grandi poesie italiane”, una ennesima raccolta di grandi poesie dal medioevo alla metà del novecento. La grande poesia italiana non può certo essere racchiusa in un libretto... E così eccoci ad una seconda selezione di grandi autori e grandi poesie. Se nel primo volume avevamo cercato quelle che si studiavano sui banchi di scuola, in questo secondo volume abbiamo potuto spaziare su temi più inconsueti. Se alcune delle poesie appartengono ancora al filone di quelle che si studiavano sui banchi di scuola, molte (e bellissime) sono praticamente sconosciute. Ci sono le poesie alla madre composte da Edmondo De Amicis e gli incredibili paesaggi di Pascoli, la forza di D’Annunzio e la sensibilità di Pavese e addirittura una poesia in cui Foscolo descrive sè stesso!

LinguaItaliano
Data di uscita13 ott 2012
ISBN9781301522255
Le grandi poesie italiane Volume 2
Autore

Duilio Chiarle

Duilio Chiarle, writer and guitarist of "The Wimshurst's Machine".Duilio Chiarle, scrittore e chitarrista dei "The Wimshurst's Machine".Ha ricevuto il premio "Cesare Pavese" nel 1999. Gli sono stati attribuiti i premi internazionali "Jean Monnet" (patrocinato dalla Presidenza della Repubblica Italiana, dall’Università di Genova e dalle Ambasciate di Francia e Germania) e "Carrara - Hallstahammar" (quest'ultimo per due volte consecutive).Con il gruppo musicale "The Wimshurst's Machine" ha ricevuto tre nomination hollywoodiane consecutive: sono suoi i racconti dei "concept" musicali.Ha ricevuto l'onorificenza di "Ufficiale" dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

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    Le grandi poesie italiane Volume 2 - Duilio Chiarle

    Le grandi poesie italiane volume 2

    Duilio Chiarle

    © Duilio Chiarle 2012

    Edizione Smashwords

    Prima edizione

    Le grandi poesie italiane Volume 2

    Premessa

    Eccoci al secondo volume de le grandi poesie italiane, una ennesima raccolta di grandi poesie dal medioevo alla metà del novecento. La grande poesia italiana non può certo essere racchiusa in un libretto... E così eccoci ad una seconda selezione di grandi autori e grandi poesie. Se nel primo volume avevamo cercato quelle che si studiavano sui banchi di scuola, in questo secondo volume abbiamo potuto spaziare su temi più inconsueti. Se alcune delle poesie appartengono ancora al filone di quelle che si studiavano sui banchi di scuola, molte (e bellissime) sono praticamente sconosciute. Ci sono le poesie alla madre composte da Edmondo De Amicis e gli incredibili paesaggi di Pascoli, la forza di D’Annunzio e la sensibilità di Pavese e addirittura una poesia in cui Foscolo descrive sè stesso!

    Da un certo punto di vista, la poesia ha svolto un lavoro inestimabile: si può vedere il lavoro dei campi o delle lavandaie (perfettamente descritti da Pascoli) ma anche la descrizione degli emigranti fatta sia da De Amicis (nell’800) che da Dino Campana (nel ‘900): tutte istantanee di tempi ormai perduti. Vi si può leggere una celebre poesia dell’imperatore Federico II di Svevia ed alcuni autori meno noti come De Lemene o Stecchetti. Che dire poi del Cantico di frate Sole di San Francesco d’Assisi e della poesia satireggiante di San Giovanni Bosco?

    Potrete scoprire con grande sorpresa come in poesia tutto può essere raccontato, dal temporale marzolino al lavoro, dal gioco dei dadi e delle carte al goal descritto in una poesia di Umberto Saba che chiude il libro. Non mancano Dante e Manzoni, ovviamente. E chi si figura Galileo Galilei come un cupo scienziato chino sui libri scoprirà di essersi sbagliato leggendo una sua poesia... Amorosa. Ho voluto anche rendere omaggio a qualche poeta dialettale: c’è Pascarella, ma anche la sublime Pianefforte ‘e notte di Salvatore Di Giacomo. E poi Alfieri, Petrarca, Marino, Pellico, Pindemonte, Metastasio, Carducci, Poliziano, Foscolo... Persino due poetesse poco note, una del ‘500 (Isabella Morra) e una del ‘300 (Leonora della Genga).

    Apre la raccolta una fantastica poesia di Gozzano,La più bella, ovvero l’isola non trovata... Infine, non ho resistito alla tentazione di inserire La vispa Teresa di Sailer e soprattutto la versione originale integrale del Canto degli italiani di Goffredo Mameli, senza le epurazioni fatte nel secondo dopoguerra da un parlamento Politically correct e bacchettone che si è permesso di modificare la poesia di Mameli, vergognandosi di alcuni dei suoi versi. E allora mi sono lanciato e ho ripescato Sant’Ambrogio di Giusti, poesia risorgimentale in controtendenza. Il tema della guerra, a parte la parentesi di Mameli e Giusti non è stato quasi trattato. Ho volutamente lasciato descrivere la guerra al solo Pavese. A questo proposito, vi lascio qualcosa su cui riflettere: Pensiero dominante proprio di Cesare Pavese: Per questo ogni guerra è una guerra civile:/ogni caduto somiglia a chi resta,/e gliene chiede ragione.

    Peccato che la gente abbia la memoria corta.

    Duilio Chiarle

    La più bella

    Guido Gozzano (XX Sec.)

    I

    Ma bella più di tutte l'Isola Non-Trovata:

    quella che il Re di Spagna s'ebbe da suo cugino

    il Re di Portogallo con firma sugellata

    e bulla del Pontefice in gotico latino.

    L'Infante fece vela pel regno favoloso,

    vide le fortunate: Iunonia, Gorgo, Hera

    e il Mare di Sargasso e il Mare Tenebroso

    quell'isola cercando... Ma l'isola non c'era.

    Invano le galee panciute a vele tonde,

    le caravelle invano armarono la prora:

    con pace del Pontefice l'isola si

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