Basta sensi di colpa: Come ritrovare la propria autonomia interiore.
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Anteprima del libro
Basta sensi di colpa - Alain J. Marillac
discriminatoria.
Prima parte
Il punto della situazione
Definire l'ambito del senso di colpa
Dio non è necessario per creare la colpevolezza, né per punire. Bastano i nostri simili, aiutati da noi
.
— Albert Camus, La caduta
Fin dai primi anni abbiamo a che fare con il concetto di colpa, il quale segue l'andamento delle culture, le epoche e l'età. Ci si sente in colpa per aver mentito, per essere usciti senza permesso o per aver bevuto birra di nascosto. Si tratta di azioni facilmente perdonabili e imputabili all'immaturità; possiamo parlare in questo caso di colpa d'emancipazione. Tuttavia, possiamo essere colpevoli di non avere fatto nulla davanti a una grave azione, di appropriazione indebita, di aggressione, violenza sessuale, furto, frode, di aver provocato un incidente ecc. Si tratta in questo caso di atti criminali volontari.
Distinguiamo pertanto vari gradi di colpevolezza che potremmo classificare in sei grandi cause:
1. Colpa d'emancipazione
2. Colpa per mancanza d'azione
3. Colpa volontaria (atto criminale)
4. Colpa accidentale
5. Colpa legata ad altri problemi
6. Colpa emotiva
La colpa emotiva occupa un posto a parte, perché fa nascere il senso di essere responsabili di una cosa che, tuttavia, sappiamo di non avere fatto oppure che abbiamo fatto ma che assume importanza solo per noi. Un elemento del tutto immaginario può quindi essere percepito con tanto realismo e intensità da fare più male di una causa ben tangibile.
In questa sede ci occuperemo del senso di colpa per mancanza d'azione, di quello legato ad altri problemi e di quello emotivo, perché i rimanenti sono di pertinenza della giustizia.
Il senso di colpa è in primo luogo
un movimento di chiusura in sé.
Cominciamo con un piccolo e semplice test per determinare il livello del senso di colpa. Le seguenti domande presentano tre risposte, delle quali ne andrà scelta solo una.
1. Avete un abbonamento all'opera, ma non vi ci recate quasi mai. Pensate:
a) Ad ogni modo i miei soldi li incassano.
b) Impedisco a qualcuno di andarci.
c) Devo assolutamente fare uno sforzo.
2. Vostro nipote si ferisce in un incidente stradale. Pensate:
a) Non avrei mai dovuto lasciarlo andare.
b) Non doveva andare tanto veloce.
c) Il produttore dovrebbe rafforzare le protezioni del veicolo.
3. Decidete di costruire una barca con degli amici, ma siete gli unici a non esserci mai. Siete:
a) Seccati perché la barca non è pronta.
b) Certi che i vostri amici finiranno per mettervi in disparte.
c) Scocciati che il gruppo fallisca per colpa vostra.
4. Alcuni colleghi di lavoro che vi apprezzano ma che trovate fastidiosi vi invitano in vacanza:
a) Esitate, ma sicuramente risponderete di sì.
b) Dite di no, ma li invitate subito a una festa.
c) Dite di no.
5. Un amico vi chiede di ospitarlo; voi rifiutate e, in seguito, venite a sapere che ha dormito all'aperto.
a) Tenete d'occhio il display del telefono per evitare di parlargli in caso vi chieda di fornirgli spiegazioni.
b) Vi sentite esasperati, perché gli avevate spesso detto di organizzarsi.
c) Lo cercate dappertutto per scusarvi e per offrirgli di venire da voi in modo da porre rimedio.
6. Un'amica vi chiede di uscire con sua sorella, ma si tratta di una persona chiusa che rimane in un angolo. Peggio per lei, decidete comunque di divertirvi.
a) Chiedete ai vostri amici di andare da lei.
b) Vedendola così, decidete di rinunciare a divertirvi e di restare con lei.
c) Se non vuole lasciarsi coinvolgere, problema suo.
7. Essere economicamente agiati vi rende:
a) Colpevoli, dovreste condividere.
b) Discreti, cercate di non darlo troppo a vedere.
c) Indifferenti, per arrivarci avete lavorato sodo.
8. Vostro padre, sofferente, vedendovi scoppia in lacrime e vi rimprovera di trascurarlo.
a) Vi vergognate di voi stessi e non vi sentite degni di lui.
b) Tentate di calmarlo, ma lo capite.
c) Decidete di prenderlo con voi nonostante le difficoltà.
Ora, facendo riferimento allo specchietto seguente, cerchiate per ciascuna domanda il numero della colonna corrispondente alla vostra risposta, dopodiché fate il totale degli 1, dei 2 e dei 3.
* * *
Ecco quindi una prima indicazione. Per il momento, ci concentreremo sul senso di colpa per mancanza d'azione e su quello emotivo. I due possono tranquillamente essere collegati e avere luogo in concomitanza. Facciamo un esempio. Julia ha un fratello che ha avuto un grande successo nella vita. Guadagna molto denaro e si è trasferito in Europa per contribuire allo sviluppo della sua azienda. Julia ha un buon lavoro ma, da sempre, le è stato preferito il fratello. Giacché i genitori stanno diventando vecchi, Julia acquista la casa in cui vive ormai con loro, accudendoli. Non ha un fidanzato e preferisce aiutare il padre nella costruzione di casette per uccelli.
Julia vive inconsapevolmente un senso di colpa in riferimento al fratello: lui era migliore di lei (è quello che le hanno sempre detto). Dal momento che questo piccolo genio si trova all'estero, Julia tenta di compensare occupandosi dei genitori e di conquistare l'amore del padre. Andarsene per vivere la sua vita la farebbe sentire in colpa di abbandonare la famiglia. Offrendo ai genitori un tetto e il suo tempo, Julia non può essere giudicata colpevole di abbandono. Tuttavia, prova un senso di colpa verso se stessa: la colpa di non esistere. Il caso è complesso, perché si sovrappongono varie problematiche. È chiaro che siamo qui di fronte a un senso di colpa per rifiuto di agire (andarsene e vivere la propria vita) e di uno emotivo che si sviluppa su diversi livelli. Per uscirne, Julia deve riscoprire l'autostima e un sufficiente amor proprio per liberarsi dal contesto. Per farlo, dovrà anche riconquistare il suo potere d'azione.
Da questo esempio risulta che la prima azione concreta consiste nel definire l'ambito in cui si manifesta il senso di colpa. È generale oppure si applica solo a una parte della nostra vita?