Il Boreto alla graisana
, data la localizzazione della città affacciata sul Mar Adriatico, sono ovviamente a base di pesce. Tra i più gustosi spicca il Boreto che, come quasi tutti i piatti della, ossia i pescatori che abitavano nei casoni della laguna. Tali abitazioni erano costruite con canne e paglia ed erano costituite da un’unica stanza con focolare, la cui porta d’ingresso era rivolta sempre a ponente per ripararsi dalla bora proveniente da Levante. Protagonista del “brodetto dei ” era un misto di pesce invenduto del giorno. Il Boreto “originale” veniva preparato in una casseruola di ferro - detta - e cotto in olio di semi in cui veniva rosolato l’aglio fino quasi a diventare nero (come vuole la cucina graisana). Dopo aver versato il pesce in padella, andava aggiunta una buona dose di pepe e aceto bianco. Il Boreto alla graisana, in quanto per l’appunto piatto unico, va servito insieme alla polenta bianca. Ancora oggi per prepararlo viene usato un mix di pescato del giorno, circa un chilo di pesce per un Boreto sufficiente per quattro persone. Tra i migliori prodotti ittici con cui preparare il Boreto spiccano rombo, cefalo, anguilla, orata, coda di rospo, scorfano e seppia. La preparazione del Boreto deve essere rigorosamente lenta. All’epoca dei cucinare questo piatto con calma, in modo che il pesce si insaporisse senza fretta e sprigionasse tutto il suo profumo di mare per l’intera laguna, era quasi un rito, come sottolinea il poeta gradese Biagio Marin, a cui è stata dedicata l’omonima piazza di Aquileia, in una sua opera: “”.
Stai leggendo un'anteprima, iscriviti per leggere tutto.
Inizia i tuoi 30 giorni gratuiti