Osteria Sant’Anna
, nel meraviglioso contesto della Valle dei laghi in provincia di Trento, un rifugio gastronomico che, seppur lontano dai circuiti più battuti e staccato dalla mondanità, si avvicina alla più contemporanea evoluzione del gusto trentino, conciliando etica ed estetica dei sapori più antichi con la valorizzazione più moderna dei cibi semplici, da gustare in un contesto slow. A partire dalla sua collocazione: un vecchio monastero datato 1234, a qualche decina di minuti dal sobborgo di Sopramonte, l’ si gusta ancora meglio, con il suo panorama, arrivandoci a piedi o in bicicletta. Sostenibilità ambientale e ricerca delle origini sono le parole d’ordine del menu che unisce uno stampo rustico e montanaro a una estetica determinata e voluta alla cura delle materie prime, dei prodotti di stagione improntati alla freschezza. Un’attenzione particolare va infatti alla ricerca e alla scelta degli ingredienti, valorizzando le risorse, riscoprendo i prodotti tipici e incentivando le imprese locali. La stagionalità determina le proposte culinarie con un approccio naturale e rispettoso dei tempi della terra. Tra i piatti, oltre agli immancabili taglieri di salumi e formaggi nostrani, il tortel di patate, fettuccine alla selvaggina, gnocchi di polenta con verdure fresche, spezzatino, e per finire, i dessert casalinghi più tradizionali, dallo strudel alla torta tenerina, lasciando spazio anche a diverse contaminazioni gastronomiche per rendere ancora più particolari i piatti. Altrettanto studiato è il principio, la scelta estetica e di contenuto che dà forma e struttura al locale. A partire dall’ingresso principale dell’Osteria, dove il grande banco, realizzato con linee moderne e materiali tradizionali, come il legno delle travature del soffitto, accoglie i clienti e li accompagna verso le sale interne, suddivise in spazi tematici, nei cui arredamenti sono conservati i prodotti in vendita. La lunga parete in rovere incornicia ed enfatizza la vecchia porta di legno e nella nicchia sono esposte le bottiglie di un birrificio artigianale locale. Nei vani di una stufa antica sono sistemate le scatole di infusi del centro di socializzazione al lavoro della comunità Murialdo a Sardagna, prodotti secondo i principi di un’agricoltura sociale e biologica. Nel seminterrato le nicchie sulle pareti accolgono i vasetti di miele, anche questo prodotto localmente, mentre una vetrina adiacente la cucina ospita i prodotti della più antica distilleria del Trentino. Infine, l’imponente parete di roccia dell’ex refettorio custodisce a temperatura le selezioni di vini a chilometro zero e biologici di micro aziende trentine.
