Ma perché proprio a me?!

Di Virginia Zoe Travaini

"lo, la tredicenne Carlotta Stella Del Piero, accetto il compito affidatomi dal magico libro delle leggende, e prometto che cercherò in ogni modo di portare a termine tutti i salvataggi a cui dovrò prendere parte, dopo

aver compiuto sogni premonitori..."

Beh, avete capito no, in che pasticcio sono finita? Sono stata scelta per aiutare, dopo avere compiuto sogni premonitori, i miei concittadini. Al seguito di attimi di sconcerto, decido di assumermi questa responsabilità, ma ciò che proprio non immagino è che ogni giorno, il mio potere, mi porterà a vivere avventure di ogni tipo, e a volte, mi caccerà perfino nei pasticci ... Auguratemi buona fortuna!!

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 22 set 2014
• ISBN: 9788891155986

Anteprima del libro

classe…

Trama del libro:

Io, la tredicenne Carlotta Stella Del Piero, accetto il compito affidatomi dal magico libro delle leggende, e prometto che cercherò in ogni modo di portare a termine tutti i salvataggi a cui dovrò prendere parte, dopo aver compiuto sogni premonitori…

Beh, avete capito no, in che pasticcio sono finita? Sono stata scelta per aiutare, dopo avere compiuto sogni premonitori, i miei concittadini.

Al seguito di attimi di sconcerto, decido di assumermi questa responsabilità, ma ciò che proprio non immagino è che ogni giorno, il mio potere, mi porterà a vivere avventure di ogni tipo, e a volte, mi caccerà perfino nei pasticci…

Auguratemi buona fortuna!!

Descrizione dell'autrice:

Virginia Zoe Travaini, nata una mattina di tarda primavera del 2001, possiede una grande passione per la scrittura. Passa il suo tempo libero, infatti, inventando storie, disegnando e leggendo: adora i racconti divertenti e con un pizzico di avventura! La sua famiglia è composta da lei; da due genitori fantastici; da un fratellino adorabile; da due cagnoline giocherellone e da una tartaruga che non pare abbia voglia di crescere! Questo è il primo racconto che ha deciso di esporre al pubblico…

A scuola …

Tentenna Giada, l’ interrogata di storia del giorno.

Nella classe, intanto, ognuno pensa ai fatti propri, o a scambiarsi bigliettini. Quest’ultima attività è in questo momento la più praticata. I miei compagni si stanno infatti scrivendo cose di vitale importanza (ironicamente)!

Io invece, me ne sto seduta sulla sedia nella mia solita posizione tutta storta, e penso al pomeriggio che verrà: un pomeriggio che diverrà mooooolto lungo! Infatti, mi attendono le prime prove per inscenare uno spettacolo scolastico assieme ai miei compagni.

Sai che divertimento!

Non fraintendetemi: a me piace moltissimo recitare, ma la mia parte in questo show non sarà esattamente delle migliori! Anzi, fa proprio schifo! La prof. di arte, con tutti i suoi chili, si è inventata un copione tutto suo, dal titolo:

E la mela cadde dall’albero.

Molto poetico, apprezzo l’impegno, ma è un’idea che se ne può tornare nella sua immaginazione, soprattutto perché io farò la mela!

Mi aveva chiesto Elisa.

È mia amica, ma quella volta avrei voluto che le cadesse in testa il dizionario! Soprattutto perché me lo ha chiesto davanti alla prof. e io, colta di sorpresa, ho potuto solo annuire ed accettare la parte.

Uffa! Se non avesse detto così, a casa sarei riuscita ad elaborare un bel discorsetto per non farmi appioppare il ruolo del frutto!

Perché ha scelto proprio me? Mica sono grassa e non mi piace il rosso… cosa ho di meloso?

Ovviamente niente, ma io l’ho sempre detto che la prof. Pennellato ce l’ha con me…!

Finalmente suona la campanella.

Mentre prepariamo la borsa per uscire, Giada ritira il proprio libretto, dove la prof. De Rossi ha appena segnato il suo voto.

domando alla mia vicina di banco, infilandomi la felpa bianca.

risponde lei mogia, ficcando malamente i libri in cartella. No?!? Ma dai! Chissà che strano il fatto che abbia preso un voto così basso… Senza offesa, ma non studia mai! Quella ragazza riesce a pensare solo al cellulare e ai ragazzi! Ma visto che mi è sufficientemente simpatica da non parlar male di lei in pubblico, tacerò.

Le prove …

Bene, eccomi qui in oratorio, dove la Pennellato sta prendendo le misure per il mio costume. Che felicità!

Guardo Elisa e Susanna leggere il proprio copione appoggiate al muro e Tommaso e Maria sgomberare il palco per gli attori. Beati loro che reciteranno parti normali…! Tranne forse Luca, che farà l’albero. Poveri noi, mi chiedo come farò a stargli appesa! Nonostante lui sia abbastanza in carne, questo spettacolo sarà totalmente impossibile da realizzare (spero).

Marta si avvicina a me e alla prof. guardandomi, sorridendo sotto i baffi. La fulmino con lo sguardo e lei torna seria.

comincia,

Si! La prego, dica di sì, meravigliosa e stupenda insegnante!

La supplico, qualsiasi cosa, ma non questa…

É la risposta.

Mugugno io.

Non mi chiami cara! Sbuffo e mi avvio con Marta verso Elisa, mentre la Pennellato si porta alla bocca un microfono e comincia a parlare:

La recita comincia con Jessica nei panni di Isabella, che esce di casa per andare al parco a studiare…

Cominciamo!>

Dopo queste parole, la mia compagna Jessica sale sul palco dell’oratorio, e i suoi capelli mossi e fulvi ondeggiano, lasciati sciolti sulle spalle.

Si schiarisce la voce e inizia:

È brava a cantare, ma il testo è decisamente ridicolo.

Prevedo già una polmonite, per il giorno del debutto…

Minestra di riso …

A casa, la sera, sono distrutta!

Salgo a farmi una doccia, mentre mia madre prepara la cena. Strano però… solitamente mangiamo in cucina, oggi invece ha apparecchiato il tavolo antico del soggiorno.

Mi chiama quando scendo le scale, dopo essermi infilata il mio fantastico, morbidoso, dolcissimo pigiamone! È un modello un po’ infantile: è rosa, con un orso di peluche incollato al petto che dice: Hello! se lo schiacci, ma a me piace un sacco! E poi, non lo deve mica vedere qualcuno, giusto?

Evidentemente no… Seduti sul divano vi sono i genitori di Elena Bramati, un’altra mia vicina di banco, che sorseggiano un Crodino e chiacchierano con mio papà (quando è arrivato? Non ho sentito il portone del garage aprirsi…).

Appena li vedo mi copro la maglietta con un asciugamano: fortuna che subito in fondo alle scale vi è il bagno!

Mi salutano gli ospiti.

Faccio, con una nota di disappunto.

La mamma mi afferra per un braccio e mi tira in cucina.

Le