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Ma è un miracolo
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E-book73 pagine1 ora

Ma è un miracolo

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Info su questo ebook

Il volume tratta del tema dei MIRACOLI nell’Antico Testamento e nel Nuovo Testamento, articolandosi in tre momenti:

1. PROFETI PER MIRACOLO
I portenti di Elia ed Eliseo
LUCA MAZZINGHI
Professore di Antico Testamento presso la “Pontificia Università Gregoriana” – Roma;

2. SEGNALETICA PER IL MIRACOLO
I segni nel Vangelo secondo Giovanni
MAURIZIO MARCHESELLI
Professore di Nuovo Testamento presso la “Facoltà di Teologia dell’Emilia Romagna ” – Bologna;

3. LE MERAVIGLIE 
DELLA CHIESA PRIMITIVA
I prodigi negli Atti degli Apostoli
LUCIO TROIANI
Professore di “Storia dell’ebraismo di età romana” presso la “Università degli Studi di Pavia”.
LinguaItaliano
Data di uscita15 ott 2020
ISBN9791220207980
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    Ma è un miracolo - Maurizio Marcheselli

    Sussidi Biblici

    Luca Mazzinghi

    Maurizio Marcheselli

    Lucio Troiani

    Ma è un miracolo!

    presentazione di

    Alberto Bigarelli

    Edizioni San Lorenzo

    © Edizioni San Lorenzo

    Proprietà letteraria riservata

    Edizioni San Lorenzo

    ®

    via Gandhi, 18a/b

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    SUSSIDI BIBLICI

    Periodico Trimestrale delle Edizioni San Lorenzo

    Direttore Responsabile:

    Alberto Bigarelli

    Autorizzazione Tribunale di Reggio Emilia n°565 del 12 marzo 1984

    Abbonamento annuo: 28,00 euro

    c/c postale n°: 13186424 intestato a Edizioni San Lorenzo sas

    via Gandhi, 18a/b, 42100 Reggio Emilia

    PRESENTAZIONE

    Ma è un miracolo! è il titolo generale delle tre conferenze che il C.I.B. – Centro d’Informazione Biblica di Carpi ha organizzato nei mesi di febbraio e marzo 2018. Ma è un miracolo! è un’esclamazione che abbraccia sia la reazione ingenua di chi assiste a qualcosa di imprevisto, di sorprendente e fuori del comune, sia quella di colui che, considerando tutte le variabili possibili, con attenzione e competenza scientifica, giunge alla conclusione che ciò che è verificato non si può spiegare se non per l’intervento di una forza soprannaturale, creatrice e razionalmente inspiegabile.

    Ma è un miracolo! equivale a gridare al miracolo, annunciare pubblicamente che è avvenuta una cosa prodigiosa, gridare che si è in presenza di un fatto miracoloso; per estensione, sollevare rumore per una cosa che appaia straordinaria, esternando manifestazioni di meraviglia. Facendo un po’ di filologia, miracolo, intradotto in italiano, è il calco del latino miracŭlum, cioè «cosa meravigliosa», e deriva dal verbo mirari «ammirare, meravigliarsi».

    Se poi ci soffermassimo su cosa sia un miracolo, saremmo facilmente tentati di rispondere: è qualcosa che supera le leggi della natura, almeno quelle che ci sono note. Questo suppone che le nostre conoscenze scientifiche, anche nel tempo in cui si progettano viaggi su Marte, siano limitate. Per tale motivo si rinuncia spesso a credere a un miracolo quando per un certo evento si potrebbe addurre una conoscenza naturale e potrebbe venire il giorno in cui la nostra conoscenza della natura diventi tanto vasta da escludere qualsiasi evento prodigioso. Nella Treccani leggiamo che il miracolo «è qualsiasi fatto che susciti meraviglia, sorpresa, stupore, in quanto superi i limiti delle normali prevedibilità dell’accadere o vada oltre le possibilità dell’azione umana. In partic., per la teologia cattolica, fatto sensibile straordinario, fuori e al di sopra del consueto ordine della natura, operato da Dio direttamente o per l’intermediazione di una creatura: il m. della resurrezione di un morto; i m. di Gesù Cristo; il m. della moltiplicazione dei pani e dei pesci; i m. della Madonna, di un santo, compiuti da Dio per la loro intercessione o valendosi di loro come strumento (quando siano compiuti dai santi in vita), in quanto per definizione teologica i miracoli possono essere attribuiti soltanto a Dio».

    Se consideriamo la sacra Scrittura, non vi troviamo il concetto di natura come sistema chiuso di leggi. Nemmeno natura è un termine biblico. Il mondo appare come creatura di Dio: tutto ciò che vi accade è opera sua. Nei fenomeni naturali e nelle vicende della storia non esiste differenza fra ordine naturale e soprannaturale: la potenza di Dio è illimitata, nulla gli è impossibile (cf. Gen 18,14). Egli opera tutto ciò che vuole sia in modo ordinario che straordinario e gli ebrei non sono impressionati tanto dal carattere eccezionale o dall’imponenza dell’evento, quanto dalla finalità e benevolenza che Dio manifesta in quel modo. Il termine miracolo è assente nel Nuovo Testamento; si trova solo 9 volte nell’Antico Testamento, dove traduce 6 diversi termini ebraici. Indica sempre un oggetto di stupore, di spavento, più che un miracolo in senso religioso. Ma – ripeto – agli scrittori sacri preme di più non il miracolo come fatto in sé, bensì il suo significato di segno nel contesto di tutta la storia della salvezza.

    Le forze della natura costituiscono realtà distinte, senza legame fisico tra loro e Dio usa ciascuna di esse come un direttore d’orchestra: ogni cosa è sotto la sua regia: «Se trattiene le acque, vi è siccità, se le lascia andare, devastano la terra» (Gb 12,15). Nel libro tardivo del Siracide troviamo un’osservazione più precisa dei fenomeni: «Ascoltami, figlio, e impara la scienza, e nel tuo cuore tieni conto delle mie parole. Manifesterò con ponderazione la dottrina, con cura annuncerò la scienza. Quando il Signore da principio creò le sue opere, dopo averle fatte ne distinse le parti» (16,24-26); e il coevo libro della Sapienza parla dell’armonia delle cose mettendo in bocca al giovane re Salomone queste parole: «Egli stesso [Dio] mi ha concesso la conoscenza autentica delle cose, per comprendere la struttura del mondo e la forza dei suoi elementi, il principio, la fine e il mezzo dei tempi, l’alternarsi dei solstizi e il susseguirsi delle stagioni, i cicli dell’anno e la posizione degli astri, la natura degli animali e l’istinto delle bestie selvatiche, la forza dei venti e i ragionamenti degli uomini, la varietà delle piante e le proprietà delle radici» (7,17-20; cf. 11,20). La storia viene considerata non come lo svolgimento di leggi immanenti, ma come un perpetua creazione di Dio e in alcuni momenti quest’opera si manifesta con maggiore intensità, con un’eccedenza, un sovrappiù di gloria. Sono i miracoli. In questo senso sono fondamentali due fatti dell’Antico e del Nuovo Testamento: l’esodo e la venuta di Gesù. Al primo è connessa la fondazione del popolo di Dio e al secondo la nascita della comunità ecclesiale.

    Ma è tempo di passare alle conferenze. La prima, svolta da d. Luca Mazzinghi, ha avuto per titolo: Profeti per miracolo – I portenti di Elia ed Eliseo. Don Luca ha iniziato collocando i due profeti nel loro contesto storico. Entrambi operano soltanto nel regno del nord, nel IX e X sec. a.C. Elia svolge il suo ministero al tempo del re Achab e dei successori. Con la moglie Gezabele, Achab è devoto agli dei di Canaan, i Baal, senza disdegnare Jahvè, ma in seconda battuta. Eliseo entra

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