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Sonetti lussuriosi
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E-book24 pagine11 minuti

Sonetti lussuriosi

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Info su questo ebook

"Sonetti lussuriosi" è una raccolta di sonetti a sfondo erotico del poeta toscano Pietro Aretino, risalenti al 1526. L'opera consiste in due libri che raccolgono rispettivamente sedici e tredici composizioni. I sonetti sono ispirati dalle incisioni erotiche, ritenute ai limiti della pornografia e realizzate dal pittore Marcantonio Raimondi su disegni di Giulio Romano, pubblicate una prima volta nel 1524 sotto il titolo "I Modi" o "Le 16 posizioni" e successivamente, insieme ai dipinti ed ai "Sonetti", nel 1527.

L'autore

Pietro Aretino (Arezzo, 20 aprile 1492 – Venezia, 21 ottobre 1556) è stato un poeta, scrittore e drammaturgo italiano. È conosciuto principalmente per alcuni suoi scritti dal contenuto considerato quanto mai licenzioso (almeno per l'epoca), fra cui i famosi Sonetti lussuriosi.
LinguaItaliano
EditorePasserino
Data di uscita10 gen 2015
ISBN9788898925872
Sonetti lussuriosi

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    Anteprima del libro

    Sonetti lussuriosi - Pietro Aretino

    Ringraziamenti

    Sonetti lussuriosi

    LIBRO PRIMO

    I

    Fottiamci, anima mia, fottiamci presto

    perché tutti per fotter nati siamo;

    e se tu il cazzo adori, io la potta amo,

    e saria il mondo un cazzo senza questo.

    E se post mortem fotter fosse onesto,

    direi: Tanto fottiam, che ci moiamo;

    e di là fotterem Eva e Adamo,

    che trovarno il morir sì disonesto.

    - Veramente egli è ver, che se i furfanti

    non mangiavan quel frutto traditore,

    io so che si sfoiavano gli amanti.

    Ma lasciam'ir le ciance, e sino al core

    ficcami il cazzo, e fà che mi si schianti

    l'anima, ch'in sul cazzo or nasce or muore;

    e se possibil fore,

    non mi tener della potta anche i coglioni,

    d'ogni piacer fortuni testimoni

    II

    Mettimi un dito in cul, caro vecchione,

    e spinge il cazzo dentro a poco a poco;

    alza ben questa gamba a far buon gioco,

    poi mena senza far reputazione.

    Che, per mia fé! quest'è il miglior boccone

    che mangiar il pan unto appresso al foco;

    e s'in potta ti spiace, muta luoco,

    ch'uomo non è chi non è buggiarone.

    - In

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