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Itinerari
Studium nella storia: Il primo Convegno culturale di Studium
Teilhard de Chardin: La teologia evolutiva del "muovere verso" tra scienza, mistica e filosofia
Serie di e-book19 titoli

Biblioteca della rivista Studium

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Info su questa serie

Da diversi decenni sa fa largamente ricorso all’idea di postsecolarismo per designare un’inedita condizione socio-religiosa globale: se da un lato le fedi storiche sembrano essere in crisi per quanto riguarda l’adesione e la partecipazione, dall’altro il religioso è largamente presente sulla scena della comunicazione pubblica. Se i luoghi in cui tradizionalmente si parlava con Dio sono meno frequentati di un tempo, le piazze mediatiche e la sfera della comunicazione sociale in cui si parla di Dio sono oltremodo affollate. I temi o le questioni che interessano il mondo delle religioni stanno acquisendo una rilevanza pubblica crescente. La spinta mediatico-comunicativa della modernità sembra influenzare le nuove “pratiche credenti” e riconfigurare l’intero scenario della mediazione storica e istituzionale tra religione, cultura e politica.

Gli autori di questo e-book (Vincenzo Rosito, Francesco Cosentino, Luca Diotallevi e Carmelo Dotolo) intendono valutare la tenuta storica ed ermeneutica del paradigma postsecolare, mettendolo opportunamente “in questione”.
LinguaItaliano
Data di uscita8 gen 2020
Itinerari
Studium nella storia: Il primo Convegno culturale di Studium
Teilhard de Chardin: La teologia evolutiva del "muovere verso" tra scienza, mistica e filosofia

Titoli di questa serie (19)

  • Teilhard de Chardin: La teologia evolutiva del "muovere verso" tra scienza, mistica e filosofia

    1

    Teilhard de Chardin: La teologia evolutiva del "muovere verso" tra scienza, mistica e filosofia
    Teilhard de Chardin: La teologia evolutiva del "muovere verso" tra scienza, mistica e filosofia

    Il volume offre una presentazione biografica dell’opera di Pierre Teilhard de Chardin, e ne sviluppa alcune fondamentali prospettive: T. Bolognesi il rapporto con il fisico e informatico britannico Stephen Wolfram; F. Caporali le implicazioni ecologiche delle sue intuizioni cosmologiche; L. Galleni la fondamentale categoria filosofico-scientifica del “muovere verso”; P. Trianni il rapporto con il dialogo interreligioso e la nascente teologia delle religioni inclusivista. Nelle pagine del saggio, alcuni ambiti specifici del pensiero dell’autore francese, non presi in esame da studi precedenti, vengono commentati da alcuni dei massimi esperti di Teilhard de Chardin. Saggi: - Teilhard de Chardin e Wolfram: modelli di universo computazionale ed emergenza del foglietto interno delle cose. Tommaso Bolognesi - L’ecologia profetica di Teilhard de Chardin. Fabio Caporali - Il muovere verso di Teilhard de Chardin: aspetti scientifici, filosofici e teologici. Ludovico Galleni - Teilhard de Chardin profeta e precursore del dialogo interreligioso e della teologia delle religioni. Paolo Trianni

  • Itinerari

    3

    Itinerari
    Itinerari

    «La memoria sempre presente di lui potrebbe portare a chiedere cosa sarebbe diventato, se non fosse morto prima ancora di entrare nella sua età matura, con il sovvertimento e il nuovo assetto delle cose prodotto dalla guerra. Non è da escludere, penso, che egli avrebbe scelto la politica, in senso temporale e terrestre, alla quale innegabilmente lo predisponevano qualità tipiche, possedute da lui in maniera eccellente; e al suo spirito cristiano quella suprema arte umana non aveva in sé alcuna ragione da ripugnare. Speculare con l’immaginazione dove sarebbe salito, e quale sarebbe il segno che avrebbe potuto imprimere nella realtà viva della nostra storia è tuttavia non più che un giuoco. Altra è stata la parte assegnatagli da Dio, con la vita e con la morte: forse proprio perché più alto, senza commistioni, potesse rimanere a noi l’ammaestramento esemplare lasciato nell’una e con l’altra» (dall’Introduzione di Nello Vian) Introduzione di Nello Vian Prefazione di Luca Rolandi Postfazione di Tiziano Torresi A cura di Simone Bocchetta

  • Studium nella storia: Il primo Convegno culturale di Studium

    6

    Studium nella storia: Il primo Convegno culturale di Studium
    Studium nella storia: Il primo Convegno culturale di Studium

    Appaiono in questo ebook le relazioni, le comunicazioni e gli interventi che a vario titolo vennero pronunciati nel Convegno di studi che si tenne a Roma, nei giorni 21 e 22 novembre 1981, per iniziativa dell’Editrice e della Rivista Studium, al quale presero parte giovani collaboratori entrati in questa comunità di lavoro soprattutto a partire dalla metà degli anni Settanta. Aprendo i lavori del Convegno, il prof. Vincenzo Cappelletti, ancora oggi Presidente onorario delle Edizioni Studium, rilevò la necessità di un confronto critico con le affermazioni e le proposte del pensiero contemporaneo, in stretta aderenza alla tradizione della Rivista e dell’Editrice. Il prof. Fausto Fonzi delineò, quindi, un articolato profilo storico della presenza di Studium in un periodo cruciale della storia italiana, gli anni Trenta ed i primi anni Quaranta; mentre il prof. Armando Rigobello mise lucidamente a fuoco i problemi che si pongono al ricercatore che voglia collegare le esigenze del lavoro scientifico a quelle della fede. Nel vivace dibattito che fece seguito a queste due principali relazioni, alcune comunicazioni e taluni interventi presero poi in esame le matrici storiche e i contenuti culturali della Rivista e dell’Editrice, mentre altri, di taglio filosofico e teoretico, posero l’accento sul significato e la natura della ricerca scientifica. Tutto questo venne pubblicato integralmente nel fascicolo 3 (maggio-giugno) del 1982, e viene ora riproposto in questa nuova edizione digitale.

  • American interests in the Persian Gulf and the implementation of the Nixon doctrine: The Case of Iraq, 1968-1972

    2

    American interests in the Persian Gulf and the implementation of the Nixon doctrine: The Case of Iraq, 1968-1972
    American interests in the Persian Gulf and the implementation of the Nixon doctrine: The Case of Iraq, 1968-1972

    After the British withdrawal from the Persian Gulf, Iraq had acquired relevance for the U.S. and the USSR. Moscow was Baghdad’s main arms supplier, but the Baathist regime was also interested in reducing dependence from a single foreign country. Finally, the conflict against the Kurds was a danger of destabilisation in the area. The treaty of friendship and cooperation with the Soviet Union and the nationalisation of the Iraq Petroleum Company, both in 1972, led Nixon to finance Kurdish resistance and endorse the sale of heavy weapons to Iran, which was becoming the hegemonic power. Therefore, an agreement was necessary and the 1975 Iran-Iraq treaty settled the border dispute between the two countries, while the Shah terminated support to the Kurds. The accords had been inspired by Kissinger in order to prevent the Soviets from exploiting Arab-Persian tensions with the aim of expanding their influence.         

  • Incarnazione e incorporazione: Sguardi filosofici e teologici

    4

    Incarnazione e incorporazione: Sguardi filosofici e teologici
    Incarnazione e incorporazione: Sguardi filosofici e teologici

    Il problema del «corpo» e della «carne» e l’insieme di declinazioni che inaugura investono direttamente la filosofia, la teologia, le scienze umane, e le risospingono verso una rinnovata interrogazione sui loro statuti metodologici o disciplinari. Domande antiche e nuove che sollecitano nuove configurazioni non soltanto di quanto la tradizione ha inteso con tali termini ma, più ancora, delle discipline stesse che non possono non lasciarsi trasformare da quanto interrogano. Senza dunque pretendere nemmeno di accerchiare l’immenso problema che si è deciso di raccogliere sotto i due termini «incarnazione» e «incorporazione», i contributi qui presentati, assumendo momenti del dibattito filosofico contemporaneo, vorrebbero interrogare alcune delle modalità in cui questo problema è affiorato o è stato esplicitamente affrontato: dal dato scritturistico letto dalle tradizioni cristiana ed ebraica, alle indagini squisitamente fenomenologiche di Husserl e Merleu-Ponty, per giungere poi alle declinazioni contemporanee della «nudità» e della «denudazione». Un diorama filosofico consapevole della parzialità di quanto presenta, ma che pure intende offrirsi quale spunto per riattraversare quanto troppo spesso si affida all'ovvietà del già noto o alla brutalità del "dato" che sembrerebbe non necessitare di ulteriori investigazioni. È, allora, contro ogni rassicurante semplificazione che il «corpo» e la «carne» tornano ad essere il cuore pulsante di domande che attraversano l'umano e la sua enigmatica avventura nella storia.   Contributi di: Silvano Facioni Raoul Frauenfelder Rocco Sacconaghi Mario Vergani

  • Albert Camus: A sessant’anni dalla morte

    5

    Albert Camus: A sessant’anni dalla morte
    Albert Camus: A sessant’anni dalla morte

    La tensione tra il dolore e la gioia di vivere, tra la miseria e il sole, attraversa tutta l’opera di Albert Camus. Vissuta, all’inizio sotto l’influenza di Gide, di Grenier e di Nietzsche, questa tensione si colora, nella produzione matura, di un pessimismo particolare che comprende non solo il divino ma anche l’umano. Un pessimismo che non impedisce una profonda gratitudine verso la vita come documenta l’ultimo romanzo incompiuto, Le premier homme. A sessant’anni dalla morte, una serie di saggi prendono in esame questi ed altri aspetti della produzione del pensatore francese.

  • Transizioni familiari: Affrontare i compiti di sviluppo

    7

    Transizioni familiari: Affrontare i compiti di sviluppo
    Transizioni familiari: Affrontare i compiti di sviluppo

    La famiglia, oggi come un tempo, si trova ad affrontare transizioni chiave lungo il suo ciclo di vita, ossia passaggi innescati da eventi critici prevedibili (ad esempio, l’inserimento scolastico dei figli) o imprevedibili (ad esempio, il divorzio tra i coniugi). Tali transizioni, con il loro potere destabilizzante, agitano il sistema familiare e ne mettono alla prova gli equilibri, facendo emergere con chiarezza la qualità (in termini di tenuta e di flessibilità) delle relazioni. Esse, infatti, non sono un semplice passaggio da una condizione all’altra, ma implicano l’affrontare e il soddisfare una serie di compiti di sviluppo (affettivi ed etici) che coinvolgono l’intera famiglia. A differenza di un recente passato, attualmente molte transizioni della vita familiare si presentano come “denormativizzate”, vale a dire caratterizzate da passaggi vieppiù sfumati e scarsamente ritualizzati. Nella società italiana contemporanea i percorsi di transizione familiare sono spesso determinati in maniera autonoma dai soggetti coinvolti e il passaggio, da momento normativo e corale, è divenuto un processo incerto e ritrattabile. Ecco così che la famiglia si trova ad affrontare compiti sempre più impegnativi, privata di forti riferimenti sociali condivisi. I contributi di questo volume (L’alleanza genitoriale: una risorsa per il benessere in famiglie con figli in età scolare di Ranieri, Rosnati, Ferrari, Canzi e Danioni; L’adolescente e la sua famiglia: fattori di rischio e di protezione di Cacioppo e Correale; Le relazioni familiari generative come risorsa per la transizione all’età adulta di Lanz, Tagliabue e Sorgente; Di generazione in generazione: le relazioni familiari come fonte generativa di valore di Barni) offrono un’immagine delle relazioni familiari, in primis quella tra i figli e i genitori, come risorsa nelle transizioni. Seppur focalizzati su fasi differenti del ciclo di vita della famiglia, ciascuna con compiti di sviluppo specifici, essi mostrano in modo trasversale come sia sul senso del legame intergenerazionale, familiare e sociale, e sulle sue qualità generative che si costruisce uno spazio di competenze e di progettualità. Sulle une (competenze) e sull’altra (progettualità) si fonda il miglioramento, ossia un passaggio tra le generazioni produttivo e creativo.

  • La libertà dell'uomo, le sfide del diritto, la coerenza della fede: Scritti su «Studium» (1950-1964)

    9

    La libertà dell'uomo, le sfide del diritto, la coerenza della fede: Scritti su «Studium» (1950-1964)
    La libertà dell'uomo, le sfide del diritto, la coerenza della fede: Scritti su «Studium» (1950-1964)

    Questo ebook raccoglie gli articoli di Alfredo Carlo Moro pubblicati sulla rivista «Studium» dal 1950 al 1964. Protagonista della cultura giuridica italiana del Novecento, interprete fedele della Costituzione e del Concilio, Moro esprime in questi testi considerazioni e intuizioni che svilupperà in tutta la sua successiva, vastissima produzione scritta. La partecipazione dei laici alla vita della Chiesa, la riforma della giustizia, la moralità della politica, la difesa della dignità e della libertà della persona sono solo alcuni dei temi che egli affronta in queste pagine, nelle quali testimonia, con giovanile passione, una non comune intelligenza dei fatti e delle idee, in un periodo di profonde trasformazioni nel tessuto civile ed ecclesiale dell’Italia. Alfredo Carlo Moro, nato a Taranto nel 1925, è stato magistrato, giudice e docente universitario. Pioniere della scienza del diritto minorile in Italia, presidente del Tribunale per i minorenni di Roma dal 1971 al 1979, esperto di diritto di famiglia – alla cui riforma offre un contributo decisivo – è autore di testi fondamentali per la cultura giuridica italiana e di centinaia di scritti e articoli di argomento ecclesiale, pedagogico e sociopolitico. Collabora intensamente con riviste, pe­riodici e quotidiani, in particolare «La Gazzetta del Mezzogiorno». Muore a Roma nel 2005.

  • Il romanzo della misericordia: La parabola del figliol prodigo in letteratura

    12

    Il romanzo della misericordia: La parabola del figliol prodigo in letteratura
    Il romanzo della misericordia: La parabola del figliol prodigo in letteratura

    Oltre ad aver dato vita a una florida tradizione esegetica, la parabola del figliol prodigo ha conosciuto una significativa fortuna nella letteratura e nelle arti, come attestano le innumerevoli riscritture e reinterpretazioni dalle origini del Cristianesimo fino ai nostri giorni. La storia del Vangelo di Luca, e in particolare il personaggio del figliol prodigo, è entrata nell’immaginario comune e ha affascinato scrittori, musicisti, pittori e scultori di tutte le epoche. I contributi raccolti in questo volume non possono che rendere conto in maniera parziale della straordinaria fortuna della parabola del figliol prodigo: dopo il saggio sull’esegesi dei primi cinque secoli del Cristianesimo, negli altri articoli il discorso si sposta sul Romanzo della misericordia in letteratura. I contributi si soffermano su Courtois d’Arras, Shakespeare, Defoe, Gide e Rilke e la poesia irlandese moderna e contemporanea. Contribuiti di: Emilia Di Rocco, Giuseppe Bonfrate, Nicoletta Caputo, Riccardo Capoferro, Emanuela Zirzotti.

  • Cinema, storia e società

    11

    Cinema, storia e società
    Cinema, storia e società

    Una serie di saggi apparentemente eterogenei, per argomento e per stile di scrittura, ma accomunati da una medesima metodologia di studio: l’analisi del cinema come mezzo per comprendere la cultura della società. Il punto di partenza di ogni saggio è la considerazione che il cinema rappresenti il “visibile” della società e sia la testimonianza dei propri tempi. Una prospettiva storico-sociologica ormai assodata, tanto che nella contemporaneità le teorie del cinema si stanno muovendo su nuove e affascinanti strade. Il cinema è stato l’occhio del Novecento e lo rimane tutt’ora, nonostante la sua tecnologia, la sua estetica, le sue modalità di distribuzione e il suo impatto siano radicalmente cambiati. Se si intende il cinema come la creazione e la fruizione di prodotti narrativi audiovisivi, infatti, il suo ruolo è ancora centrale nella società, se non fondamentale. La società liquida dell’informazione digitale e multimediale ha come attori principali storytelling audiovisivi che veicolano il nostro pensiero e le nostre credenze.

  • L’Unione europea nel mondo globale: storia, economia, ambiente, sicurezza: Atti del Convegno per il 60° anniversario dei Trattati di Roma tenuto il 28 marzo 2017 a Viterbo presso l'Università degli studi della Tuscia

    13

    L’Unione europea nel mondo globale: storia, economia, ambiente, sicurezza: Atti del Convegno per il 60° anniversario dei Trattati di Roma tenuto il 28 marzo 2017 a Viterbo presso l'Università degli studi della Tuscia
    L’Unione europea nel mondo globale: storia, economia, ambiente, sicurezza: Atti del Convegno per il 60° anniversario dei Trattati di Roma tenuto il 28 marzo 2017 a Viterbo presso l'Università degli studi della Tuscia

    Nel sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma, il Dipartimento di Economia, Ingegneria, Società e Impresa (DEIM) dell’Università della Tuscia ha promosso una riflessione interdisciplinare sulla crisi e il futuro dell’Europa.  E’ emerso un dialogo a più voci sul processo di integrazione dalla guerra fredda al mondo globale, sulle politiche per una crescita innovativa ed inclusiva, lo sviluppo sostenibile e l’ambiente, le sfide della sicurezza e della difesa. La pubblicazione, in versione e-book, dei saggi raccolti viene ora a coincidere con il lancio del «New Green Deal» da parte della Commissione Von Der Leyen e il dibattito apertosi nell’Unione su come affrontare le conseguenze economiche e sociali dell’emergenza «COVID -19». Senza entrare qui nel merito della questione, ne risulta ribadita l’esigenza di costruire ponti tra la ricerca sul processo di integrazione e la discussione pubblica sull’Europa. Contributi di: Giuseppe Garofalo, Sante Cruciani, Giulio Guarini, Barbara Pancino, Michele Negri, Alessandro Sorrentino

  • Dario Composta: Le coordinate del pensiero filosofico-giuridico: natura, morale, diritto

    10

    Dario Composta: Le coordinate del pensiero filosofico-giuridico: natura, morale, diritto
    Dario Composta: Le coordinate del pensiero filosofico-giuridico: natura, morale, diritto

    Qual è il rapporto tra giuridicità e legalità? Cosa intendere per intersoggettività? Dove ricercare il fondamento prossimo del diritto naturale? Come valutare il proporzionalismo ed il consequenzialismo etico? Sono alcune delle questioni affrontate da Dario Composta (1917-2002) nell’ambito della sua cospicua riflessione filosofica. Docente di Filosofia del diritto e di Filosofia morale, Composta è stato autore di diverse centinaia di studi – alcuni esemplari nel loro genere – che vanno dal Diritto naturale all’Etica sociale, dalla Filosofia del lavoro al Diritto canonico. Studioso di impostazione classico-metafisica, che attinge alla lezione aristotelico-tommasiana, lucido teoreta ed acuto diagnosta, si è confrontato criticamente con le più diverse correnti del pensiero contemporaneo, dall’ermeneutica al trascendentalismo, dal personalismo esistenzialistico al positivismo giuridico. Gli studi raccolti approfondiscono tematiche classiche e problematiche moderne, indagando le ricostruzioni, le argomentazioni e le analisi del filosofo veronese, con densi squarci che, in vario modo, convergono sul plesso natura-morale-diritto. I contributi che integrano il volume presentano accuratamente il pensiero compostano su questioni di grande rilievo: Natura e ragione. Inclinazioni naturali, legge morale e diritto (Aldo Vendemiati); Soggettività dell’azione umana e normatività. I problemi della “nuova morale” (Gabriele De Anna);  Persona, intersoggettività e morale (Matteo Negro); Diritto naturale e diritto positivo (Giovanni Turco).               

  • Igino Righetti: Spiritualità, cultura politica e impegno sociale

    8

    Igino Righetti: Spiritualità, cultura politica  e impegno sociale
    Igino Righetti: Spiritualità, cultura politica  e impegno sociale

    Igino Righetti (1904-1939) è stato un protagonista della storia del cattolicesimo italiano del Novecento ma è rimasto quasi sconosciuto al grande pubblico. A fianco di Giovanni Battista Montini, contribuì in modo decisivo all’educazione dei giovani della Fuci, fondò il Movimento Laureati di Azione Cattolica, propiziò e animò numerose e rilevanti iniziative culturali. Negli anni del fascismo, la sua passione civile, animata da un’intensa fede, orientò la formazione delle coscienze democratiche di una generazione. I saggi raccolti in questo volume offrono nuovi approfondimenti sul suo breve ma affascinante itinerario biografico e intellettuale e suggeriscono originali piste di riflessione storica sul contesto civile ed ecclesiale nel quale egli operò con sorprendente e feconda lungimiranza. Con un messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

  • Pavese nel tempo: Mito, Storia, Cultura

    15

    Pavese nel tempo: Mito, Storia, Cultura
    Pavese nel tempo: Mito, Storia, Cultura

    Il ritmo che cadenza le pagine di Pavese non è solo quello legato allo scorrere delle lancette sul quadrante dell’orologio. «“Essere fuori dal tempo” è la scommessa di Pavese, fuori dal tempo “empirico” per consentire sia il “costruirsi” dell’opera grazie a “istantanee illuminazioni”» sia la creazione di un nuovo ordine temporale che «destruttura e articola le pagine del Mestiere di vivere». (Laura Nay). In questo volume accanto a studiosi da decenni “fedeli” allo scrittore langarolo (Masoero, Nay, De Liso, Paolin,Pierangeli) si affiancano validissimi giovani ricercatori (Daniele, Lanfranchi, Antonangeli). Ne emerge da un lato il ritratto inequivocabile di classico del Novecento affermatasi in questi decenni, dall’altro la riflessione sull’intreccio tra il tempo della Storia e quello dell’esperienza personale, nel dialogo costante con il Mito contrapposto all’etica del lavoro, qui documentato con materiali inediti e la lettera all’amico, sceneggiatore e autore teatrale Tullio Pinelli. Appena uscito dalla guerra, Pavese scrive articoli memorabili, tra tutti Ritorno all’uomo, sulla resilienza che la cultura ha offerto negli anni bui di odio e di atrocità del ventennio fascista e del conflitto mondiale. L’annata 1945 termina con questa notazione del 9 dicembre: «Ma tutti i pazzi, i maledetti, i criminosi sono stati bambini, hanno giocato come te, hanno creduto che qualcosa di bello li aspettasse. Quando avevamo tre, sette anni, tutti, quando nulla era avvenuto o dormiva solamente nei nervi e nel cuore». L’ attesa di qualcosa di bello caratterizza alcuni momenti dell’infanzia, a rivederli con gli occhi dell’adulto. Accomuna tutti gli uomini e Pavese sente il bisogno di ribadirlo, in quel clima tragico di «ritorno all’uomo», come poi nel dialogo L’isola, dove Ulisse spiega a Calipso la ragione ultima della sua ricerca, nel riproporsi instancabilmente di alcune domande radicali e religiose sull’esistenza umana, sull’essere mitico ed eterno, sul tempo contingente ed effimero: «quello che cerco l’ho nel cuore come te». Introduzione di Fabio Pierangeli Pavese, il Mito e la Storia: aspetti di un incontro difficile di Angela Guidotti Una lettera ritrovata: Cesare Pavese scrive a Tullio Pinelli di Mariarosa Masoero «Il mondo del tempo» il Mestiere di vivere di Cesare Pavese di Laura Nay Mitopoietica della poesia pavesiana di Daniela De Liso Pavese: il carcere come «limite della carità» di Fabio Pierangeli Paesi tuoi, Pancrazi, Montale: ricezione di un esemplare letterario, tra narratologia e liricità di Antonio R. Daniele La casa in collina: la scrittura dell’Io tra vergogna e guerra di Demetrio Paolin Santina e le due trame de La luna e i falò di Riccardo Antonangeli Cesare Pavese, Luciano Foà, Erich Linder: note sulla corrispondenza per la “collana viola” di Anna Lanfranchi

  • Mente, Pensiero, Natura: Editoriali ed articoli sulla Rivista «Studium» (2000-2011)

    17

    Mente, Pensiero, Natura: Editoriali ed articoli sulla Rivista «Studium» (2000-2011)
    Mente, Pensiero, Natura: Editoriali ed articoli sulla Rivista «Studium» (2000-2011)

    Dalla scomparsa del professor Vincenzo Cappelletti, il 21 maggio 2020, è passato ormai un anno, e il desiderio per ricordare la sua figura, la sua opera, l'impegno per l'editrice continua ad operare e a dar luogo in questo caso ad un ulteriore “frutto digitale”, dopo il primo ebook, "Appartenere al pensiero", che raccoglieva i suoi interventi pubblicati sulla rivista «Studium» negli anni 2012-2017. Dopo l’editoriale del professor Bonini, Rettore dell’università LUMSA di Roma e ora Direttore del periodico «Studium», apparso sul numero tre di maggio-giugno del 2020, seguì un ricordo a più voci (Casavola, Dalla Torre, Bianco, Bonetti, Scanzi, Cimino) sul fascicolo successivo. Da quest’ultimo numero traiamo qui a mo’ di prefazione l’intervento dell’on. Bianco, appassionato cantore delle gesta intellettuali del prof. Cappelletti anche durante il commiato presso la parrocchia di Santa Chiara, a Roma, in piazza dei Giuochi Delfici, in periodo di pandemia e per questo privo di abbracci e strette di mano, che dunque dava ancor più peso alle parole dette in sedi così dense di significati ed emozioni. Traiamo anche a mo’ di introduzione l’intervento del prof. Dalla Torre, già Rettore Lumsa e Presidente di Studium fino alla sua scomparsa a fine 2020, a causa del virus Covid-19. Prefazione di Gerardo Bianco Introduzione di Giuseppe Dalla Torre A cura di Simone Bocchetta

  • Appartenere al pensiero: Editoriali e articoli della Rivista «Studium» (2012-2017)

    16

    Appartenere al pensiero: Editoriali e articoli della Rivista «Studium»  (2012-2017)
    Appartenere al pensiero: Editoriali e articoli della Rivista «Studium»  (2012-2017)

    Fin dal primo momento in cui è arrivata alla rivista «Studium» la notizia della scomparsa del professor Vincenzo Cappelletti, il 21 maggio 2020, è sorta in casa editrice, a tutti i livelli, un'urgenza: quella di pensare fin da subito a quali modi e toni sarebbero stati adatti a ricordare la sua figura, la sua opera, l'impegno per l'editrice. Un impegno che da sempre è stato anche quello assolto per la rivista omonima, che infatti lo ha subito ricordato in un editoriale del professor Bonini, Rettore dell’università LUMSA di Roma e ora Direttore del periodico «Studium», apparso sul numero tre di maggio-giugno del 2020, con l’intento di organizzare poi un ricordo a più voci (Casavola, Dalla Torre, Bianco, Bonetti, Scanzi, Cimino) sul fascicolo successivo. Nella direzione di «Studium» il professor Cappelletti è stabilmente rimasto, come condirettore, come direttore responsabile, come direttore emerito, dal 1974 fino alla morte. Ed è proprio dalla rivista che proviene questa prima parte, quella più recente (2012-2017), dei suoi interventi, che testimoniano come egli fosse «un uomo che aveva sempre vigilato sullo scorrere del tempo», come ricordato dal professor Casavola, condirettore con lui per tanti anni. A cura di Simone Bocchetta Introduzione di Guido Cimino

  • Lalla Romano: L'archivio, la poetica, i generi letterari

    14

    Lalla Romano: L'archivio, la poetica, i generi letterari
    Lalla Romano: L'archivio, la poetica, i generi letterari

    Lalla Romano (1906-2001) è stata un’autrice dalla produzione copiosa e dal buon successo di pubblico. La sua scrittura è caratterizzata da una forte componente memoriale, in cui il racconto della vita diventa la maniera per salvare la memoria dall’oblio, inserendo il ricordo personale in un più ampio discorso finzionale e riconducendo l’esperienza individuale a quella collettiva. Nella scrittura di Lalla Romano autobiografia, finzione e storia si mescolano e sono sostenute dalla forte impalcatura della poetica. Il presente volume riunisce gli ultimi studi sulla scrittrice, i quali sono accomunati, oltre che dall’attenzione alla poetica, anche dallo studio dei materiali archivistici e dall’interesse verso l’utilizzo dei generi letterari. In questo modo si vuole ricollocare la scrittrice all’interno del contesto letterario del suo tempo e valorizzare l’archivio come officina della scrittura. Indice Introduzione Luca Stefanelli, L’archivio letterario di Lalla Romano: una panoramica Novella Primo, La poesia di Lalla Romano tra paesaggi del corpo e dell’anima Elena Arnone, Lalla Romano e Flaubert. La poetica dei «petit riens» in Maria Elisiana Fratocchi, Tetto Murato: lo spazio e le forme di una resistenza Daniel Raffini, Nello scriptorium di Lalla Romano. Il caso di Diario di Grecia Davide Di Poce, «La vita molteplice»: Una giovinezza inventata di Lalla Romano, tra autobiografia e poesia Mario Cianfoni, «Man mano che le mie idee si fanno più chiare, i miei sentimenti si fanno più confusi». conformismo, incomprensione ed atti mancati: L'uomo che parlava solo come anomalia all'interno del sistema Alessandra Trevisan, «Cos’è la verità? La vita». Le prose brevi di Lalla Romano, Milena Milani e Goliarda Sapienza. Con una nuova appendice su critica e premi letterari

  • HANS KÜNG. Dal dialogo con K. Barth al dialogo con Th. S. Kuhn: Verso un nuovo paradigma di teologia

    18

    HANS KÜNG. Dal dialogo con K. Barth al dialogo con Th. S. Kuhn: Verso un nuovo paradigma di teologia
    HANS KÜNG. Dal dialogo con K. Barth al dialogo con Th. S. Kuhn: Verso un nuovo paradigma di teologia

    Un ebook che prende in esame la figura e l’opera di Hans Küng, teologo, presbitero e saggista svizzero recentemente scomparso noto internazionalmente soprattutto per le sue posizioni in campo teologico e morale e che nasce da una lunga consuetudine, personale e scientifica. Un legame reso evidente dalla lettera di Hans Küng all’autore qui riprodotta, in versione originale e in traduzione italiana. Nel volume è stata inserita anche una lettera inviata all’autore dal card. Walter Kasper, antico assistente di Küng nei primi anni 60’ a Tubinga.

  • Postsecolarismo in questione

    20

    Postsecolarismo in questione
    Postsecolarismo in questione

    Da diversi decenni sa fa largamente ricorso all’idea di postsecolarismo per designare un’inedita condizione socio-religiosa globale: se da un lato le fedi storiche sembrano essere in crisi per quanto riguarda l’adesione e la partecipazione, dall’altro il religioso è largamente presente sulla scena della comunicazione pubblica. Se i luoghi in cui tradizionalmente si parlava con Dio sono meno frequentati di un tempo, le piazze mediatiche e la sfera della comunicazione sociale in cui si parla di Dio sono oltremodo affollate. I temi o le questioni che interessano il mondo delle religioni stanno acquisendo una rilevanza pubblica crescente. La spinta mediatico-comunicativa della modernità sembra influenzare le nuove “pratiche credenti” e riconfigurare l’intero scenario della mediazione storica e istituzionale tra religione, cultura e politica. Gli autori di questo e-book (Vincenzo Rosito, Francesco Cosentino, Luca Diotallevi e Carmelo Dotolo) intendono valutare la tenuta storica ed ermeneutica del paradigma postsecolare, mettendolo opportunamente “in questione”.

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