SAN DANIELE DEL FRIULI
Botteghe artigiane e tradizioni secolari
Prosciutto a volontà, ma la regina è la trota affumicata E non solo leccornie: qui c’è la “Cappella Sistina” del Friuli
SE IL PROSCIUTTO DOP E LA TROTA AFFUMICATA, prodotti simbolo di San Daniele del Friuli, potrebbero scoraggiare i vegetariani più ferventi sarebbe un peccato perdersi la visita di questo centro collinare in provincia di Udine che sa offrire meraviglie non solo culinarie. La posizione geografica è strategica: il Tagliamento, fiume più lungo della regione (170 chilometri), scorre proprio nelle vicinanze ed è particolarmente gradito al pesce della famiglia dei Salmonidi (lo stesso vale per Isonzo, Livenza e altri corsi d’acqua, non a caso il maggior numero di allevamenti di trota iridea in Italia si trova in Friuli).
E per il prosciutto Dop il microclima qui è ideale grazie ai venti delle Alpi Carniche che, incontrando le brezze del Mar Adriatico, creano il giusto equilibrio tra ventilazione e umidità. La lavorazione di questa eccellenza gastronomica si è tramandata nei secoli e da ormai più di sessant’anni è tutelata da un consorzio dal rigido disciplinare: due ingredienti ammessi (cosce di suini italiani provenienti da allevamenti certificati di sole dieci, trascritta pare a Firenze tra la fine del Trecento e gli inizi del Quattrocento, arricchita da miniature attribuibili al pittore fiorentino Bartolomeo di Fruosino.