Senti i tarocchi: Un metodo semplice ed efficace per imparare velocemente come leggere i Tarocchi

Di Maria Cristina Mambrini

Finalmente un manuale chiaro, semplice con effetti immediati.
Che si vogliano leggere i tarocchi in senso cartomantico-divinatorio o tarologico-evolutivo, nei corsi e nei libri difficilmente vengono svelati gli strumenti indispensabili all’operazione: il collegamento Corpo-Mente e il pensiero magico/analogico. Perché i tarocchi non si leggono, i tarocchi si sentono e poi si traducono.
In questo libro, tratto dall’esperienza diretta di lettrice ed insegnante di tarocchi, strutturato esattamente come un corso in aula, oltre ai vari significati degli arcani maggiori, ad alcune stese iniziali e
fondamentali, scoprirai come svelare il segreto dei segreti: sentire il tarocchi e finalmente iniziare a leggerli.
Questo è un manuale e va inteso in questo senso, un vero e proprio tutorial scritto, come si usava un tempo, che guida passo per passo all’apprendimento di un’arte semplice e complessa insieme.
Se si vuole trarre il meglio da questa esperienza, è necessario seguire le indicazioni e fare gli esercizi subito, quando vengono proposti, facendo finta che l’istruttrice sia lì presente, che controlla e verifica come La Papessa in persona!
E nello stesso tempo tutto va fatto con leggerezza, perché questo è il meraviglioso gioco dei tarocchi e più si lascia fluire il divertimento, il gioco, l’animo bambino, più leggere i tarocchi sarà facile.

• Lingua: Italiano
• Editore: Om Edizioni
• Data di uscita: 7 lug 2020
• ISBN: 9788892720473

Anteprima del libro

Ringraziamenti

©2020

OM EDIZIONI

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Stampato in Italia nel mese di aprile 2020 presso

Graphicolor snc, via Cesare Sisi 2 – 06012 – Cerbara (PG)

OM EDIZIONI

Via I Maggio, 3/E – 40057 Quarto Inferiore (BO) – Italy

Tel [phone]

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www.omedizioni.it

ISBN

978-88-32299-94-6

ISBN

e

B

ook 9788892720473

Maria Cristina Mambrini

Senti i Tarocchi

Un metodo semplice ed efficace per imparare

velocemente come leggere i Tarocchi

SECONDA EDIZIONE

Introduzione

alla seconda edizione

Innanzi tutto grazie, grazie a te che sei qui a leggere, grazie a chi ha comprato e letto il libro prima, tanto da interessare l’editore a propormi di pubblicare con OMEDIZIONI questo e anche il prossimo libro (sì, lo avevo promesso e sono già in ritardo, ma ora mi ci metto). Parlando proprio con l’editore, si era pensato prima di modificare un po’ il libro, di aggiungere qualche capitolo. Poi però ci ho riflettuto e: no, questo è il manuale del corso base, non posso aggiungere altro. Almeno non molto, perché è un primo approccio e già fare questo libro, come propongo fin dalla prima pagina, è sufficiente e indispensabile per ottenere i risultati che mi sono proposta e che penso abbia chi lo ha acquistato: saper leggere una stesa di tarocchi. Così, come novità, in questa edizione abbiamo solo aggiunto la variante che uso nella stesa a tre carte.

Questo è un manuale e va inteso in questo senso, un vero e proprio tutorial scritto, come si usava un tempo, che guida passo per passo all’apprendimento di un’arte semplice e complessa insieme. Come ti dirò fino alla nausea già dalle prime pagine, se vuoi trarre il meglio da questa esperienza, segui le indicazioni e FAI gli esercizi subito, quando vengono proposti, fai finta che ci sia io lì, che controllo e verifico come La Papessa in persona. E nello stesso tempo fai tutto con leggerezza, perché questo è il meraviglioso gioco dei tarocchi e più lasci fluire il divertimento, il gioco, l’animo bambino, più leggere i tarocchi sarà facile.

Allora si comincia:

Buon Divertimento.

Ps: mi raccomando non saltare l’introduzione alla prima edizione.

Introduzione

alla prima edizione

Come usare questo manuale

Ho scritto questo libro per condividere con te e con tutti gli appassionati e studiosi di questo meraviglioso mondo, ciò che amo e insegno: sentire i tarocchi per capire meglio se stessi e gli altri, per leggerli e migliorare la propria vita. Molte persone mi hanno spinto a scrivere questo libro: i familiari, le amicizie di una vita, le persone che mi consultano e i miei corsisti con particolare insistenza.

E finalmente mi sono presa l’impegno. Ma

QUESTO NON È UN LIBRO SUI TAROCCHI

che seguirà a breve. È un libro su come imparare a sentirli e ascoltarli, per accedere al loro linguaggio magico e capire, leggere, trasmettere i loro messaggi.

L’ho scritto come fosse uno dei miei corsi di base, con gli stessi passaggi, le fasi, gli esercizi, in maniera molto discorsiva intervallato da qualche chiacchiera, esattamente come faccio durante corsi.

Se farai tutto passo passo come descritto, prima ancora di aver finito di leggerlo, saprai già come sentire e leggere i Tarocchi, avrai già sentito e sperimentato il loro potere illuminante.

Il libro, seppur divertente e scorrevole, è a tutti gli effetti un manuale. Il mio suggerimento per ottenere il massimo dal tuo investimento di denaro e tempo è quello di farlo piuttosto che leggerlo. Se lo leggerai soltanto, anche se ti riprometti che poi, farai gli esercizi, perderai moltissimo e probabilmente anche quando lo rileggerai e lo farai, l’impatto sarà minore e imparare più complicato. Questo perché ci sono nel nostro cervello dei programmi di sabotaggio che è durissimo disinstallare. Seguendo il manuale ti do alcune chiavi per questo lavoro di disinstallazione, che perderebbero molto del loro valore se non applicate immediatamente. Lo capirai benissimo mentre fai il libro.

Durante i capitoli ti accorgerai che a volte parlo al femminile e a volte al maschile. Questo per due motivi: uno è che spero di avere lettori di ambo i sessi, ma l’altro, il più importante, è che mi rivolgo a te, nel tuo insieme e cioè a entrambe le parti che hai dentro, maschile e femminile, di eguale importanza e che devono essere considerate entrambe perché solo quando sono d’accordo otteniamo il meglio e integriamo nuove esperienze.

Ogni fase del libro è ordinata in modo tale da facilitare l’apprendimento successivo, quindi è importante acquisire bene i dati e gli insegnamenti, specie facendo gli esercizi delle fasi precedenti prima di passare alle successive. Sembra banale sottolinearlo, ma non lo è.

Se puoi, fai questo corso di tarocchi con qualcuno,

amici e/o parenti fidati, insieme s’impara di più e soprattutto quando si tratterà di fare gli esercizi sarà molto più divertente. Comunque è bellissimo anche da soli, se lo preferisci per indole, perché non conosci nessuno interessato o perché vuoi tenere solo per te questo tempo, questo gioco così entusiasmante, creativo e certamente particolare.

Lo ripeto qui e lo ripeterò praticamente ad ogni esercizio, perché è la base della riuscita, mia e tua: un grammo di pratica vale più di un chilo di teoria, quindi fai gli esercizi, assicurati di avere tempo e tranquillità, non avere fretta, goditi il viaggio.

A fine libro ti racconto un po’ di me e delle mie esperienze con i tarocchi per farti capire che davvero, se entri in relazione sincera e profonda con loro, saranno per sempre i tuoi migliori amici e consiglieri. Incredibili maestri di Vita.

I

Leggere i tarocchi

è un dono

Per leggere i tarocchi bisogna essere portati. Vero o falso?

Sia durante le conferenze che nei corsi, queste affermazioni vengono sempre fuori.

Leggere i tarocchi è un dono. Il pubblico delle conferenze spesso la dà per scontata, come qualcosa che è ovvio, tanto questa credenza fa parte della tradizione. Gli interessati ai corsi e i corsisti già iscritti lo chiedono appena possibile, con una certa apprensione. Per leggere i tarocchi bisogna avere il dono? E se il dono non ce l’ho?

Beh senza dubbio, che leggere i tarocchi sia un dono è una leggenda che li accompagna da sempre o comunque da molto tempo. E sulla buona fede di chi l’ha messa in circolazione, chissà chi e chissà quando, ho i miei dubbi. Ma è vero? Bisogna avere un dono per leggere gli arcani? Ma sì, in qualche misura è vero, ma non si può dire lo stesso di qualsiasi passione? Essere un grande chef è un dono; avere una gran voce da tenore è un dono, saper dipingere, scolpire, cucire, ma anche essere un ottimo meccanico, insegnante, falegname. Tutto può essere un dono. E di fatto lo è. Ognuno di noi nasce con dei talenti, con dei doni. Poi spesso ce ne dimentichiamo o, se siamo fortunati, ne facciamo il nostro lavoro o il nostro hobby.

Di fatto, se sei qui che stai leggendo questo libro, se sei attirata dai tarocchi, il dono ce l’hai. Poi, come in qualsiasi altra arte o passione, c’è chi è più istintivo e chi invece più riflessivo, chi è più sicuro di sè e si butta d’impulso e chi ha bisogno sempre di approfondire. E soprattutto: non si finisce mai d’imparare. Se sono portato per suonare la chitarra, devo comunque conoscere alcune regole della musica, esercitarmi, studiare i maestri e i vari stili, poi prenderò la mia strada. Lo stesso vale per i tarocchi.

Bisogna essere portati? Sì, è meglio essere portati, cioè

è meglio che l’argomento ti interessi davvero, che sia una tua passione o anche una sincera curiosità. Torniamo all’esempio della chitarra: se un ragazzo ama la musica e lo strumento, mentre un altro è obbligato dai suoi genitori a prendere lezioni e vorrebbe essere a giocare a pallavolo, chi dei due imparerà prima, ma soprattutto, chi dei due sarà felice di essere dov’è e di fare quello che sta facendo? Chi darà e otterrà il meglio? Chi dei due sarà portato?

Se sei attratta dai tarocchi, sei portato per leggerli e il dono ce l’hai, ora si tratta di portarlo alla coscienza e di esercitarlo.

Fare questo manuale è uno dei modi giusti per riuscirci agevolmente.

Un’altra leggenda direttamente collegata alla prima è che, poiché fare i tarocchi è un dono, ne consegue che non ti devi far pagare se li fai ad altri. Se ti fai pagare, automaticamente diventi un profittatore, una ciarlatana, per usare i termini più gentili. Anche sulla buona fede di chi ha creato questa parte della leggenda ho i miei dubbi. Infatti perché un grande stilista, che ha il dono della sartoria e della creatività, può vendere un suo vestito a migliaia di euro e un lettore di Tarocchi non può farsi pagare, come un qualsiasi artigiano? Perché cantanti e attori, ma anche medici e dentisti, che se son davvero bravi hanno un dono, possono farsi pagare e un