Empatia

Di Cristian Giuliani

Cristian Giuliani con questa intensa raccolta di poesie sembra ricordarci che no, non è così, non tutto è male: è nostro “compito”, un compito bellissimo, imparare a guardare, a vedere oltre, a riscoprire la capacità che è in tutti noi di non abbandonarci all’evidenza ma riscoprire la nostra empatia per il mondo, la capacità di “saper sentire dentro di sé la vita che ci circonda, sapendo condividere con essa sentimenti ed emozioni, permettendo ad essa di emozionarci”.
(dalla Prefazione)

Cristian Giuliani nasce a Napoli il 2 giugno 1998 in una famiglia molto religiosa. La famiglia si trasferisce poco dopo a Cervinara, una piccola cittadina in provincia di Avellino. Frequenta le scuole locali, conseguendo il diploma presso il Liceo Scientifico “L. Einaudi”. Impara presto ad apprezzare l’arte, la poesia e la musica. Inizia ad appassionarsi ai classici, con particolare attenzione per la letteratura del XIX secolo. Apprezza generi musicali molto diversi tra loro, ascoltando e traendo spunto da autori e musicisti come F. De André, i Pink Floyd, i Linkin Park e gli Evanescence. Col tempo partecipa ad alcuni concorsi letterari con dei componimenti poetici, fino a provare la prima esperienza editoriale con la raccolta Empatia.

• Lingua: Italiano
• Editore: Gruppo Albatros Il Filo
• Data di uscita: 18 mag 2018
• ISBN: 9788856790030

Anteprima del libro

eventi.

Prefazione

L’impatto con l’opera Empatia si ha immediata con la Nota dell’Autore, Cristian Giuliani, che già solo per il suo contenuto ripaga pienamente la lettura del libro.

Non è scontato trovarsi di fronte a pagine così sincere, così vere, righe scritte con la chiarezza di un pensiero che è innanzitutto emozione, frutto, ed è evidente, non di un lampo di pensiero, ma di una riflessione cresciuta, anzi coltivata, nel tempo, con un amore per nulla scontato per la vita.

[...]

Non è passato tanto

Da quanto credevo di avere la vita

Nella pochette della mia giacca.

Urla e gemiti misti a disprezzo,

Il mio folle orgoglio

Nel rifiuto di un rifugio,

Tutto così in fretta...

[...]

(Fari nella strada)

Sì, perché se dovessi pensare ad un sentimento che per primo ha fatto breccia nel mio io da lettore è proprio questo: l’amore per la vita, quel sentimento straordinario che non solo ti fa cercare, ma soprattutto ti fa trovare, la bellezza, quella vera, oltre tutto, oltre la polvere e lo sporco, oltre il freddo e l’indifferenza.

Lacrime nere sullo sfondo di cartapesta...

Ogni uomo che passa

È un pezzo di questo mio osceno mondo.

Il colore che ti ho regalato

Ormai è privo di tonalità naturalmente felici.

La mia sconfitta più grande

Sta nell’aver permesso la tua partenza.

[...]

(Orgoglio)

Continuando la lettura mi è venuta alla mente poi una citazione di James Branch Cabell (ed erroneamente attribuita a Robert Oppenheimer): «L’ottimista afferma che viviamo nel migliore dei mondi possibili, il pessimista teme che sia vero». Potrebbe sembrare una contraddizione con quanto detto sopra, ma in realtà non lo è. Pare assurdo, ma essere cinici, caustici, disillusi tutto sommato è molto facile: basta semplicemente uscire di casa e darsi uno sguardo intorno. Non c’è cosa che in un attimo non ci ricordi il