Sulle scale del tempo

Di Mapi

Preziose filigrane di pensieri, trame sottili e nebulescenti di parole, tessere spontanee, farfalle “elucubranti”, eteree libellule: così appaiono le liriche di Mapi nella loro immediata fascinazione che cattura lo spirito. Filo conduttore costante è il sentimento, l’amore vibrante, il desiderio di non arrendersi al dolore e non cedere soccombente ai limiti del tempo, alla precarietà degli affetti, spesso fragili, e della realtà umana deludente. Un mix di lieti ricordi e lievi sogni, insieme a magica fantasia, diventa, pertanto, sostanza dei versi: l’anima vaga, quasi ebbra, dall’uno all’altro, come “sonnambula” sperduta e senza meta… (dalla Prefazione di Giusy Cuceli)

• Lingua: Italiano
• Editore: Le Mezzelane Casa Editrice
• Data di uscita: 14 set 2017
• ISBN: 9788826489933

Anteprima del libro

Biografia

Prefazione

Preziose filigrane di pensieri, trame sottili e nebulescenti di parole, tessere spontanee, farfalle elucubranti, eteree libellule: così appaiono le liriche di Mapi nella loro immediata fascinazione che cattura lo spirito.

Leggere le leggiadre poesie di questa raffinata autrice significa vivere emozioni sempre più forti, evocate da immagini e fantasie lapidariamente traslate in un mondo di amore intenso, irrinunciabile ed imperativo, in una dimensione sublime ed, al contempo, subliminale.

Alla fine, a pensarci, è proprio questa, o dovrebbe essere questa, la vera poesia, quella che sgorga spontanea e diretta dal profondo sentire: quel salto leggero che induce a volare con l’anima a livelli più alti, come a librarsi sulle nuvole. Con versi semplici, seppure intensi e discorsivi, però pregnanti, quasi traboccanti di un afflato che fa da rampa di lancio verso altri universi in cui l’anima trova pacificazione e vitalità, benessere, in cui si afferma e si conferma un senso della vita inedito ed altamente emozionale.

Gli elementi atmosferici ricorrono spesso nella poetica di Mapi, a suggello di stati interiori di autentica veridicità, con sfumature alterne che sembrano colorare il paesaggio dell’anima stessa, in una geografia vivida ed intrigante che regala impetuosi vortici di sogni inesplorati e di nostalgica passione.

Esaltanti flash, quasi in una dimensione onirica, emergono dai versi come polvere di stelle ma, qualche volta, anche come un pugno nello stomaco che fa vedere le stesse... stelle.

Filo conduttore costante è il sentimento, l’amore vibrante, il desiderio di non arrendersi al dolore e non cedere soccombente ai limiti del tempo, alla precarietà degli affetti, spesso fragili, e della realtà umana deludente. Un mix di lieti ricordi e lievi sogni, insieme a magica fantasia, diventa, pertanto, sostanza dei versi: l’anima vaga, quasi ebbra, dall’uno all’altro, come