Fedra| Le nuove Eroidi

Di Antonella Lattanzi

Le nuove Eroidi è un libro che nasce dall'idea di chiedere a otto grandi scrittrici italiane contemporanee di reinterpretare il classico di Ovidio. Ognuna di loro ha scelto un'eroina del mito, raccontandola in base alla sua sensibilità, trasportandola ai nostri giorni o lasciandola nell'antichità, giocando con talento e originalità con le versioni originarie.
Ne è nato un libro che, mostrando il valore sempre attuale e sovversivo dei classici, ha messo al centro la prospettiva femminile, con una breve collezione di storie intense e universali sospese tra modernità ed eternità.
In questo eBook, Antonella Lattanzi ci porta in un'aula di tribunale, tra publica accusa e reporter, per assistere al processo in cui è coinvolta Fedra.

• Lingua: Italiano
• Editore: HarperCollins Italia
• Data di uscita: 29 apr 2020
• ISBN: 9788830517615

Antonella Lattanzi

ANTONELLA LATTANZI (Bari, 1979), scrittrice e sceneggiatrice. Ha scritto i romanzi Devozione (2010), Prima che tu mi tradisca (2013), Una storia nera (2017) e le sceneggiature dei film Fiore (2016), 2night (2016), Il campione (2019).

Anteprima del libro

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PREFAZIONE

Le nuove Eroidi è un libro che nasce dall’idea di chiedere a otto grandi scrittrici italiane contemporanee di reinterpretare il classico di Ovidio. Ognuna di loro ha scelto un’eroina del mito, raccontandola in base alla sua sensibilità, trasportandola ai nostri giorni o lasciandola nell’antichità, giocando con talento e originalità con le versioni originarie.

Ne è nato un libro che, mostrando il valore sempre attuale e sovversivo dei classici, ha messo al centro la prospettiva femminile, con una breve collezione di storie intense e universali sospese tra modernità ed eternità.

In questo eBook, Antonella Lattanzi ci porta in un’aula di tribunale, tra publica accusa e reporter, per assistere al processo in cui è coinvolta Fedra.

VITA E GESTA DI FEDRA

Figlia dei sovrani di Creta Minosse e Pasifae, sorella di Arianna, sposò Teseo, re di Atene, da cui ebbe due figli, Demofonte e Acamante.

Si innamorò del figliastro Ippolito, che Teseo aveva in precedenza avuto da Ippolita, regina delle Amazzoni. Ippolito era devoto ad Artemide, aveva fatto voto di castità e respinse la matrigna. Fedra, aiutata dalla propria nutrice e per prevenire le accuse di Ippolito, disse a Teseo che lui le aveva usato violenza. Teseo condannò il figlio, secondo alcune versioni uccidendolo lui stesso, secondo altre esiliandolo ma invocando l’intervento di Poseidone (padre divino di Teseo), che avrebbe inviato contro Ippolito un mostro marino simile a un toro. Fedra si uccise.

Le versioni più celebri del suo mito sono quelle di Euripide, Seneca e Racine.

FEDRA

A Demofonte e Acamante

Figli miei,

chi può dire cos’è una lettera d’amore?

Siete troppo piccoli, adesso, per capire cos’è successo a vostra madre, vostro padre, e