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Via Locatelli: Il bel mangiare
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E-book205 pagine1 ora

Via Locatelli: Il bel mangiare

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Info su questo ebook

La cucina come arte, la cucina come tradizione, la cucina come momento di scambio e condivisione. Tutto questo lo ritroviamo in Via Locatelli, un'opera che ci accompagna in un viaggio gastronomico di grande fascino in cui, pagina dopo pagina, facciamo nuove scoperte, arricchiamo il nostro bagaglio culturale e ampliamo i nostri orizzonti.

Non un semplice ricettario quindi, ma un omaggio alla cucina, ai grandi maestri, ma anche un omaggio all'Italia e alla sua cultura.
LinguaItaliano
Data di uscita6 apr 2023
ISBN9791221461992
Via Locatelli: Il bel mangiare

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    Anteprima del libro

    Via Locatelli - Nicolas Moretti

    Milan le un gran Milan!

    Negli anni Ottanta nasceva la nuova cucina italiana. Quello che stava succedendo in Italia era già stato anticipato in Francia pochi anni prima da Bocuse e dai fratelli Troigros, dove fece scuola lo stesso Marchesi per poi aprire lo storico ristorante di Via Bovesin de la Riva a Milano, che nel 1985 raggiungerà per primo in Italia le 3 stelle Michelin. Ad Ameglia, invece, lo Chef Angelo Paracucchi raggiungeva la notorietà con la Locanda dell’angelo designata dall’architetto Vico Magistretti. Marchesi e Paracucchi crearono così un movimento avveneristico e segnarono un passaggio da cucina del dì di festa a una proposta gastronomica fortemente individuale e creativa. Il cuoco dunque diventa artista. Questo scenario deve essere comparato alla comparsa di altri Chef di nuova tendenza apparsi all’inizio del 1980.

    Nel rinomato, e tuttora grande, Hotel Excelsior Gallia di Milano, Romano Resen era lo Chef. Praticava una cucina di pentole e fuoco, in una versione moderna alleggerita, rispecchiando il piatto all’origine. Fu un grande maestro, infatti dalla sua cucina usciranno grandi Chef tuttora contemporanei, come l’executive Chef Claudio Sfiller e lo Chef patron Alberico Penati. Lo Chef Sfiller fu il successore di Resen, perché nel 1985 diventò lo Chef del Gallia, applicando una cucina intellettuale, cioè di tutti i giorni, che vede il genio in gesti semplici e naturali. Nel frattempo Penati proseguì la sua carriera come Chef al ristorante Carpaccio dell’ Hotel Royal Monceau di Parigi assieme a Paracucchi. Portando avanti una cucina tradizionale con il suo savoir faire, opera in saggezza e creatività. Al Four Seasons di Milano, pochi anni più tardi, ci sarà l’executive Chef Sergio Mei. Dopo l’insegnamento all’École Lenotre e grandi catene alberghiere, praticava una cucina reinventata e reinterpretata di ricette tradizionali. Vissani rilevava il ristorante paterno a Baschi e iniziava così il suo percorso in una cucina di conoscenza di materia italiana e di abbinamento schematico. I coniugi Moroni, in via Montecuccoli a Milano, iniziavano a farsi strada tra la critica italiana con il loro ristorante Aimo e Nadia, introducendo nella ristorazione un nuovo concetto di haute cuisine. In quegli anni si sentiva parlare molto del San Domenico di Imola, dove lo Chef Nino Bergese riuscì a creare un’esperienza nuova e raffinata tra arte e bellezza. Così la nuova cucina italiana è ancora attuale, non è sorpassata, anzi viene apprezzata perché rispecchia sempre quello che il moderno richiede. Penso che una cucina di abbinamento, raffinata, verace e sincera sia l’espressione di una cucina sempre moderna e che quindi con qualche ritocco si possa mantenere viva nel tempo e continuare quello che è stato fatto prima. Il bravo cuoco esprime la sua arte attraverso i piatti, dunque un cuoco attuale creerà sempre piatti attuali.

    N/M

    L’Italia è un bollito misto

    Assaggi

    Ostriche della Costa Smeralda

    Tortellini al tovagliolo

    Pinzimonio di verdure crude con maionese alla soia

    Focaccia calda con porchetta

    Pizza bistrot all’acciuga

    Piccola tartare di manzetta alla Cipriani

    Bibanesi e San Daniele

    Salsiccia al finocchio in sfoglia

    Minisamosa

    Antipasti

    Baccalà mantecato con nuvole di polenta rosso antico

    Girello di vitellone al rosa e zucchine a scapece

    Sgombro alla gardesana e panella

    Focaccia al formaggio

    Mosaico di pesce e frutta

    Uova pochè, carciofo e montasio

    Arselle sarde piccanti arrosto

    Ruota di gamberi crudi, olio al limone e bottarga

    Radicchio col poc e cicine

    Pescin de risaia della ganzèga

    Pesce spada alla messinese

    Culatello, cipolline e crescentine

    Asparagi con fonduta e insalata di pollo tiepida

    Primi piatti

    Risotto ai porcini e mirtilli

    Risotto al caprino, erba cipollina e battuto di vitello

    Risotto all’isolana col pontel tipico

    Raviolo ripieno d’astice con salsa livornese

    Cjarsons alle erbette e ricotta affumicata

    Plin al cavolfiore con uva scottata

    Tagliolini al salmone marinato

    Maccheroni alla carrettiera di finferli e speck

    Bigoli con cipolla fondente, aringa affumicata e latteria fresco

    Pappardelle con ragù di galletto, pisellini primaverili e ricotta fresca

    Paccheri alla busara di scampi

    Maccarones de Punzu con salsiccia sgranata e briciole di pane agliate

    Spaghetti alla Luciana del giorno dopo

    Secondi piatti

    Crostacei al vapore e salsa ghiotta

    Costoletta di magrone panata con grissini

    Frico come vuole la tradizione

    Anitra farcita con salsiccia e pistacchi

    Aragosta alla catalana

    Chateaubriand in guantiera

    Polpo verace alla semola e salmoriglio

    Stinco di vitella alla fornarina

    Parmigiana di melanzane a mo’ di millefoglie

    Filetto di piemontese in crosta con salsa perigourdine

    Bollito misto e salsa pearà

    Trota in carpione con salsa rémoulade

    Selezione di carni allo spiedo e salsa BBQ

    Suprema di pollo alla caprese

    Contorni

    Indivia belga brasata all’arancia

    Patate alla lionese

    Riso alla cantonese e salsa al curry

    Fasioi e cotiche

    Caponata alla siciliana

    Peperonata gialla e rossa

    Verdure fritte all’italiana con crema di burrata

    Tortino di spinaci e salsa bernese

    Verdure tornite in tegame

    Dolci

    Gubana goriziana

    Sgroppino agli agrumi e profumi di Cortina

    Trancio di zuccotto toscano

    Gelato alla vaniglia e ciliege

    Bonet piemontese

    Flocken torte tirolese

    Seadas e miele di corbezzolo

    La mano dello Chef

    Scatola di cioccolatini

    Sacher torte viennese

    Cannolo siciliano

    Assortimento di biscotti alla Edgar

    Cheesecake di un amico

    ASSAGGI

    Ostriche della Costa Smeralda

    Durante le serate estive eravamo soliti proporre le ostriche come benvenuto ai clienti. Ricordo specialmente la notte di Ferragosto, in cui si organizzava una cena con un aperitivo rinforzato in piedi al porticciolo privato del ristorante. Erano immancabili le ostriche allestite sulla vetrina ricoperta di ghiaccio e limone. È un aperitivo afrodisiaco, noto dalla Roma imperiale come alimento riservato ai ceti sociali facoltosi, ed è ancora oggi tra i cibi considerati

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