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L'Adone
La guerra dei topi e delle rane
Il Meo Patacca
Serie di e-book7 titoli

Eroicomiche

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Info su questa serie

Ogni riccio un capriccio....
Il riccio rapito si inserisce nella corrente letteraria chiamata “Eroicomica”, e nello specifico quello di Pope è un finto poema epico in distici eroici. La prima versione, pubblicata nel 1712, era composta da due canti; la versione finale – contenuta in questo ebook -, pubblicata nel 1714, fu ampliata a cinque canti.  Basato su un incidente reale e scritto per riconciliare le famiglie che ne erano state protagoniste, Il riccio rapito racconta la storia di una giovane donna a cui viene rubata una ciocca di capelli da un giovane ardente e passionale. Pope racconta l'evento banale in termini solitamente riservati a incidenti di grande importanza, come la lite tra greci e troiani. La poesia sposa una ricca gamma di allusioni letterarie e un commento ironico sul mondo sociale contemporaneo con un senso di energia repressa che minaccia di rompere la patina  sdolcinata che ricopre la cultura contemporanea inglese. Il risultato è un componimento gustoso, ironico, ricco di sfumature e argomentazioni che intrigano per il modo di essere condotte. Considerato uno dei massimi esempi della letteratura “eroicomica”, il Riccio rapito, che qui viene proposto nella traduzione classica di Antonio Beduschi, riesce ad appassionare e divertire il lettore contemporaneo per la sua scrittura e la “testimonianza” storica contenuta.
LinguaItaliano
Data di uscita25 lug 2022
L'Adone
La guerra dei topi e delle rane
Il Meo Patacca

Titoli di questa serie (7)

  • Il Meo Patacca

    2

    Il Meo Patacca
    Il Meo Patacca

    Il “signore” di Trastevere All’interno della letteratura “Eroicomica”, il Meo Patacca riveste un’importanza particolare innanzitutto per il suo carattere documentale: ci vengono tramandate una serie d'informazioni sulla lingua, i posti, le usanze, le abitudini ed i costumi del popolo romano dell'epoca. Nell'ultimo canto è riscontrabile anche un riferimento al fanatismo religioso: viene assediato il ghetto con il futile pretesto che gli ebrei avrebbero parteggiato per i Turchi. L'azione inizia quando un corriere giunge a Roma con la notizia che i Turchi hanno stretto d'assedio Vienna. Meo Patacca «er più bravo trà gli Sgherri Romaneschi», pensa di radunare una truppa di «Sgherri arditi e scaltri» per soccorrere la città assediata. Nuccia, sua innamorata, lo scongiura di non andare alla guerra e con le sue lacrime lascia turbato Meo, il quale è infatti alla sua prima esperienza di guerra. Dopo vari tentativi per radunare un esercito decente per affrontare la dura prova che Meo Patacca vuole intraprendere, giunge la notizia che Vienna non è più assediata e che i Turchi sono stati ricacciati oltre il confine. A questo punto si scatenano le feste e le danze preseguono ad oltranza concludendosi con le nozze di Meo Patacca. Un ritratto dell’”italiano medio” dell’epoca, con significativi rimandi ai nostri giorni.

  • L'Adone

    1

    L'Adone
    L'Adone

    Amore ed Eros L'Adone è un immenso poema di argomento mitologico fondato su una trama che racconta di Venere che si innamora di Adone, provocando le ire di Marte, il quale, per vendicarsi del giovane, lo fa assalire da un cinghiale, provocandone l’uccisione. Quest'elementare intreccio, che diviene la struttura portante di un procedere digressivo fatto di metafore, descrizioni, narrazioni di secondo grado, che dilatano i confini della narrazione, provocano nel lettore l’impressione di una perdita del baricentro. Questo smisurato poema erotico, dove le favole della mitologia greca e la sensibilità più moderna si fondono in una narrazione variegata, fluida e avvolgente, fu celebre ai suoi tempi, celebrato da numerossimi estimatori, condannato da papa Urbano VIII che lo riteneva dannoso per la morale dell’epoca. Dopo molte condanne, e altrettante assoluzioni, L’Adone venne considerato come uno dei capolavori della letteratura italiana, vera miniera di immagini, lettura che attraversa i secoli.

  • La guerra dei topi e delle rane

    3

    La guerra dei topi e delle rane
    La guerra dei topi e delle rane

    Farsi beffe del passato per comprendere il presente Gli antichi greci erano capaci di pensare e scrivere sublimi tragedie, divertenti commedie ma anche divertentissime opere comiche come La guerra dei topi e delle rane che, attribuita ad Omero, ci racconta lo scontro surreale che avviene tra topi, appunto, e rane, generando un conflitto che durerà una giornata sola, ma di grande combattimento e ardore. E allora lasciamoci trasportare dalle avventure di Gonfiagote, il re delle rane, da Rodipane, re dei topi, e di suo figlio Rubabriciole, oltre che dalla presenza di numerossimi topi e rane che formano i due eserciti contrapposti. Il poema è chiaramente una metafora utile per capire qualcosa di più delle vicende umane, ebbe una grandissima fortuna e fu conosciuto dai principali uomini di cultura di ogni tempo. Le traduzioni di Giacomo Leopardi attribuiscono un rilevo particolare all’opera, impreziosendo il poema e rendendolo ancora più piacevole e leggibile.

  • Il Malmantile racquistato

    4

    Il Malmantile racquistato
    Il Malmantile racquistato

    Il riscatto della lingua popolare Il Malmantile racquistato, poema eroicomico in dodici canti, prende il nome da un vecchio castello presso Firenze. Il poema, infatti, ispirato a due novelle del Cunto de li cunti del Basile, narra in dodici canti in ottava rima la fantastica contesa tra Celidora e Bertinella per il reame di Malmantile, castello ora scomparso e allora diroccato e privo d'abitanti nei pressi di Signa. Il poema è ricco di motti e proverbi fiorentini e della vivacità, comicità, malizia del parlare popolare. Inoltre, è corredato da note di Puccio Lamon, ricche di erudizione linguistica e folcloristica. Il Malmantile, nato come una parodia della Gerusalemme liberata, fu in seguito ammesso dall’Accademia della Crusca fra i «testi di lingua».

  • Paralipomeni della Batracomiomachia

    5

    Paralipomeni della Batracomiomachia
    Paralipomeni della Batracomiomachia

    Liberal e oscurantisti: una guerra continua Dopo aver tradotto la guerra dei topi e delle rane, Giacomo Leopardi non poteva accontentarsi e scrisse questo nuovo poema che considerava un’aggiunta di cose non dette dal precedente poema attribuito ad Omero (Paralipomeni, per l’appunto). Ne uscì un lavoro satirico di altissimo rilievo che, riferendosi ai moti politici del 1820-21, prendeva in giro gli austriaci (impersonati dai granchi, alleati delle rane), i Borboni (le rane) e i liberalnapoletani che erano insorti (i topi). Ne esce un ritratto doloroso della politica del tempo con la sconfitta del liberal contrapposti ai tradizionalisti, con i progressisti che vengono ridicolizzati per la loro incapacità ad agire con coerenza e determinazione. Una parodia di molti momenti politici vissuti anche ai nostri tempi.

  • La secchia rapita

    6

    La secchia rapita
    La secchia rapita

    Modena e Bologna in guerra La battaglia di Zappolino segna una fase importante nel conflitto tra Bologna e Modena: come trofeo di guerra, dopo aver respinto un attacco dei bolognesi, Modena rapì una secchia di legno e al rifiuto di riconsegnarla ai bolognesi, si scatena la guerra. Questa si protrae per diversi anni ed emerge come protagonista il conte di Culagna, che diventa il personaggio più noto dell’opera. Una lettura “d’evasione”, ma con tante riflessioni che ci aiutano nel presente.

  • Il riccio rapito

    7

    Il riccio rapito
    Il riccio rapito

    Ogni riccio un capriccio.... Il riccio rapito si inserisce nella corrente letteraria chiamata “Eroicomica”, e nello specifico quello di Pope è un finto poema epico in distici eroici. La prima versione, pubblicata nel 1712, era composta da due canti; la versione finale – contenuta in questo ebook -, pubblicata nel 1714, fu ampliata a cinque canti.  Basato su un incidente reale e scritto per riconciliare le famiglie che ne erano state protagoniste, Il riccio rapito racconta la storia di una giovane donna a cui viene rubata una ciocca di capelli da un giovane ardente e passionale. Pope racconta l'evento banale in termini solitamente riservati a incidenti di grande importanza, come la lite tra greci e troiani. La poesia sposa una ricca gamma di allusioni letterarie e un commento ironico sul mondo sociale contemporaneo con un senso di energia repressa che minaccia di rompere la patina  sdolcinata che ricopre la cultura contemporanea inglese. Il risultato è un componimento gustoso, ironico, ricco di sfumature e argomentazioni che intrigano per il modo di essere condotte. Considerato uno dei massimi esempi della letteratura “eroicomica”, il Riccio rapito, che qui viene proposto nella traduzione classica di Antonio Beduschi, riesce ad appassionare e divertire il lettore contemporaneo per la sua scrittura e la “testimonianza” storica contenuta.

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