La chioma del vento

Di Barbara de Filippis

Il vento porta con sé sempre cose nuove: un po' di pioggia, sabbia, foglie... Il vento scatena sempre un po’ di inquietudine, eppure spazza le nuvole e rischiara il cielo, muove le onde e riporta a riva le barche dopo la tempesta, anche se rotte. Sposta gli oggetti in luoghi sempre nuovi, stupendo chi li trova. Per questo motivo ho raccolto alcune poesie in "La chioma del vento", perché al vento non si può resistere, il vento non si può fermare né combattere ma si può sfruttare per trarne energia pulita o lasciarsi spingere; si può aspettare che si plachi e osservare cosa ha lasciato lungo il suo passaggio. La chioma è la parte che più si scompiglia con il vento, la più visibile di noi, che non si può mai proteggere abbastanza, che dice del nostro vissuto e del nostro stato d'animo. Il vento contrario mi ha portato consapevolezze nuove e inattese, impensabili, e un grande attaccamento alla vita!

• Lingua: Italiano
• Editore: Le Mezzelane Casa Editrice
• Data di uscita: 11 mar 2019
• ISBN: 9788833282404

Anteprima del libro

Shelley

Anime in movimento, dedicato a…

Soffia il vento,

offre il sibilo di anime inaspettate

e spezza le anime amate.

Come una rondine

Spiego le timide ali,

affronto il vento

che mi sferza contro.

Socchiudo gli occhi

e incerta ondeggio,

risalgo lungo la linea dell’aria

che spezzo a colpi di piume.

Nello spazio terso,

tra brine mattutine

e profumo di mandorli,

cerco i compagni di volo

e protetta dai loro corpi leggeri,

mi lascio guidare nel cielo

a caccia di primavere.

Le stagioni con te

A Michela

Sei candida

come la neve d’inverno.

Sei allegra

come i petali di primavera.

Sei fresca

come la brezza d’estate.

Sei fragile

come le foglie d’autunno.

Tu vivi i tuoi giorni

e insieme ci incanteremo

al ritmo delle stagioni.

Angelo

A Tommaso

Sss!

… Fai piano,

in silenzio…

Sto dormendo

in un posto lontano dagli occhi

ma vicino al cuore.

Sono arrivato pian pianino

e in silenzio mi sono appisolato.

Certo, parla pure,

ma delicato e sommesso,

sto dormendo.

C’è una bollicina di tenerezza

intorno al mio nasino,

se annusi

si formerà un legame di profumo

che durerà per sempre…

Figlio di seta

Ad Alessandro

Sai di seta preziosa,

mussolina delicata la tua pelle,

hai ancora l’odore del ventre

che ti ha atteso,

cullato nelle morbidezze

di chi ti ha generato.

Ti dono come un acquerello

a questa umanità stordita

che ti accoglie generosa.

Ecco, un’altra parte di te,

ti aspettava, curiosa,

prima dei miei desideri:

ti scruta e ti avverte,

tienile stretta la mano,

lei sarà per sempre,

più del mio tempo di madre.

Da qui

A mio padre Antonio

Da questo angolo di cielo

non vedo gli abbracci

che non ho ardito,

né gusto i baci

che non ho