La Madonna Nera di Tindari è sicuramente una delle più famose rappresentanti di questa particolare iconografia della Vergine Maria, ma in Europa si contano centinaia di statue con questo tipo di raffigurazione. Qual è il segreto della sua origine e quale il significato della frase nigra sum sed formosa (sono nera ma bella) posta sotto la statua? E perché c’è chi pensa che la diffusione delle Madonne Nere in Europa sia opera dei cavalieri Templari? Proprio dall’ultimo restauro effettuato sulla statua di Tindari è emerso qualcosa di sorprendente e per molti potrebbe costituire la chiave per chiarire questo mistero che dura da diversi secoli.
È possibile che il culto di Cibele, la Grande Madre, si sia trasformato in quello della Madonna, la stessa venerata qui a Tindari?
ANTICHE DIVINITÀ
A Tindari, già nel 396 a.C. sorgeva una colonia di origine greca che aveva il nome di . Gli scavi in quest’antica città hanno riportato alla luce una basilica, diverse (ossia le abitazioni popolari romane), delle botteghe, delle terme pubbliche e un bellissimo teatro greco con una capienza di circa 3000 posti. Nella zona più elevata, proprio dove ora sorge il Santuario, un tempo doveva trovarsi l’acropoli della città; verosimilmente la chiesa pone le sue fondamenta sull’antico tempio di Cibele, divinità legata alla Terra e alla fertilità. Cibele era anche chiamata la Grande Madre e veniva venerata nelle regioni dell’Asia minore, dove attualmente si trova la Turchia.