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Eutifrone
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Eutifrone
E-book37 pagine20 minuti

Eutifrone

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Info su questo ebook

"Eutifrone" è un dialogo della giovinezza di Platone. In esso viene trattato il tema della pietà e i protagonisti del dialogo sono Socrate ed Eutifrone.  

L'autore

Platone (in greco antico Πλάτων, traslitterato in Plátōn; Atene, 428 a.C./427 a.C. – Atene, 348 a.C./347 a.C.) è stato un filosofo greco antico. Assieme al suo maestro Socrate e al suo allievo Aristotele ha posto le basi del pensiero filosofico occidentale.

Traduzione a cura di Francesco Acri
Francesco Acri (Catanzaro, 19 marzo 1834 – Bologna, 21 novembre 1913) è stato un filosofo e storico della filosofia italiano.
LinguaItaliano
EditorePasserino
Data di uscita8 gen 2015
ISBN9788898925827
Eutifrone

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    Anteprima del libro

    Eutifrone - Platone

    Platone

    Eutifrone

    The sky is the limit

    UUID: 9788898925827

    This ebook was created with BackTypo (http://backtypo.com)

    by Simplicissimus Book Farm

    Indice dei contenuti

    EUTIFRONE

    I

    II

    III

    IV

    V

    VI

    VII

    VIII

    XI

    X

    XI

    XII

    XIII

    XIV

    XV

    XVI

    XVII

    XVIII

    XIX

    XX

    Ringraziamenti

    EUTIFRONE

    Eutifrone

    Sulla pietà e la santità

    Traduzione a cura di Francesco Acri (1834 – 1913), filosofo e storico italiano .

    I

    EUTIFRONE: Oh, che c'è di nuovo, Socrate? Mi pianti la conversazione del Liceo e te la spassi qua attorno per il portico del Re? Tu dal Re non ci hai da aver lite, come ce l'ho io.

    SOCRATE: Eutifrone, gli Ateniesi questa mia non la chiaman lite, no, ma accusa.

    EUTIFRONE: O bella! ti ha alcuno mosso accusa, pare? Tu a un altro? non credo.

    SOCRATE: Io no.

    EUTIFRONE: Un altro, a te?

    SOCRATE: Sì.

    EUTIFRONE: Chi?

    SOCRATE: Né anche io lo conosco bene: e' mi par giovine, una faccia nuova; credo lo chiamino Melito: e di borgo è Pitteo. Hai tu in mente un Melito Pitteo, capelli lunghi, pelo ancor vano, naso adunco?

    EUTIFRONE: No, Socrate: ma qual è codesta accusa?

    SOCRATE: Tale, penso io, che non gli farà vergogna; perché ti pare un affar di nulla quel che sa lui, così giovine! Sa nientedimeno, come va dicendo, in quali modi sian guasti i giovani, e chi son quei che li guastano. E ho una paura ch'è sia qualche brav'omo, che, adocchiata la mia ignoranza con la quale io fo prendere mala piega a quelli dell'età sua, ricorre alla repubblica come a una madre, e m'accusa. Certo fra i politici egli è il solo che mi pare cominci a modo: perocché prima

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