Prima di essere poesia

Di Massimiliano Falcioni

Ciò che si percepisce come “poetico” è un frangente, in grado di attivare nient’altro che lo zenit dell’esperienza umana: le nuove cose, l’anima rinnovata. Il mondo “Prima di essere poesia” è messo a ferro e fuoco: la storia d’Occidente, le guerre, le convenzioni (in Aerei, poesia ispirata alla Guerre del Golfo, in Rotte, dedicata alle Torri Gemelle, in Sottovuoto in cui è l’arroganza culturale ad essere sotto scacco); l’ego stesso, disgregato/riaperto (come in Cataclisma); i corpi e l’amore colti nei loro moti anelanti/sperperanti (si pensi all’ironico Il Rospo e al flusso impetuoso di Surmenage), soggiacciono al patos catastrofico simultaneamente compassionevole (come in Anima e in Pietà Dolce) di una scrittura che sa i toni, le molte vie, essa stessa nuova identità (il “libero ricrearsi poetico” ne il Senso, “l’habitat psichico” di Terrario, “l’autostrada perlacea” di Perfetto Notturno, esprimono il carattere complesso, oscuro anche, e non semplice, gli etimi fabbricanti di questa muta).

• Lingua: Italiano
• Editore: Massimiliano Falcioni
• Data di uscita: 15 set 2015
• ISBN: 9786050416817

Anteprima del libro

Indice

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Anima

Sottovuoto

Cataclisma

Caos

Finirò

Narciso nero

Spiove

Il cerchio

Il senso

L’impossibile

Il rospo

Folies poetiques

Silenzio primitivo

Notte

Alberello poetico

Aerei

Ad un amico

Cercatore contemporaneo

Pietà dolce

Prima di essere poesia

La liberazione

Ascolta

Eppure

Breve intervallo con vizi d’alto bordo

Zapping

La polvere

Il viaggiatore della Siberia

Al conte Von Amerling

Dopo la sera

La forza umana

Convalescenze

Cuori sorpresi

Tentazioni d’origine

Nell’ azzurro

Terra celeste

Surmenage

La sfida

Fiore carnivoro

Rotte

Lucciole

La rosa

Terrario

Perfetto notturno

Anima

Quando il vento coi tristi gabbiani

ti porterà lontano, avrai una lunga vita

ed un sogno spuntando ti eleverà a dea.

Salirai nel dorato piumaggio etereo quasi

un finto nulla, in tutto quell’azzurro

fluiranno le tue ali, e come seta sottile

vibrerai al proibito profumo di una nuvola.

Quando la fiamma ondeggiante di una candela

morrà, e poi con un salto contorta tornerà

tu, avvolta nelle cose di un tavolo da cucina

farai una sosta quotidiana, e in una scia di isole

eterne, come un fumo evanescente, apparirai

armonia, forma e sostanza, unicità e magica

variazione degli attimi del tempo e delle atmosfere;

quando l’aria nel vento infine si alzerà ancora

e tu dai vetri della sera inseguirai tramonti

di nettari regali, con un sospiro indomito

palpiterai al susseguirsi dei giorni,

del futuro di cui un presagio è già ora,

diverrai una voluta nel cosmo

e ti farai parola, brezza marina

e seno sarai, lussuria, immensità silenziosa

e malinconico volto sereno di una bambina,

diverrai donna, ramo, suscettibile sentiero

e mondo sarai, il mondo mio

tribolato e disperato folle mondo umano

ombra e luminosa tendenza a sopprimere 

la vanità dell’esistere succhiati dalle assenze,

nella falsità e negli orrendi malefici della paura,

prima