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Ottone, il nonno bottone
Ottone, il nonno bottone
Ottone, il nonno bottone
E-book73 pagine41 minuti

Ottone, il nonno bottone

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Info su questo ebook

Una favola senza tempo adatta ai bambini di tutte le età per raccontare la più grande catastrofe del Novecento: La Shoah.
LinguaItaliano
Data di uscita5 gen 2018
ISBN9788827546819
Ottone, il nonno bottone

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    Anteprima del libro

    Ottone, il nonno bottone - Tonino Scala

    verranno

    Quelli che non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo.

    (La frase si trova incisa in trenta lingue su un monumento nel campo di concentramento di Dachau)

    La nonna è un po’ strana.

    La notte si chiude nella sua stanza e parla da sola, al buio, con le luci spente.

    L’ho detto più volte anche a mamma, ma lei… non risponde.

    L’altra sera, dopo aver rivisto la stessa scena e udito le stesse parole, l’ho chiamata in disparte e le ho detto:

    « Bisogna fare qualcosa, la nonna parla da sola. »

    « Lasciala stare, lasciala parlare » la sua risposta.

    Vivo in una casa di matti.

    La nonna sta male e mamma, che dovrebbe portarla da un medico, mi dice di lasciar stare.

    Non ci capirò mai niente.

    I grandi sono strani, molto strani.

    Spero di non diventare mai grande!

    La mia è una famiglia quasi normale. A parte mio fratello, che canta a squarciagola anche la notte delle canzoni in una lingua che non conosco, anche nel sonno; mia madre che se la prende ogni giorno con la bilancia e poi mangia tanta cioccolata; mio padre che guarda in tv uomini in mutande che corrono su un campo verde rincorrendo una palla e baciando il televisore dicendo prima o poi vinciamo lo scudetto, ti amo, Ohi vita, Ohi vita mia e tante altre cose; e la nonna che come ho già detto parla da sola.

    A parte questo, siamo quasi tutti normali.

    Dimenticavo, mi presento, mi chiamo Valeria, ho cinque anni e da grande voglio fare il dottore degli animali e andare a vivere in Africa.

    Mi piacciono i leoni, le tigri, le giraffe e le galline. Sì, le galline. Sono animali intelligenti. Fanno le uova, mangiano i vermi. Il maschio della gallina, poi, è una sveglia senza pile. La cosa che più mi piace di questi esseri deliziosi è che non fanno la pipì. Sì, perché è fastidioso andare sempre in bagno!

    Tra le cose che mi danno fastidio di Giacomo, il fratello canterino che mi ritrovo, è che ogni qualvolta parlo, e io parlo tanto, tantissimo, mi dice:

    « Devi parlare quando le galline fanno la pipì! »

    Ma non l’ha ancora capito che le galline non la fanno la pipì?

    L’altra sera, mentre la nonna dormiva, ho visto mamma entrare nella sua stanza.

    Fin qui tutto normale, sarà andata a rimboccare le coperte alla nonna, pensai. Invece no, quando è uscita, si è guardata intorno come se avesse qualcosa da nascondere.

    Ero nella mia stanzetta, giocavo con Genny il Leone e ho notato che mamma aveva in mano una scatolina. Prima ha continuato a guardarsi ancora intorno, poi se n’è andata nello sgabuzzino.

    Ero curiosa, l’ho seguita di nascosto e mi son messa a origliare: anche mamma parlava da sola.

    Dopo un po’ è uscita con il volto sorridente ed è andata a posare quella scatolina nella stanza della nonna.

    Qui son tutti matti, ho pensato.

    Mi sono incuriosita, non ho dormito tutta la notte.

    E se in quella scatolina ci fosse un animaletto con il quale parlare?

    E se quella scatolina avesse poteri magici?

    E se quella scatolina… ci pensai tutta la notte.

    Il giorno dopo non ho detto nulla quando mi son svegliata.

    A colazione però l’ho vista più serena: non mangiava cioccolata e non si è nemmeno pesata. Non ha detto nemmeno niente a papà: di solito lo rimprovera sempre!

    Mamma è sempre agitata. Lavora tanto a casa e a scuola. È la mamma e la maestra più brava del mondo. Me lo han detto anche gli amici della danza che sono nella sua

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