L’ARTE DELLA SOBA
UNA DECINA DI ANNI FA, Sonoko Sakai ebbe un esaurimento. Fu allora che decise di lasciarsi alle spalle una carriera nell’industria cinematografica per concentrarsi su qualcosa di più rigenerante: l’arte di fare la pasta soba. Ancora oggi, dopo aver scritto un premiato libro di ricette – Japanese Home Cooking – e dopo aver tenuto innumerevoli webinar e seminari su come si fanno gli spaghetti soba, Sakai apprezza ancora molto gli aspetti manuali dell’impastare, tagliare e preparare i noodles di grano saraceno giapponesi; l’intero processo richiede una particolare attenzione.
«Mette in moto tutti i miei sensi», dice Sakai. Per lei, il processo per fare la soba è un atto lenitivo che richiede una fiducia totale nelle proprie sensazioni, che sia passare le dita nella ruvida farina di grano saraceno e fare piccole modifiche all’impasto, o assaggiare e aggiustare la cottura del brodo ricco di umami che sarà poi trangugiato assieme ai noodles cotti.
Anche le sue peculiari istruzioni sul metodo da seguire per far amalgamare l’acqua e la farina in movimenti circolari e sciolti con le mani («Metti la