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Lo scrigno patrimoniale: Spunti e riflessioni sul passaggio generazionale e la protezione del patrimonio
Lo scrigno patrimoniale: Spunti e riflessioni sul passaggio generazionale e la protezione del patrimonio
Lo scrigno patrimoniale: Spunti e riflessioni sul passaggio generazionale e la protezione del patrimonio
E-book152 pagine1 ora

Lo scrigno patrimoniale: Spunti e riflessioni sul passaggio generazionale e la protezione del patrimonio

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Info su questo ebook

“Una situazione che ho dovuto frequentemente affrontare è quella di clienti impegnati in discussioni e, talvolta, in litigi, in occasione delle procedure di suddivisione del patrimonio ereditato da genitori, zii o nonni. Una situazione particolarmente delicata per le implicazioni che comportano i legami sentimentali con la persona cara scomparsa e con gli altri familiari coinvolti nei diritti di successione.” (Alfonso Spagnuolo)
LinguaItaliano
Data di uscita18 gen 2019
ISBN9788829598335
Lo scrigno patrimoniale: Spunti e riflessioni sul passaggio generazionale e la protezione del patrimonio

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    Anteprima del libro

    Lo scrigno patrimoniale - Alfonso Spagnuolo

    Alfonso Spagnuolo

    LO SCRIGNO PATRIMONIALE

    Spunti e riflessioni sul passaggio generazionale

    NOTA DELL’AUTORE

    Le fonti da cui è stato preso il materiale sono citate in fondo. Mi scuso in anticipo per eventuali omissioni, frutto di una raccolta di dati scaricati da internet in tempi precedenti alla stesura di questo libro senza appuntarmi le fonti. Il presente libro non è a scopo di vendita, ma solo informativo e divulgativo di una cultura finanziaria quanto mai carente in questo paese.

    Dedico questo lavoro a Simonetta, Isabella e ai miei genitori.

    Ringrazio pubblicamente Francesca e Marco per il sostegno e l’aiuto concreto nella stesura di tale prontuario.

    INTRODUZIONE

    Mi chiamo Alfonso ed esercito da molti anni il mio ruolo di professionista nella gestione di valori mobiliari e immobiliari. Un lavoro che, negli ultimi tempi, ha dovuto rapportarsi con la nuova realtà tecnologica e con il mondo dei social network, ma che si basa ancora in modo sostanziale sul rapporto diretto e personale con il cliente.

    Una situazione che ho dovuto frequentemente affrontare è quella con clienti impegnati in discussioni e, talvolta, in litigi, in occasione delle procedure di suddivisione del patrimonio ereditato da genitori, zii o nonni. Una situazione particolarmente delicata per le implicazioni che comportano i legami sentimentali con la persona cara scomparsa e con gli altri familiari coinvolti nei diritti di successione.

    Si tratta spesso di baby boomers, cioè soggetti nati negli Anni Sessanta e Settanta, quando la media di figli per famiglia era di quasi 2,5 contro l’attuale 1,34.

    Diventa assolutamente necessario, quindi, esercitare la mia funzione professionale affrontando in modo sereno e soprattutto tempestivo il delicato tema del passaggio generazionale dell’azienda e del patrimonio di famiglia, al fine di evitare che il capitale accumulato in asset mobiliari e immobiliari venga dilapidato e disperso in evitabili liti fra fratelli eredi.

    Pertanto mi rivolgo a voi lettori nel mio ruolo di consulente patrimoniale per sostenere la conoscenza e la consapevolezza di una maggiore e più corretta educazione finanziaria. Un invito a dedicare più tempo e più attenzione ai propri interessi economico-finanziari, per non incappare in situazioni spiacevoli o addirittura devastanti che possono maturare nel modo che gli ultimi 15 anni di mercato ci hanno insegnato.

    A proposito di educazione finanziaria va rilevato che qualcosa si sta finalmente muovendo con provvedimenti governativi a favore dell’Italia meridionale. I quotidiani specializzati forniscono nei loro inserti settimanali parecchi esempi utili a migliorare le proprie conoscenze.

    Gli strumenti (finanziari e non) sono pertanto molteplici e dovranno essere utilizzati in ogni caso con buon senso e con quella che i testi di diritto finanziario chiamano la diligenza del buon padre di famiglia.

    Su ogni situazione si può cucire un vestito su misura, poiché ogni caso rappresenta un’originalità caratterizzata da problematiche difformi.

    Mi rendo perfettamente conto che a nessuno fa istintivamente piacere affrontare questo argomento. Non fosse altro per una questione di natura scaramantica o per la nostra ambizione a considerarci immortali.

    Ma gli eventi luttuosi rientrano nell’ambito delle vicende che chiunque può trovarsi costretto ad affrontare, per cui vale la pena arrivare a queste dolorose situazioni con una preparazione adeguata, costruita per tempo.

    Il vantaggio sarà evidente nei benefici economici e di relazione fra eredi giovani e meno giovani.

    Il dato statistico relativo al nostro Paese deve farci riflettere: l’Italia è il secondo Paese più vecchio al mondo per età media. L’epoca che ci apprestiamo a vivere, nei prossimi decenni, ci obbliga a cercare da subito soluzioni che consentano di pianificare il futuro in modo appropriato.

    Offro con questa pubblicazione il contributo che vi invito a leggere, finalizzato a una tutela degli interessi economici e familiari di ciascuno.

    LE TRE EREDITÀ

    Eredità genetica

    Questa è la trasmissione, da una generazione alle successive, dei caratteri originati dall’assetto genetico. L’avvenire di una specie è legato a due condizioni: il patrimonio ereditario, cioè l’insieme di caratteri e di potenzialità che ogni individuo riceve dai genitori al momento della nascita, e le condizioni ambientali in cui si sviluppa e che nel caso della specie umana assumono anche il carattere di processo educativo.

    Eredità morale

    Quale eredità morale vogliamo lasciare pensando ai nostri eredi?

    Si può morire a venti anni e lasciare un’eredità morale intensa, fatta di luce e coerenza, di fiducia nella vita e nel valore profondo di essere uomini e donne di qualità. Si può morire a settantacinque, in senso reale o simbolico, e lasciare una eredità di rovina morale. Quindi la forza della Eredità Morale non è solo lasciare un esempio, ma la capacità di riconoscere nelle insidiose paludi della vita, il sentiero più arduo che ci porta a realizzare i Valori in cui crediamo. A riconoscere persone, situazioni, e luoghi che consentono di condividere la stessa fede, la stessa limpidezza, lo stesso coraggio e la stessa capacità di sacrificio, pazienza e sopportazione. Per questa Eredità ci impegniamo tantissimo….

    Eredità patrimoniale

    Con il termine Eredità si intende il Patrimonio Ereditario di una persona fisica, Patrimonio che alla morte passa nella titolarità giuridica di un altro soggetto per successione caso morte. In pratica è tutto ciò nella vita abbiamo creato con sacrificio e dobbiamo cercare di trasmettere ai nostri eredi.

    Per questa Eredità non facciamo NULLA.

    LA FAMIGLIA È CAMBIATA

    Contributo Video

    Clicca QUI per vedere il filmato

    A parte gli scherzi, pochi decenni fa la famiglia era patriarcale ed estesa cioè nella stessa casa vivevano genitori, figli (non meno di tre), nonni, zii. Gli uomini erano addetti al lavoro alla gestione del denaro e alle decisioni da prendere. Le donne dovevano occuparsi dalla casa e dei figli. Col passare del tempo le cose sono cambiate, forse troppo; oggi è considerata ‘Famiglia’ anche un nucleo composto da una sola persona. Oggi le famiglie si possono qualificare in:

    1) Tradizionale costruita da genitori e mediamente 1 o 2 figli;

    2) Famiglie Lunghe cioè con figli in età adulta ancora alle dipendenze dei genitori;

    3) Le famiglie allargate composte dall’unione di due genitori divorziati con figli in comune e non;

    4) Le famiglie con animali;

    5) Le coppie di fatto;

    Quindi, il panorama è denso e complicato.

    Perché è fondamentale pianificare?

    La questione dell’imposta di successione nel nostro Paese è un tema caldo anche se poco percepito. Agli inizi degli anni 2000 l’imposta venne ridotta nel periodo del governo Amato (anno 2000). Nel 2001 venne abolita dal governo Berlusconi e poi nel 2006 fu reintrodotta da Prodi sebbene con aliquote più favorevoli. L’attenzione della parte politica verso questo aspetto è rimasta sempre molto viva nel corso degli anni, tant’è che ripetutamente gli organi di stampa parlano di modifiche alla normativa attualmente in vigore.

    C’è una proposta di legge, la n. 2830, che risale addirittura al 20 gennaio 2015 e che fu presentata dai deputati di Sinistra Italiana. Alla base di questa proposta c’è la volontà di lasciare delle imposte agevolate per i trasferimenti di valore medio o medio basso a cui si contrappone un rialzo delle aliquote per i trasferimenti di valore più elevato.

    Guardiamo i numeri di questa proposta: la franchigia che attualmente è di 1 milione di euro sarebbe ridotta a 500.000 euro e contemporaneamente sarebbe innalzata l’imposizione fiscale dal 4% al 7% per il coniuge e i parenti in linea retta, dal 6% al 8% per i fratelli e le sorelle, dal 6% al 10% su tutto il valore ereditato per i parenti fino al IV° grado e affini in linea retta e dall’8% al 15% su tutto il patrimonio ereditato da altri soggetti. Inoltre un comma aggiuntivo della proposta medesima prevede che per i trasferimenti di beni di valore superiore ai 5 milioni di euro le aliquote vengano triplicate: coniuge e figli dal 7% al 21%; fratelli e sorelle dall’8% al 24%; parenti fino al 4° grado e affini in linea retta dal 10% al 30%; tutti gli altri eredi dal 15% al 45%.

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