WHERE TO GO NEXT
ERA AGOSTO, in North Carolina, e John Parks era immerso nelle pesche fino alle ginocchia. «Maturano tutte in momenti diversi, quindi è un lavoro faticoso», mi ha detto, mentre le smistava senza sosta da un mucchio di circa 750 profumatissimi chilogrammi. Parks, 36 anni, è il mastro birraio della Zillicoah Beer Company e in quel momento, nel mezzo dell’assolato capannone situato nei dintorni di Asheville che serve come cantina e sala di degustazione, stava completando la produzione di una lager alle pesche selvatiche: gettava i frutti, quelli maturi al punto giusto, in una grande botte di legno dove sarebbero rimasti per quattro mesi ad aromatizzare la birra a fermentazione naturale. Si è interrotto per qualche minuto, invitandomi al bar per un boccale di Berliner Weisse che ha spillato lentamente. Dalla schiuma, spessa e densa come una meringa, a ogni sorso si sprigionavano aromi intensi.
Quell’abile spillatura e la birra stessa, leggera ma saporita, che richiamava l’erbaceo luppolo Saaz e i sentori di lievito e miele del malto pilsner e di frumento, erano il risultato di un sogno nato più di dieci anni prima, quando Parks e i suoi soci, Jon e Jeremy Chassner,
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